Dove Investire la liquidità, ora che i tassi a breve termine sono negativi, il BTP decennale rende l’1,50% netto e sulla tua testa incombe il pericolo del Bail In?
Da inizio 2016 è uno degli “asset finanziari” che preferisco. Ma dove investire la liquidità in un momento in cui tutto appare più difficile? Sui conti deposito incombono ombre spettrali che rischiano di tenerti sveglio di notte; le scadenze lunghe dei bond sono a rischio tassi – e perderebbero parecchio del loro valore qualora ritornasse la volatilità; i titoli a breve non rendono nulla.
Eppure, se scaviamo a fondo, ci sono delle opportunità interessanti dove investire la liquidità senza correre rischi eccessivi.
Il portafoglio prudente di Backstage è una delle opzioni migliori, oggi.
Dove Non Investire la Liquidità
Le banche ne parlano spesso. I consulenti sono molto abili a cogliere al volo opportunità per la vendita dei loro prodotti costosi e poco redditizi. Sto parlando delle polizze vita, soprattutto quelle con la gestione separata, che quasi tutti gli intermediari propongono con lo slogan: “rendimento minimo garantito, valore del capitale assicurato, guadagni che si cumulano anno dopo anno“.
Tutto vero, ma mettiamo alcuni puntini sulle “i”:
- il rendimento minimo garantito si applica non sul capitale investito, ma sul “versato meno i costi“. Quasi tutte le polizze vita hanno una commissione di uscita, il che significa che quello che ti hanno offerto se lo riprendono, con gli interessi, al momento del disinvestimento;
- i bassi tassi di interesse rischiano di mettere in difficoltà le compagnie che non riusciranno, se le cose non cambieranno, a garantire rendimenti elevati che non riescono più a recuperare grazie ai loro investimenti;
- le compagnie non accettano premi per importi superiori ai 10 milioni di euro, per cui se sei un grosso investitore avrai comunque delle difficoltà a canalizzare la tua liquidità.
Gli ETF di liquidità sono un’alternativa interessante ma transitoria. Ti permettono di “dimenticarti” del problema del rinnovo dei titoli alle varie scadenze, ma il loro rendimento è modesto. Noi li usiamo, all’interno del servizio Investment Club, ma solo in modo transitorio e in abbinamento ad altri strumenti finanziari. I fondi comuni non sono un buon porto dove investire la liquidità nel 2016, a causa dei costi troppo elevati che erodono il rendimento.
E se alcuni gestori riescono a ottenere rendimenti ‘decorosi’ significa che gli investimenti che stanno facendo sono quanto mai rischiosi, perché oggi opportunità di investimento a rischio zero non ci sono.
Cosa fare allora? Te lo dirò tra un minuto, ma prima vediamo anche perché devi scegliere con attenzione i conti deposito.
Dove Investire la liquidità? Attenzione ai conti deposito!!
A marzo 2016 un conto deposito rendeva, in media, l’1,50% netto, poco rispetto al 4% medio di dicembre 2012, ma comunque un buon tasso. C’è però una cosa che nessuno ti dice ma su cui devi “accendere il radar“. Grazie alla riduzione dei tassi ufficiali ed al quantitative easing della BCE oggi le banche non hanno nessun problema a trovare liquidità sul mercato. Come mai, allora, dovrebbero pagare rendimenti elevati sui conti deposito?
Le banche che “regalano” rendimenti elevati potrebbero nascondere delle insidie pericolose e legate alla situazione di “asfissia finanziaria” che stanno attraversando. Se vuoi investire la liquidità nei conti deposito tieni presente questi consigli:
- stai alla larga dalle offerte troppe generose, ovvero a tassi fuori mercato. Chi ti dà il 2% netto di rendimento potrebbe avere qualche cosa da nascondere: o ti contatterà a breve per venderti dei prodotti “gestiti”, o ha forse un disperato bisogno di liquidità;
- tieni il saldo del conto sotto i 100.000 euro
- tieni sott’occhio la salute della banca presso cui hai aperto il conto deposito e cambiala se la situazione dovesse peggiorare.
Se disponi di cifre di molto maggiori di 100.000 euro ti trovi nella difficoltà oggettiva di dover aprire troppi conti, il che non va bene perché implica un costo amministrativo notevole ed un grande dispendio di energie. Per investire la liquidità in questo “complicato” anno 2016 dobbiamo andare oltre.
Investi con Backstage, investi sicuro.
Una possibile soluzione al “problema” della liquidità 2016
Tutti sappiamo che il rischio zero non esiste più. Non è mai esistito, anche se faceva comodo a tutti credere che fosse possibile investire senza pensieri. Se ti domandi dove investire la liquidità in questa fredda primavera 2016, tuttavia, è probabile che tu non voglia correre grossi rischi, vero? Ovviamente…
Ecco allora come puoi suddividere, a mio avviso, la quota di denaro che è ferma sul conto e che vuoi ‘mettere a reddito’ in attesa di tempi migliori:
- investi il 5% in obbligazioni dei Paesi Emergenti; il loro rendimento medio è attualmente del 6% annuo. Questa operazione ti permetterà di aggiungere uno 0,30% circa di rendimento ai tuoi soldi senza farti correre rischi eccessivi;
- investi quello che avanza in obbligazioni corporate area euro (o titoli di stato) a scadenza breve (max 3 anni).
Se, invece, la somma da investire non è troppo elevata puoi aprire uno o due “buoni” conti deposito remunerati e usare quelli in alternativa ai due investimenti di cui ti ho appena parlato.
Dove investire la liquidità nel 2016 non sarà più un grosso problema per te, a patto che presti attenzione ad alcune cose. Evita il risparmio assicurativo, ed il “gestito” in generale, scegli con cura i conti deposito, e non farti attrarre da rendimenti decisamente fuori mercato, abbina ad un investimenti sicuro (i bond a breve scadenza) uno più rischioso (i bond emergenti) per una piccola quota).
Buona prosecuzione e buon investimento!!
Giacomo Saver
Direttore e Fondatore di Segretibancari.com
Salve Giacomo, da circa 4 anni mi affido ai conti deposito. Ora però inizio ad avere molti dubbi…
Linko un articolo sulla fragilità del FIDT…
“MACCARONE: FONDO INTERBANCARIO DEPOSITI HA LE CASSE VUOTE”
http://www.vincitorievinti.com/2016/05/maccarone-fondo-interbancario-depositi.html#.VytG_Xdr2YQ.facebook
Giacomo bisogna diffidare anche della presunta sicurezza dei conti deposito?
@ Gaia
Ni, nel senso che bisogna comunque fare attenzione e scegliere con cura in quali conti deposito mettere i propri soldi. Guardare il solo rendimento non basta, perché rischi di doverti affidare poi alle “cure” del fondo Interbancario…
Oramai del fondo interbancario non si fida più nessuno.Per diversificare il rischio investimento si deve stare attenti alle banche in cui si mettono i soldi e muovere il sedere aprendo conti esteri(dichiarati).Avere titoli di stato esteri in conti italiani non ci copre le spalle in caso di euroexit.Comunque sembra che dopo l’assalto ai piccoli azionisti si è passati ad attaccare il nocciolo duro dei risparmiatori,quelli poco avvezzi ai rischi…con fallimenti bancari,statali e terrorismo psicologico.Benvenuti nella nuova era…..
Buongiorno Giacomo,per obbligazioni dei paesi emergenti,si riferisce a quelle emesse in dollari(IsinIE00B2NPKV68),in valuta locale(IsinIE00B5M4WH52)oppure hedged(IsinLU0321462953)?
Grazie per la cortese risposta
P.S. ho messo gli Isin di tre ETF abbastanza liquidi
ciao Giacomo
io ho acquistato per 2k bond emergenti tramite etf un anno fa ma sto ancora perdendo 200E.
MI SFUGGE QUALCOSA?
Un conto deposito della durata di 5 anni, cedola semestrale, con possibilità di svincolo anticipato in qualsiasi momento perdendo gli interessi anche delle cedole già incassate, tasso netto 1,05% netto circa, che con il bollo diventa 0,85% netto circa, è da considerarsi sospetto?
@simone, se l’ETF è con cedola, probabilmente non stai sommando le cedole. In ogni caso, un anno è un periodo di osservazione troppo breve per un qualsiasi strumento finanziario non di liquidità ed in ottica non speculativa.
@ Alessandro
A vederla così direi di no… Bisognerebbe però fare ulteriori analisi di approfondimento sulla banca ma in linea di massima starei tranquillo.
@ Simone
Concordo con quanto ti ha scritto Francesco. Probabilmente non hai tenuto conto delle cedole maturate. Se rifai il calcolo con gli interessi incassati – e non già considerando solo le differenze tra prezzo attuale e prezzo di acquisto – i risultati saranno diversi. Fammi sapere!!
@ Roberto
Mi riferisco, in generale, alla categoria dei bond emergenti. Poi bisogna fare dei distinguo all’interno della stessa a seconda della propria tolleranza al rischio ed ai propri obiettivi di investimento.
@ Gabriele
Non drammatizzerei così tanto. E’ di fondamentale importanza sapere ciò che si fa e assumersi solo i rischi che si è disposti a correre per vivere sereni…
Grazie.
AAlessandro, in giro per i vincoli a visualizzare60 mesi c’e’ molto di meglio. Vedi condizioni del conto green della popolare di cividalle. I rischi sono più o meno simili in tutte le banche. Ci sono offerte interessanti con scadenza più breveache di altre banche non in difficoltà (banca privata leasing, banca santander bcc arborea).Ma la più convenient è quella del conto green.Ssaluti Ferdinando
Sì lo so, però non verrei rischiare troppo andando a scegliere una banca con tassi troppo alti, perché anche se è vero che c’è il FITD, fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio. 😉
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Inoltre devo scegliere tra banche “fisiche”, quindi sono limitato a quelle disponibili nella mia zona e di quelle che hai indicato nessuna è presente nella mia zona.
Alessandro, nella maggior parte dei casi i conti deposito possono fare bonifici solo verso conti predefiniti che hanno la stessa intestazione. Sotto questo punto di vista sono sicurissimi. Non c ‘è motivo per escluderli. Comunque vedi se nella tua zona vi è una filiale di extrabanca che sul vincolo a 36 mesi offre il 3%. Secondo i dati di bilancio, é una banca solida. Inoltre essendo di piccole dimensioni il FITD, in caso di necessità, può intervenire con efficacia. I tassi alti in alcuni casi vengono offerti da banche in crisi (la Popolare di Vicenza ad esempio) in altre da banche poco radicalizzate sul territorio che hanno come busneess principale la concessione di mutui, prestiti, finanziamenti, leasing ecc. Queste banche raccolgono centinaia o migliaia di di miloini di euro con poche spese (due persone sono sufficienti per gestire migliaia di clienti) ma pagando tassi elevati. E’ i bello ed il brutto della concorrenza e di internet che creano nuove opprtunita’ ma anche più disoccupazione. Inoltre tra queste banche la concorrenza è molto agguerrita perche i loro clienti sono disposti a cambiare banca per un pugno di mosche.
Saluti
Ferdinando
@Alessandro mi spiace disilluderti, ma le banche ‘fisiche’ hanno i giorni contati, da qui a 5 anni perfino le BCC – cosa che ormai sta gia’ accadendo – diventeranno una realta’ nazionale agglomerata, quotata e in buona parte dematerializzata come tutte le altre. Le attivita’ di sportello diventeranno costosissime e centellinate. Da qua a cinque anni allo sportello ci sara’ solo un consulente per i servizi finanziari e una batteria di sportelli automatici. Se scendo qua sotto, Unicredit e’ gia’ cosi’, alla stregua di qualsiasi altra e-banca pura come CheBanca! o INGDirect. Se preferisci altro vai alla Posta, finche’ dura pure quella (poco).
@ferdinando non sono d’accordo. Nel 2016 un interesse su CD del 3% annuo a 36 mesi e’ uno specchietto per allodole. Con tassi decennali dei titoli di stato che stanno a percentuali risibili dell’1,5% un 1% lordo e’ gia’ un tasso promozionale importante. Il 3% e’ fantascienza, ovvero uno schema Ponzi finanziario nella peggiore delle ipotesi.
Francesco, Finora i tassi furori mercato sono sempre stati onorati anche quando erano offerti da banche in crisi come banca marche.extrabanca o popolare di cividale , che offre il 2,4% lordo per 60 mesi con possibilità di svincolo poco penalizzante e liquidazione trimestrale degli interessi , non sono in crisi conclamata. Non vedo perché parlare addirittura di truffa . Rispetto ma non condivido le altrui opinioni . Come al solito il tempo sarà galantuomo . Ferdinando
@ Francesco
Non è immediato che dietro rendimenti elevati (tipo il 3%, tasso non alto ma in questo contesto fuori mercato) si nasconda uno schema di ponzi. Semplicemente può celarsi il bisogno, da parte dell’intermediario, di acquisire liquidità; la cosa deve accendere i nostri radar ma poi finisce lì.
@ Francesco
Non sarei così drastico. E’ probabile che le banche diventino sempre più centri di vendita di prodotti finanziari, ma non credo spariscano come dici tu 🙂
Non sono vicino a una filiale ExtraBanca, ma soprattutto (a meno che le cose siano cambiate da quando controllai) il rimborso anticipato è a discrezione della banca, mentre mi interesserebbe che possa svincolare in qualsiasi momento, inoltre non mi fido molto della solidità di ExtraBanca.
Per me è sufficiente un consulente; non mi interessano molti consulenti LOL, inoltre in alcune filiali è già così.
@ Alessandro
Non so darti informazioni nel caso specifico, ma è di estrema importanza il fatto che tu possa svincolare i tuoi soldi in qualsiasi momento prima della scadenza
È fondamentale che i soldi possano essere svincolati in qualsiasi momento.
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Visto che lo 0,85% netto (bollo incluso) per 5 anni non sembra sospetto, alloro non ho necessità di cercare un’altra banca.
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PS: per chi fosse curioso, si tratta della CR di Volterra.
Io lo sono drastico eccome: in USA Wells-Fargo aveva 9000 filiali per 70 miloni di *clienti* nel 2012, Banco Popolare ha 1800 filiali per 3 milioni di clienti (dati wikipedia, da prenderre cum grano salis, ma tutti dati credibili).. Evidentemente non e’ una situazione sostenibile.