Come acquistare un ETF in banca: guida step by step all’operatività

4 Aprile 2022

come comprare ETF in banca

Gli ETF sono fondi passivi scambiati in borsa che permettono di replicare, con costi minimi, l’andamento di interi indici finanziari. Queste le migliori procedure per investire, con consigli pratici e piattaforme consigliate.

Perché le banche osteggiano l’acquisto

Come è noto il sistema bancario prospera grazie alle commissioni che ricava dagli strumenti finanziari che vende. Dato che esiste una correlazione diretta tra il costo di un prodotto finanziario e il profitto dell’intermediario, nessuno di essi ne proporrà l’acquisto. Tuttavia comprare ETF in banca è possibile e conveniente, e in questa guida vedremo come farlo.

Una precisazione, prima di procedere: molti intermediari non si limitano a paventare la superiorità dei loro fondi comuni. Essi arrivano al punto di dire che “non trattano” gli Exchange Traded Funds. In questo caso siamo di fronte ad un’informazione errata o tendenziosa. Tutte le piattaforme, bancarie e no, che operano su Borsa Italiana permettono, di fatto, l’acquisto dei fondi passivi.

Chi afferma il contrario lo fa per una espressa politica commerciale tesa a vendere i prodotti della casa. In situazioni come questa il nostro consiglio è lapidario: cambiate piattaforma, magari scegliendone una tra quelle che vedremo in seguito.

Vuoi investire in ETF ma non sai quali comprare? Fatti guidare da noi.

Come si acquista un ETF

Il mercato di riferimento è ETF Plus di Borsa Italiana. Si tratta di un mercato aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, con orario 9:00-17:35. Ttra le 9:00 e le 9:04 si svolge l’asta di apertura. In questa fase, di solito, gli scambi sono modesti e la liquidità poca.

Inoltre, a causa del funzionamento intrinseco dell’asta è più difficile avere il controllo del prezzo dell’eseguito. Considerazioni simili valgono per l’asta di chiusura, che va dalle 17:30 alle 17:35. Durante l’orario intermedio, ossia dalle 9:05 alle 17:30, avviene l’asta continua. In questa fase si possono immettere senza problemi gli ordini di acquisto e di vendita.

Come procedere all’operazione

Per comprare ETF occorre, preventivamente, avere un conto corrente con appoggiato un conto titoli. A quel punto l’acquisto di un ETF può seguire due strade diverse.

Acquisto allo sportello

Gli investitori più tradizionali potranno recarsi in banca per comprare gli ETF che desiderano. In questo caso sarà l’impiegato ad effettuare l’operazione. Occorre, tuttavia, dargli tutte le informazioni necessarie:

  • il nome del titolo
  • il suo codice ISIN
  • la quantità che si vuole comprare o vendere.

Il vantaggio sta nel fatto che eventuali errori non saranno imputabili al cliente ma a chi materialmente ha eseguito l’operazione. Al contrario il punto debole sono i costi maggiori cui si va incontro.

Acquisto on line

Chi ha un contratto di home banking attivo potrà usare il canale internet per acquistare i prodotti che ritiene opportuno. Il vantaggio sono i costi più bassi, mentre lo svantaggio è che si è del tutto responsabili della propria operatività.

Procedere è davvero semplice. Basta entrare nella propria area riservata, andare sulla voce “mercati” o “trading”, inserire il codice ISIN del prodotto che interessa, cercarlo e cliccare su ordina. È molto importante che, qualora escano più risultati, si opti per il fondo quotato presso Borsa Italiana.

Esso si trova cercando il suffisso .MI (o .IM) all’interno dei risultati proposti. In alternativa è possibile cercare “Milano” come riferimento.

Tipi di ordine

L’ordine limitato nel prezzo impone un tetto massimo (in caso di acquisto) o un livello minimo (in caso di vendita) al di fuori del quale l’operazione non sarà eseguita. Il vantaggio sta nel fatto che un movimento anomalo della quotazione non si tradurrà in un maggior costo, o in un minor ricavo, per l’investitore.

Un eventuale “strappo” in alto del prezzo comporterà la decaduta della proposta in acquisto. Viceversa in caso di vendita.

L’ordine a mercato, invece, comporta l’esecuzione dell’ordine al prezzo del momento. Il vantaggio sta nel fatto che si ha subito l’eseguito e non è necessario attendere o reinserire la proposta qualora la stessa venisse annullata.

Gli ETF che compongono i nostri portafogli sono tutti assolutamente liquidi, per cui consigliamo di comprarli senza limite di prezzo (ossia a mercato). Se, viceversa, si opera da soli con prodotti poco scambiati è meglio usare il limite per evitare sgradite sorprese.

Quanto costa comprare ETF in banca

La commissione varia a seconda del tipo di canale usato e dalle regole dell’intermediario. Operare allo sportello costa lo 0,70% circa del valore scambiato. Al contrario la compravendita on line costa di solito lo 0,20%. Alcune piattaforme, però, applicano costi minimi o un diritto fisso per ogni transazione.

Tale somma, che arriva tranquillamente agli 8-9 € nei casi peggiori, impone di non effettuare operazioni al di sotto dei 2.000 € di controvalore. Stesso discorso laddove la banca applichi un costo fisso, indipendentemente dall’ammontare transato.

In questo caso, infatti, ad essere penalizzati saranno gli importi piccoli. Nel momento della scelta, inoltre, è opportuno considerare anche lo spread denaro lettera. Borsa Italiana fornisce un dato medio di questo valore particolarmente utile a chi fa molte operazioni sul medesimo prodotto. Chi, invece, ha una movimentazione più oculata del portafoglio titoli può trascurare questo dato.

Migliori piattaforme per operare

È possibile acquistare ETF sia attraverso una banca sia per il tramite di un intermediario abilitato (ad esempio una SIM, società di intermediazione mobiliare) o piattaforma estera.

Per questioni di maggiore sicurezza consigliamo agli investitori con patrimoni medio grandi (diciamo superiori ai 100.000 €) di operare con una banca. I soggetti più piccoli, invece, potranno usare un canale differente. La tabella che segue mostra, in sintesi, le piattaforme più diffuse, con i pro ed i contro di ognuna di esse.

costi acquisto ETF

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Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari