Come funzionano i covered bond e quali rischi comportano?

12 Giugno 2023

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Cosa sono e come funzionano i covered bond? Scopriamo cosa rende questi prodotti così interessanti e quali sono i loro rischi.

I covered bond sono obbligazioni garantite da un portafoglio di attivi, come mutui ipotecari o prestiti al settore pubblico, che rimangono nel bilancio dell’emittente. Questo significa che in caso di insolvenza dell’emittente, gli investitori hanno un doppio livello di protezione: possono rivolgersi sia al portafoglio di attivi che all’intero patrimonio dell’emittente.

Ma come usarli a tuo vantaggio? Scopriamolo insieme.

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Covered Bond: cosa sono?

I covered bond sono tra gli strumenti finanziari più sicuri e stabili sul mercato, in quanto offrono un’elevata qualità creditizia, una bassa volatilità dei rendimenti e una buona liquidità. Inoltre, sono soggetti a una rigorosa regolamentazione e supervisione da parte delle autorità competenti, che ne garantiscono il rispetto dei requisiti minimi di copertura e trasparenza.

I covered bond sono nati in Germania nel XVIII secolo con il nome di Pfandbriefe e si sono poi diffusi in altri paesi europei, come Francia, Spagna, Italia e Danimarca. Oggi rappresentano una delle principali fonti di finanziamento a lungo termine per le banche e le altre istituzioni finanziarie, in particolare per il settore immobiliare.

Tipologie di obbligazioni

I covered bond possono essere classificati in base al tipo di attivi che li garantiscono. I principali sono:

  • I covered bond ipotecari, garantiti da un portafoglio di mutui ipotecari residenziali o commerciali. Questi bond offrono agli investitori una maggiore sicurezza in quanto i mutui ipotecari sono generalmente caratterizzati da un basso rischio di default e da un elevato valore di recupero.
  • I covered bond pubblici, garantiti da un portafoglio di prestiti al settore pubblico, come enti locali, regionali o statali. Offrono agli investitori una maggiore diversificazione in quanto i prestiti al settore pubblico sono generalmente caratterizzati da un’elevata qualità creditizia e da una bassa correlazione con il ciclo economico.
  • I covered bond misti, garantiti da un portafoglio di attivi sia ipotecari che pubblici. Questi bond offrono agli investitori una maggiore flessibilità in quanto possono combinare le caratteristiche dei due tipi precedenti.

Quali sono i vantaggi?

I vantaggi dei covered bond per gli investitori sono molteplici. Innanzitutto, offrono un rendimento superiore a quello dei titoli di stato con la stessa scadenza e la stessa valuta, in quanto incorporano uno spread di credito che riflette il rischio dell’emittente. In secondo luogo, i covered bond hanno una maggiore protezione in caso di insolvenza dell’emittente, in quanto gli investitori hanno la priorità sul portafoglio di attivi garantito. In terzo luogo, offrono una maggiore liquidità sul mercato secondario, in quanto sono emessi in grandi quantità e negoziati su piattaforme dedicate.

I vantaggi per gli emittenti sono altrettanto rilevanti. Prima di tutto, consentono agli emittenti di accedere a fonti di finanziamento a lungo termine a costi competitivi, in quanto beneficiano della fiducia degli investitori e della regolamentazione favorevole. 

Inoltre, gli emittenti possono ottimizzare la gestione del bilancio e del rischio, in quanto mantengono il controllo del portafoglio di attivi garantito e possono adeguarlo alle esigenze del mercato. I covered bond consentono agli emittenti anche di diversificare la base degli investitori, in quanto attraggono sia gli investitori istituzionali che quelli retail.

Quali sono i rischi?

I covered bond sono obbligazioni che offrono un doppio livello di protezione agli investitori: il primo è dato dalla solvibilità della banca emittente, il secondo è dato da un pool di attivi (ad esempio crediti ipotecari o pubblici) che sono vincolati a garanzia delle obbligazioni stesse. 

I covered bond hanno quindi un profilo di rischio molto basso e sono considerati tra gli strumenti finanziari più sicuri e liquidi sul mercato. Infatti, godono di un trattamento prudenziale preferenziale da parte delle autorità di vigilanza europee e nazionali, che ne riconoscono la qualità e la stabilità. 

Per poter emettere covered bond, le banche devono rispettare una serie di requisiti patrimoniali, organizzativi e informativi, che sono definiti dalla normativa europea e nazionale e controllati dalla Banca d’Italia.

I covered bond possono essere emessi con diverse scadenze e valute, a seconda delle esigenze della banca e degli investitori. Il rendimento dipende dal rating della banca emittente, dalla durata dell’obbligazione, dalle condizioni di mercato e dal tipo di attivi a garanzia. In generale, offrono rendimenti inferiori rispetto ad altre obbligazioni bancarie non garantite, ma superiori rispetto ai titoli di Stato o ai depositi bancari.

In conclusione, i covered bond sono strumenti finanziari innovativi e affidabili che offrono vantaggi sia agli investitori che agli emittenti. Sono in grado di combinare la sicurezza dei titoli di Stato con il rendimento dei titoli corporate, creando opportunità di investimento e di finanziamento a lungo termine per il settore finanziario e per l’economia reale.

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