Aggiotaggio: Come Difenderti da un Pericolo Insidioso

22 Giugno 2016

aggiotaggio

L’aggiotaggio è un pericolo che incombe sui tuoi investimenti. Ecco di che cosa si tratta e come difenderti.

L’aggiotaggio è un pericolo insidioso, che la maggior parte degli investitori non conosce. Ecco come puoi disinnescare una mina vagante.

La definizione di aggiotaggio è molto semplice: la diffusione di notizie false e tendenziose volte a turbare il mercato. Ma è possibile difendersi da questo pericolo, e in caso affermativo, come?

Quando parliamo di investire in azioni, il rischio di cadere vittime dell’aggiotaggio è sempre presente. Soprattutto se parliamo di singoli titoli. Ma vediamo, nella pratica, come funziona questo meccanismo mortale in modo che tu possa tenere i tuoi soldi fuori dall’ingranaggio.

Welcome ti insegnerà ad investire da solo.

L’aggiotaggio: un caso concreto di come funziona

La normativa che definisce l’aggiotaggio ha uno scopo preciso: evitare che alcuni soggetti privi di scrupoli possano diffondere ad hoc delle notizie (false o tendenziose) per muovere il prezzo di uno o più strumenti finanziari in modo artificioso. Il fine ultimo della manovra, come puoi facilmente immaginare, è la realizzazione di un profitto ingiusto.

Ecco come potrebbe svilupparsi, in concreto, un caso di aggiotaggio costruito dalla mia fervida fantasia. Giorgio, amministratore delegato della Cuoresano SpA, azienda operante nel campo farmaceutico, è nei guai. La sua società, di piccole dimensioni, ha investito molto in diversi progetti che tardano a dare i risultati sperati in termini economici. L’azienda non sta andando benissimo: non è sull’orlo del fallimento, questo è certo, ma non se la passa molto bene.

Giorgio ha investito tutto il suo patrimonio nelle azioni della Cuoresano. Essendo un manager e non un investitore libero, non conosceva affatto l’errore dell’home bias, cosicché ora si trova in guai seri. Sua figlia ventinovenne, Giulia, si sposerà tra un mese e Giorgio ha bisogno di liquidità. Purtroppo le azioni Cuoresano hanno perso il 20% dal livello al quale Giorgio le aveva comprate.

Mario, il cugino di Giorgio, è molto attivo sui social network. Anche lui gradirebbe vedere le azioni della Cuoresano crescere e così, su imbeccata di Giorgio, inizia a diffondere una notizia bomba: la Cuoresano ha scoperto una molecola che riduce del 70% il rischio di infarto. La pietra è stata lanciata, ora è solo questione di tempo.

L’aggiotaggio: conseguenze per gli investitori

Non appena la notizie si è diffusa, le azioni della Cuoresanto iniziano a crescere. Già ti ho detto che si tratta di un piccolo titolo che ha volumi molto bassi di negoziazione, vero?  Pina, la mamma di Giorgio, contestualmente con la diffusione della notizia ha comprato parecchie azioni della società in cui lavora il figlio, in modo tale da fare crescere il loro valore.

Gli investitori sono, a questo punto, sono sottoposti ad un duplice stimolo:

  • sono venuti a conoscenza del fatto che la Cuoresano sta per brevettare un farmaco anti infarto molto potente
  • hanno notato che “il mercato sa” ed infatti le quotazioni della società stanno salendo velocemente.

Le trend lines vengono rotte, il prezzo taglia le medie mobili, uno scenario aureo sta aprendosi per la società. In massa arrivano nuovi investitori che comprano, comprano e comprano. Il prezzo delle Cuoresano raddoppia di valore.

Giorgio e Mario vendono di corsa i loro titoli portando a casa un guadagno dell’80% rispetto ai prezzi di carico. In pratica un’operazione perdente è diventata vincente.  Ma cosa accade dopo, mentre Giorgio è in Australia con la figlia, in viaggio di nozze, a godersi la vista bellissima che si gode dall’Ayers Rock?

Il titolo che era salito velocemente precipita alla stessa rapidità. Il suo prezzo perde il 75% quando si viene a sapere che le voci, o “rumors“, erano del tutto prive di fondamento. I 62 investitori che avevano investito nelle Cuoresano, ancora una volta, sono finiti con le ossa rotte.

E’ possibile riconoscere episodi di aggiotaggio? E come fare per starne fuori?

L’aggiotaggio: stanne fuori in due mosse

La storia che hai appena letto contiene tutti gli elementi utili affinché tu non cada vittima di un reato molto difficile da individuare. Come si può sapere se le notizie che continuamente circolano negli ambienti operativi sono o non sono prive di fondamento? E come puoi essere certo che un rialzo di prezzo non sia pilotato da chi ha interesse a fare muovere le quotazioni di un determinato strumento finanziario per trarne un ingiusto profitto?

Non è quasi mai agevole ricondurre movimenti anomali delle quotazioni, che fanno parte delle dinamiche di mercato, ad un reato di aggiotaggio. Se dovessi esserne vittima, poi, difficilmente otterresti un rimborso per il danno subito. Ecco perché è meglio “prevenire prima che curare dopo”. Il punto è: COME?

REGOLA # 1: l’aggiotaggio colpisce, di solito, i titoli “sottili” ossia quelli di aziende con piccole o media capitalizzazione.

Perché ti dico questo? Perché le società a grande capitalizzazione sono più “sotto i riflettori”, le comunicazioni al mercato devono seguire iter precisi, e ci sono gli attenti occhi degli analisti a controllare costantemente gli affari della società. Non sono mancati casi di aggiotaggio che hanno interessato aziende grandi (Parmalat, ad esempio), ma il più delle volte sono le aziende piccole ad essere soggette a questo tipo di problema.

REGOLA # 2: è impossibile “aggiotare” un indice

Se vuoi essere certo di non cadere vittima di aggiotaggio non investire in singoli titoli, soprattutto in singole azioni. Se scegli di acquistare un ETF diversificato, ad esempio, eviterai di essere una delle prossime vittime del reato di aggiotaggio, perché è impossibile (in linea di massima) manipolare un intero listino azionario. Anni fa alcune banche riuscirono a manipolare un tasso di interesse (l’Euribor), ma a quanto ne so nessuno è ancora riuscito a piegare al proprio tornaconto indici come l’S&P 500 o lo Stoxx 600.

Questo video ti svelerà ogni segreto degli ETF, se ancora non li conosci:

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Sempre in kontatto 🙂

Giacomo Saver

Direttore e Fondatore di Segretibancari.com