Posta Vita Futuro Certo: rendimento, analisi e opinioni

11 Agosto 2017

Articolo aggiornato il 30 giugno 2021

Postafuturo Certo sembra essere l’alternativa giusta con i tassi a zero. Ma il rendimento soffre a causa dei costi.

Postafuturo Certo: cosa conta realmente?

In seguito alla enorme massa di liquidità immessa nel sistema economico dalle banche centrali, le polizze vita a gestione separata sembrano la panacea per tutti. In breve esse, grazie alla valorizzazione degli attivi a costo storico, non risentono delle fluttuazioni dei tassi di interesse.

Postafuturo Certo permette, in effetti, di prendere posizione su un paniere di titoli di stato immunizzando gli effetti di un rialzo dei tassi di interesse. Tutto, in apparenza, suona bene. Tuttavia ciò che rientra in modo prepotente nell’analisi sono i costi.

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I costi di Poste Vita Certo

Posta futuro certo presenta due tipi di costo. In particolare l’investitore è soggetto ad un onere iniziale al momento dell’attivazione del contratto, cui si aggiunge un costo annuo di gestione.

Sul sito www.postevita.it è possibile scaricare il fascicolo informativo che contiene tutti i dettagli del prodotto. Una lettura attenta è sufficiente per comprendere i punti di forza e debolezza di Posta Futuro Certo. Ecco, in sintesi, gli aspetti più critici della polizza.

Il costo di ingresso

La percentuale della somma versata (premio) che Poste Vita trattiene al momento della sottoscrizione è detta caricamento iniziale. Il suo impatto è notevole, perché maggiore è il costo di ingresso, minore è la parte di soldi “messa a reddito”. In tempi “normali” un costo contenuto di ingresso sarebbe stato accettabile.

Con i tassi di interesse a zero fino alla durata di cinque anni, pressappoco, anche le polizze poste vita ramo 1 non sono più redditizie.

Il costo di ingresso è decrescente. Esso parte dal 3% della somma iniziale, per poi scendere a seconda dell’importo investito secondo questa scaletta:

  • fino a 50.000 € – 3%
  • da 50.000 a 130.000 – 2,75%
  • da 130.000 a 250.000 – 1,50%
  • oltre 250.000 – 0,50%

La commissione di gestione

L’aliquota di retrocessione è quella parte del rendimento offerto dalla gestione separata che effettivamente arriva nelle tasche degli investitori.

Nelle polizze degli anni ’90 essa era determinata attraverso una percentuale del rendimento ottenuto. Tuttavia, con le polizze di nuova generazione, e per analogia a quanto accade ai fondi di investimento, il costo di gestione è diventato un importo fisso, che viene sottratto al guadagno realizzato dal fondo assicurativo a gestione separata.

Nel caso di Poste Vita Futuro Certo tale costo ammonta allo 0,90% l’anno. Un importo eccessivo, considerata la situazione dei bassi tassi di interesse.

Postafuturo certo l’impatto dei costi sul rendimento

Per comprendere meglio l’impatto dei costi sul risultato finale, facciamo un esempio.

Immaginiamo di versare 20.000 euro nella polizza  proposta da Posta Vita. Poiché la commissione di ingresso è del 3% la somma effettivamente investita sarà di 19.400 euro. Su tale valore, infatti, matureranno gli interessi di Postafuturo Certo.

Nel 2017 la gestione separata in cui la polizza Poste vita investe ha reso il 3,03%, quindi la crescita lorda delle somme versate è stata del 2,13%. Tuttavia quel tasso non si applica sul premio lordo versato, bensì su quello netto. Per tale ragione il rendimento – nell’ipotesi peggiore – è stato negativo dello 0,9339% per il primo anno.

Chi ha investito in Posta Futuro Certo 50.000 € ha ottenuto un rendimento di appena lo 0,60%. Si tratta di magri interessi se consideriamo che siamo partiti dal 3%. Oggi, i tassi di partenza saranno per forza più bassi mettendo Posta Futuro Certo fuori mercato.

Poste Vita quotazioni: quanto vale Futuro Certo?

Dal momento che la polizza vita delle poste che stiamo esaminando è collegata ad una gestione separata, essa non avrà una quotazione.

Il valore di riscatto dipende dalla crescita del capitale, a sua volta legata all’andamento del fondo assicurativo Posta Valore Più. Ecco, in dettaglio, quali sono stati i rendimenti del fondo negli anni con indicazione, tra parentesi, del guadagno riconosciuto agli assicurati:

  • 2013: 4,19% (3,29%)
  • 2014: 4,15% (3,25%)
  • 2015: 3,61% (2,71%)
  • 2016: 3,03% (2,13%)
  • 2017: 3,03% (2,13%)
  • 2018: 2,82% (1,92%)
  • 2019: 2,38% (1,48%)
  • 2020: 2,16% (1,26%)

Il rendimento medio della polizza, al lordo delle imposte, e tenuto conto dei costi, è stato pari al 1,88%. Secondo il fascicolo informativo della polizza vita poste il guadagno medio offerto dai titoli di stato, nello stesso periodo, è stato dell’1,76%.

Inoltre questi tassi difficilmente potranno essere mantenuti in futuro. Infatti mano a mano che i titoli vecchi, con alte cedole, andranno in scadenza, quelli nuovi non terranno il passo. E Postafuturo Certo renderà sempre meno.

Assicurazione Poste Vita opinioni

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Posta Futuro Certo oggi come oggi non conviene più. Allo stesso modo non convengono le polizze ramo 1. Esse, infatti, subiranno (seppur con un certo ritardo) gli effetti della compressione dei tassi di interesse. Nonostante un rialzo dei rendimenti non impatti sul valore di mercato di questi contratti, le polizze vita delle poste saranno condannate a lungo a pagare bassi guadagni.

La situazione potrà cambiare solo dopo che i tassi saranno risaliti. La disponibilità di obbligazioni con interessi più elevati aumenterà il guadagno anche dei contratti assicurativi. Occorre però tenere presente che i tassi sono ciclici. E se dopo un rialzo seguirà un nuovo ribasso la gestione separata cui Poste Futuro è collegata non si rivaluterà.

Rendendo “evitabile” questo tipo di investimento.

Think different. Invest differently.

Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari