Volatilità: cos’è, come si calcola, perché è importante. I nostri consigli

3 Maggio 2023

volatilità mercati finanziari

Cos’è la volatilità? I mercati finanziari ne risentono? Scopriamo cosa significa volatilità e come usarla a nostro vantaggio.

La volatilità è una misura dell’ampiezza delle variazioni dei prezzi di un bene finanziario o di un mercato nel tempo. Più è alta, più forti sono le fluttuazioni dei rendimenti e maggiore è l’incertezza degli investitori.

La volatilità si può calcolare in diversi modi, ma il più comune è il cosiddetto indice di volatilità (VIX), che misura la volatilità implicita delle opzioni sul S&P 500, l’indice azionario più seguito al mondo. Il VIX si basa sulle aspettative degli operatori di mercato sulla futura variazione dei prezzi delle azioni e riflette il grado di nervosismo o di tranquillità degli investitori.

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Volatilità è un sinonimo di rischio?

Non necessariamente. La volatilità è solo una componente del rischio, che dipende anche da altri fattori come il livello dei prezzi, il rendimento atteso, il profilo di liquidità e la diversificazione del portafoglio. Inoltre, la volatilità può essere fonte di opportunità per gli investitori che sanno sfruttare i momenti di eccesso o di carenza di offerta e domanda.
Una bassa volatilità può indicare una situazione di stabilità e di fiducia nel mercato, ma anche una fase di scarsa dinamicità e di sottovalutazione dei rischi. Al contrario, un’alta volatilità può segnalare una situazione di turbolenza e di paura nel mercato, ma anche una fase di elevata crescita e di sopravvalutazione delle opportunità.

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Cosa significa in termini matematici?

Il significato matematico di volatilità è la misura della variabilità dei prezzi o dei rendimenti di uno strumento finanziario nel corso del tempo. La volatilità si esprime come la deviazione standard (o lo scarto quadratico medio) delle variazioni di prezzo, che si ottiene calcolando le differenze tra il prezzo effettivo e il prezzo medio per ogni periodo considerato (giornaliero, settimanale, mensile, etc.), elevando al quadrato il valore ottenuto, facendo la media di tutti i quadrati e estraendo la radice quadrata del risultato. 

Può essere stimata sulla base di dati storici o sulla base del prezzo di mercato delle opzioni dello strumento finanziario analizzato. La volatilità è un indice di rischio e di opportunità per gli investitori, in quanto indica quanto il prezzo di uno strumento finanziario può oscillare intorno al suo valore medio e quindi quanto può essere lontano dal suo valore atteso.

Ci sono dei modi per limitare gli effetti della volatilità?

Ci sono diverse strategie che gli investitori possono adottare per ridurre l’impatto della volatilità sul loro portafoglio. Alcune di queste sono:

  • Avere un orizzonte temporale adeguato: la volatilità tende a diminuire nel lungo periodo, quindi gli investitori che hanno obiettivi a lunga scadenza possono sopportare meglio le oscillazioni dei prezzi nel breve termine.
  • Diversificare il portafoglio: la diversificazione permette di ridurre il rischio specifico legato a un singolo bene o a un singolo settore, e di beneficiare delle differenti performance dei vari asset class nel tempo.
  • Usare strumenti derivati: i derivati sono contratti finanziari che consentono di trasferire il rischio o il rendimento di un bene a un’altra parte. Gli investitori possono usare i derivati per proteggere il loro portafoglio da movimenti sfavorevoli dei prezzi (hedging) o per aumentare il loro potenziale di guadagno (speculazione).

Come costruire i portafogli?

La costruzione dei portafogli intorno alla volatilità richiede una valutazione accurata del profilo di rischio-rendimento degli investitori e degli asset disponibili. In generale, si possono seguire due approcci:

  • Approccio tradizionale: si basa sull’allocazione strategica degli asset in base al loro rendimento atteso e alla loro correlazione. Tende a privilegiare gli asset a bassa volatilità e a bassa correlazione tra loro, come le obbligazioni e le azioni value.
  • Approccio alternativo: si basa sull’allocazione dinamica degli asset in base alla loro volatilità attuale e alla loro reattività ai cambiamenti del mercato. Privilegia gli asset a alta volatilità e ad alta reattività tra loro, come le azioni growth e i metalli preziosi.

Entrambi gli approcci hanno vantaggi e svantaggi, e possono essere combinati tra loro per ottenere un portafoglio ottimale.

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Giacomo Saver – CEO Segreti Bancar

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