2024: conviene investire in obbligazioni?

18 Marzo 2024

investire in obbligazioni

Se stai cercando un investimento sicuro è probabile che guardi con interesse al mercato dei bond. Ma davvero conviene investire in obbligazioni? Oppure la strada per la sicurezza va percorsa usando ANCHE altre strade?

2024: il ritorno dei bond?

Il 2022 è stato un anno difficile per i mercati finanziari. Il fatto che i titoli azionari abbiano registrato un calo non è stato poi così insolito, anche dopo il crollo di appena due anni prima, all’inizio della pandemia. Ciò che ha reso l’anno particolare, però, è che il mercato obbligazionario ha registrato una performance simile a quella delle azioni

Questo ha portato danni considerevoli agli investitori. Persino quelli che hanno scelto i BTP hanno perso! Il 2023 è andato meglio, soprattutto nell’ultima parte dell’anno. Le attese per un imminente taglio dei tassi, infatti, ha messo le ali ai titoli a lunga scadenza.

Nei primi mesi del 2024, però, quando è apparso chiaro che l’intervento delle banche centrali non sarebbe arrivato nell’immediato, la situazione è mutata in modo brusco. Così le obbligazioni hanno perso terreno per poi recuperare senza, tuttavia, raggiungere nuovamente i massimi precedenti.

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L’impatto del 2022 sul mercato obbligazionario

Il mercato ha subito un duro colpo nel 2022, con performance negative per quasi tutti i tipi di investimento. Gli ETF obbligazionari ad ampio spettro, come l’iShares Core U.S. Aggregate Bond e il Vanguard Total Bond Market, hanno entrambi registrato cali a doppia cifra nel 2022. 

Quanto più lunga era la scadenza delle obbligazioni scelte dagli investitori, tanto maggiori sono stati i ribassi. Gli investitori a breve termine sono riusciti a limitare le perdite: ad esempio l’ETF iShares 1-3 Year Treasury Bond ha registrato un calo limitato nel 2022. D’altro canto, gli investimenti a lungo termine sono stati duramente colpiti.

Gli elevati tassi d’inflazione hanno giocato un ruolo fondamentale nella discesa dei prezzi delle obbligazioni, ma anche i bond progettati per offrire protezione dalla salita dei prezzi non sono stati in grado di fare il loro lavoro. 

In una versione precedente di questo articolo ci domandavamo…

Perché il 2023 potrebbe andare meglio

Il motivo più ovvio per cui il 2023 potrebbe andare meglio rispetto all’anno scorso deriva dalla pura matematica. L’aumento dei tassi di interesse è positivo per i rendimenti del 2023 per due motivi.

Innanzitutto, anche se i tassi dovessero rimanere invariati, otterrai un bel rendimento dagli interessi generati dalle tue obbligazioni. Si tratta di un grande passo avanti rispetto al passato, con tassi minimi che offrivano un reddito scarso o nullo. Inoltre, molti vedono la possibilità che l’inflazione torni a scendere nel 2023: questo potrebbe generare un rendimento totale ancora più impressionante.

Devi considerare anche il ruolo della politica monetaria nel mercato dei bond. La Federal Reserve ha dichiarato che limiterà il rialzo dei tassi nel prossimo futuro, il che può contribuire a sostenere i prezzi delle obbligazioni. 

La sfida del 2024

L’anno “nuovo” ha disilluso gli investitori che credevano di vedere guadagni a doppia cifra sui bond, come era avvenuto in passato grazie al ribasso dei tassi di interesse. Crediamo, infatti, che l’era d’oro per i bond sia FINITA. In definitiva se è praticamente certo che i tassi scenderanno, è altrettanto probabile che essi non arriveranno più ai livelli assurdi degli anni passati.

L’abominio finanziario di tassi negativi, che implicavano che chi dava a prestito pagava il debitore affinché accettasse i suoi soldi, difficilmente torneranno. Da un lato abbiamo la spinta dei Governi a tenere calmierati i tassi per fronteggiare gli oneri per interessi e garantire la tenuta dei conti pubblici. Dall’altro, invece, abbiamo il mercato che si è risvegliato dal Nirvana dei tassi a zero e chiede una giusta remunerazione per i propri capitali.

Rischi da considerare

Naturalmente, nessun investimento è privo di rischi e le obbligazioni non fanno eccezione. Un rischio da considerare è il rischio di credito, ossia il rischio che l’emittente dell’obbligazione non adempia ai suoi obblighi di debito. Questo rischio è maggiore per i bond emessi da società private, rispetto alle obbligazioni statali, che sono considerate tra gli investimenti più sicuri.

Un altro rischio da considerare è il tasso d’interesse. Si tratta del rischio che le variazioni dei tassi d’interesse determinino variazioni del valore di un bond. Ciò significa che se i tassi di interesse dovessero aumentare in modo significativo, il valore delle obbligazioni esistenti diminuirebbe. Qui non parliamo dei tassi ufficiali, ma di quelli di mercato. Un aumento del rischio percepito, ad esempio, farebbe salire i tassi di interesse pur in presenza dell’immobilismo delle banche centrali. Si tratta di un elemento importante da tenere presente nel momento in cui decidi di investire in soli bond.

Infine, vale la pena notare ancora una volta che le obbligazioni possono essere influenzate da altri fattori macroeconomici, come l’inflazione. Questo può erodere il potere d’acquisto degli investimenti, il che significa che i rendimenti potrebbero non tenere il passo con l’aumento del costo della vita.

I nostri consigli

Conviene investire in obbligazioni? La nostra risposta è sì, ma a patto di usare anche altri ingredienti. Il 2022 ha mostrato come si possa perdere anche con i bond, che non sono così sicuri come l’investitore poco attento erroneamente crede. In verità il default dell’Argentina, di Parmalat, di Cirio e Giacomelli avevano fatto toccare con mano il pericolo insito nelle obbligazioni. Ma gli investitori, si sa, hanno la memoria corta.

Investire in obbligazioni conviene, ma tieni a mente una delle nostre regole auree. I bond devono garantire la stabilità ad un portafoglio, non imprimere allo stesso una volatilità eccessiva. In particolare scegli solo:

  • bond governativi evitando le scadenze troppo lunghe
  • bond corporate investment grade

Puoi, invece, evitare in linea di massima:

  • i titoli di stato dei Paesi Emergenti
  • i bond ad alto rendimento
  • le obbligazioni in valuta estera.

Queste tre categorie di bond presentano rischi notevoli, spesso simili al mercato azionario. Invece di optare per loro investi piuttosto negli ETF azionari globali. In questo modo allocherai il budget di rischio al mercato azionario, cui è affidata la crescita del tuo patrimonio. Mentre investire in obbligazioni ti sarà utile per stabilizzare il portafogli complessivo che è l’UNICA grandezza su cui devi focalizzarti.

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Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari

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