Investire in oro 2024 conviene? I nostri consigli “diversi”

2 Ottobre 2024

investire in oro conviene

Conviene investire in oro oggi, dopo la corsa che il metallo ha compito negli ultimi mesi? Perché farlo, i migliori strumenti che offre il mercato, i rischi e i nostri consigli indipendenti.

L’incertezza nei mercati finanziari spinge molti risparmiatori a considerare l’investimento in oro come una scelta sicura. Questo metallo prezioso è ampiamente riconosciuto come un bene rifugio per eccellenza, in grado di performare bene specialmente durante periodi di difficoltà nei mercati.

Esistono diverse modalità attraverso cui è possibile investire nell’oro, ognuna con le sue caratteristiche. Oltre all’acquisto di oro fisico, c’è la possibilità di investire in oro finanziario. Ad esempio, una strategia di diversificazione spesso include una quota di investimento in ETF legati all’oro. Questa può essere una via per intraprendere un percorso di investimento in linea con i propri obiettivi finanziari.

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Perché investire in oro?

In un contesto di crescente incertezza economica e geopolitica, l’oro continua a essere visto come un bene rifugio. Storicamente il metallo prezioso ha mantenuto il suo valore, proteggendo gli investitori durante periodi di crisi. Ne è un esempio ciò che accadde nel corso della Grande Recessione del 2008, quando l’inserimento di una quota di metallo in portafoglio avrebbe evitato di subire gli effetti del crollo del mercato azionario, pari a circa il 45%.

Lo stesso fenomeno si è osservato anche in tempi più recenti, con il prezioso che ha raggiunto nuovi massimi a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Le tensioni geopolitiche non si limitano a questo evento, ma continuano a segnare il panorama globale, soprattutto con l’aggravarsi del conflitto in Medio Oriente, spingendo molti a cercare protezione per i propri investimenti

Ma l’oro non è solo una protezione contro le crisi. La sua bassa correlazione con altri asset finanziari lo rende uno strumento eccellente per la diversificazione del portafoglio. Ciò è vero, soprattutto, nelle fasi di ribasso dei mercati finanziari e di “panic selling”.

Oltre a queste considerazioni, c’è un ulteriore vantaggio strategico: a differenza delle valute, l’oro è una risorsa limitata. Non può essere “stampato” dalle banche centrali come il denaro fiat, e la crescente domanda nei mercati emergenti, unita all’uso tecnologico del metallo, continua a sostenere i prezzi a lungo termine.

Come investire in oro

Esistono diversi modi per investire nel metallo, ciascuno con le proprie peculiarità e vantaggi.

  • Oro fisico: l’acquisto di lingotti o monete d’oro è la scelta preferita per molti investitori che vogliono possedere fisicamente il metallo. Tuttavia, comporta costi di conservazione e rischi come furto o danneggiamento. In Europa, investire in monete d’oro è una scelta particolarmente interessante per via dei vantaggi fiscali e della facilità con cui possono essere rivendute.
  • ETF legati all’oro: questi strumenti replicano l’andamento del prezzo del metallo e permettono di investire in modo semplice e trasparente, senza dover gestire fisicamente il metallo. L’acquisto e la vendita avvengono direttamente in borsa, con costi di gestione generalmente bassi e liquidità immediata. E’ tuttavia importante usare prodotto privi di leva e a replica fisica, come quelli di Invesco e WisdomTree, ad esempio.
  • Certificati di proprietà: rappresentano un’alternativa all’oro fisico. Il certificato attesta la proprietà di una certa quantità di oro, detenuto presso un deposito sicuro. Tuttavia, bisogna fare attenzione al rischio di controparte, poiché se l’emittente fallisce, l’investitore potrebbe perdere il proprio investimento.
  • Azioni di aziende minerarie: un modo indiretto per investire nel metallo è puntare sulle società che lo estraggono o lo lavorano. Questi titoli possono offrire rendimenti interessanti ma sono soggetti anche alla volatilità del settore minerario e ai prezzi delle materie prime.

I vantaggi dell’investimento in oro nel 2024

Nonostante il contesto economico attuale, che ha visto una riduzione dei tassi mettere il turbo alle quotazioni, ci sono diverse ragioni per considerare ancora l’investimento in questo metallo:

  1. Protezione dall’inflazione: in tempi di inflazione, l’oro tende a mantenere il proprio valore. A differenza del denaro, che può perdere potere d’acquisto, il metallo la conserva nel tempo.
  2. Bassa correlazione con altri asset: l’oro non segue le fluttuazioni tipiche dei mercati azionari o obbligazionari. Questo lo rende ideale per ridurre la volatilità di un portafoglio e per offrire protezione durante i crolli del mercato.
  3. Domanda crescente: I mercati emergenti e le banche centrali continuano a mostrare una forte domanda di oro, sia per investimenti che per usi industriali e tecnologici, supportando un rialzo delle quotazioni a lungo termine.

I rischi da considerare

Prima di investire in oro, è importante essere consapevoli dei rischi:

  • Volatilità del prezzo: sebbene l’oro sia considerato un bene rifugio, le sue quotazioni possono essere volatili nel breve termine. Fluttuazioni di prezzo dovute a fattori geopolitici o macroeconomici sono da mettere in conto. Ciò è tanto più vero oggi in cui le quotazioni stanno correndo molto, segnando un massimo dopo l’altro.
  • Costi di conservazione e transazione: investire in metallo fisico comporta costi aggiuntivi come la conservazione e l’assicurazione, mentre gli strumenti finanziari legati all’oro possono comportare commissioni di gestione.
  • Rischio di controparte: investire in certificati di proprietà comporta il rischio di fallimento dell’emittente, che potrebbe portare alla perdita del capitale investito.

I nostri consigli

Nel 2024, investire in oro potrebbe continuare a essere una strategia valida. Tuttavia, non si tratta di prevedere un’ulteriore crescita delle quotazioni, bensì di sfruttare l’oro come elemento di stabilità all’interno di un portafoglio diversificato. E’ inoltre saggio mettere in conto una possibile correzione a breve termine, dopo la salita dei mesi/anni scorsi. Attualmente, manteniamo una piccola esposizione al metallo nei nostri portafogli, per un 5% massimo, una quota che riteniamo prudente per affrontare l’incertezza economica globale.

Se dovessero acuirsi le tensioni geopolitiche, o se le banche centrali dovessero invertire la rotta sui tassi d’interesse, l’oro potrebbe continuare a performare positivamente. In ogni caso, il suo ruolo di depressurizzatore di portafoglio rimane insostituibile.

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