La magia dell’interesse composto per i tuoi investimenti

16 Luglio 2021

interesse composto

L’interesse composto è un formidabile alleato dell’investitore consapevole. Usalo seguendo questa guida e il tuo capitale crescerà in fretta.

Cos’è l’interesse composto

Possiamo definire la capitalizzazione composta come la maturazione di “interessi sugli interessi“. In breve gli interessi composti non maturano sul solo capitale iniziale, ma sull’importo investito cui si aggiungono gli interessi. Grazie al frutto dei frutti il capitale cresce in modo esponenziale.

Per questa ragione Einstein definì la capitalizzazione composta la più grande invenzione dell’umanità. Ma come tutti gli strumenti a disposizione degli investitori essa resta inerte se non viene usata nel modo corretto. A proposito di strategie ricordo che chi vuole imparare ad investire in modo del tutto autonomo ha a disposizione i corsi digitali sempre disponibili ed aggiornati di A Scuola di Investimenti.

Prima di vedere come sfruttare l’interesse composto in una strategia di investimento, vediamo come si calcola e come si usa la sua semplice formula.

Interesse composto: il calcolatore

Esistono in Rete diversi strumenti per calcolare l’evoluzione di un capitale nel regime della capitalizzazione composta. Lo stesso Excel permette di farlo in modo rapido e semplice. A patto di conoscere la formula dell’interesse composto.

Essa, in definitiva, è M = C (1+i)^t

Dove:

  • M è il montante, ossia il valore del capitale più gli interessi
  • C è il capitale iniziale investito
  • i è il tasso decimalizzato di rendimento annuo. Ad esempio all’8% corrisponde lo 0,08 ossia 8/100
  • t è il tempo espresso in anni.

Una importante precisazione. La formula per il calcolo degli interessi ipotizza che gli stessi siano capitalizzati una volta all’anno. In breve ogni dodici mesi i frutti non spesi si trasformano in capitale, così da produrre altri interessi. Definiamo il periodo al termine del quale gli interessi vengono capitalizzati “intervallo di capitalizzazione“.

Esempio di calcolo dell’interesse composto

Immaginiamo di investire 100.000€ al 7% annuo. Se fossimo in regime di capitalizzazione semplice, dopo 10 anni avremmo:

M = 100.000 (1+0,07*10) = 170.000 €

Al contrario, grazie alla capitalizzazione annuale degli interessi, la somma finale diventerà:

M = 100.000 (1,07)^10 = 196.715 €

In definitiva mentre la capitalizzazione semplice presuppone una crescita lineare (ovvero costante) del capitale investito, l’interesse composto fa crescere il montante in modo esponenziale. Tuttavia ci sono degli elementi distorsivi che ne rallentano la crescita.

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Come investire con l’interesse composto

Sfruttare l’interesse composto per far crescere il capitale è davvero semplice. Occorre, tuttavia, aver ben presente cosa accelera o frena il potere della capitalizzazione composta.

Essa, infatti, è fortemente condizionata sia dal tempo di impiego del capitale sia dal tasso di rendimento. Ecco, allora, alcuni consigli di immediato utilizzo.

Aumenta i rendimenti

Se l’orizzonte temporale dell’investitore è abbastanza lungo una differenza minima di rendimento annuo medio avrà un grosso impatto sul capitale finale. Immaginiamo di investire 100.000 € per 20 anni sia al 6 sia al 7%. Ecco cosa capiterebbe:

Tasso di rendimento del 6%, montante dopo 20 anni: 320.713 €

Tasso di rendimento del 7%, montante dopo 20 anni: 386.968 €

Un solo punto medio di guadagno in più l’anno conduce ad un risultato superiore del 20%. In altri termini il punto in più di guadagno vale 66.255 €. Ha ragione Bogle quando afferma che un punto in più di volatilità non ha valore, mentre un punto in più di rendimento è inestimabile.

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Allunga l’orizzonte temporale

Gli investitori sottostimano regolarmente il proprio orizzonte temporale. Essi, in breve, cercano di minimizzare la volatilità a breve termine, invece di massimizzare i guadagni di lungo. Tuttavia l’orizzonte temporale dell’investitore di norma coincide con la vita stessa dell’individuo. A meno che non si programmi di consumare tutto il proprio capitale per un obiettivo specifico.

Tanto più a lungo saranno investiti i nostri soldi, tanto maggiore saranno gli effetti benefici dell’interesse composto.

Minimizza i costi

L’impatto dei costi sul capitale finale è devastante, soprattutto se la durata dell’investimento è lunga. Quello che le persone non sanno, tuttavia, è che anche l’imposta sugli utili è un costo. Questo, in particolare, penalizza chi fa troppe operazioni ed ha fretta di incassare i guadagni.

Immaginiamo, ad esempio, di investire i soliti 100.000 € per venti anni al tasso del 7%. Se pagheremo le imposte alla fine reinvestiremo anno per anno il guadagno lordo. Alla fine avremo:

  • Montante lordo = 386.968 €
  • Imposte: 74.612 €
  • Importo netto: 312.356 €

Se, invece, incassassimo i proventi ogni anno, ad esempio per consolidare, e reinvestissimo il netto, avremmo un montante netto di 274.576 €. Si tratta di una differenza di 37.780 € pari al 12% in meno.

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L’interesse composto è una leva potentissima che funziona molto bene quando il tempo di impiego è lungo e il rendimento alto. Tuttavia è possibile aumentarne gli effetti investendo denaro fresco in modo regolare. In questo modo somme relativamente modeste potranno trasformarsi in grandi fortune nel giro di pochi decenni.

Risorse per approfondire

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Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari