
Le migliori azioni ad alto dividendo quotate sui principali listini permettono di creare una rendita passiva competitiva rispetto ai bond.
Articolo aggiornato il 15 settembre 2021
Quali sono le azioni ad alto dividendo?
Le azioni da dividendo sono strumenti finanziari in grado di generare un flusso costante di cassa grazie alla presenza di utili stabili. Sebbene la classifica delle azioni più remunerative cambi anno dopo anno, c’è una caratteristica che accomuna molti di questi titoli.
Essi, in breve, rappresentano aziende operanti in settori “maturi” e/o con un forte posizionamento rispetto ai concorrenti. Ciò permette all’assemblea dei soci di approvare, anno dopo anno, la distribuzione di un dividendo elevato in relazione al prezzo del titolo.
Le azioni di società che pagano dividendi elevati hanno una mentalità “dividend oriented“. In altri termini gestiscono in modo accurato gli utili, accantonandoli a riserva quando sono molto alti e sfruttando le riserve per distribuire cedole negli anni di magra.
Sapevi che nell’Investment Club puoi scegliere un portafoglio “a distribuzione” così da creare una rendita automatica?
I rischi delle azioni che pagano dividendi alti
Pensare che le azioni più generose in termini di dividendi siano meno rischiose delle altre sarebbe un errore. Ad esempio l’emittente potrebbe fallire all’improvviso. Viviamo, purtroppo, in un mondo caratterizzato dal persistente rischio di distruzione dal basso.
In sintesi un’invenzione improvvisa può mettere a repentaglio interi business. Basti pensare agli effetti che WhatsApp ha avuto sugli utili di Telecom, falcidiando gli SMS. Nei casi meno gravi vicende relative alla singola azienda possono condizionarne l’andamento, in senso positivo o sfavorevole.
Inoltre, contrariamente a quanto comunemente si crede, le azioni con dividendi alti sono più volatili di molti altri competitors.
La diversificazione è d’obbligo, come sempre. In aggiunta raccomandiamo di investire nelle azioni con dividendi alti una parte residuale del capitale.
Le migliori azioni italiane ad alto rendimento
Ecco una selezione delle più interessanti azioni ad alto rendimento quotate su Borsa Italiana. Siamo andati oltre i soliti nomi per scovare titoli molto ben posizionati nei rispettivi settori e con prospettive buone. Prima di proseguire ricordo che chi apprezza le nostre analisi e la nostra expertise la troverà condensata nei portafogli sempre aggiornati dell’Investment Club.
Unieuro
La catena di negozi specializzati nella vendita di elettronica di consumo ha un rendimento da dividendo del 12%. La società è riuscita a restare competitiva nonostante il mercato dell’high tech sia dominato da colossi come Amazon o Mediaworld.
Unieuro è uscita dalla pandemia più forte che mai. La cosa interessante è il rischio abbastanza contenuto. Il rapporto prezzo/utili, infatti, è solo di 6. Il rapporto tra prezzo e valore contabile supera le 2 unità. Tuttavia siamo ben lontani da una situazione di sopravvalutazione.
Mediaset
Siamo di fronte ad un’altra eccellenza italiana. Sebbene lo streaming offerto da Netflix rappresenti un problema, i titoli del biscione sono sulla cresta dell’onda grazie alle decisioni vincenti del management. Il rendimento da dividendo (dividend yield) è dell’11,90%.
Il rapporto tra prezzo e valore contabile è di 16, mentre il prezzo/valore contabile è fermo ad 1. Si tratta, in breve, di un titolo interessante dalle valutazioni contenute in termini relativi.
Banca Mediolanum
Player di riferimento nel mondo del risparmio gestito, Banca Mediolanum offre un dividendo dell’8,74%. Il rapporto tra prezzo e valore contabile è di 3. Si tratta, in breve, di un valore un tantino elevato, ma che non desta preoccupazione. L’indice prezzo/utili, invece, è fermo a 12.
Azioni europee alto dividendo
Endesa
Endesa è un’azienda operante nel settore energetico. Essa produce e commercializza energia elettrica e gas. Quotata in Spagna l’azione ha un rendimento del 10,37%. Il rapporto prezzo/utili è pari a 18,72. Il prezzo/valore contabile, invece, è di 2,80.
Investment Club Platinum è la soluzione ideale per chi vuole investire in ETF e in singoli titoli. Ma non è per tutti.
Rio Tinto
Specializzata nell‘estrazione e lavorazione dei metalli, Rio Tinto è quotata in Europa. Il titolo è dunque facilmente acquistabile dalle principali piattaforme e presenta un dividend yield del 9,51%. La quotazione è decisamente conveniente: il prezzo/utili è di 6 mentre il prezzo/valore contabile di 2,45.
Orange
L’operatore di telefonia francese ha un rendimento dell’,850%. Tuttavia l’indice prezzo/utile è di 29,67. Si tratta di un dato elevato che riflette le buone prospettive dell’azienda nell’ottica dello sviluppo del digital. Il prezzo/valore contabile è molto buono e pari ad appena lo 0,72.
Azioni Usa alto rendimento
Data la vastità del mercato azionario Usa faremo una distinzione tra le azioni ad alto rendimento quotate sul NYSE e quelle che pagano dividendi elevati quotate sul NASDAQ.
Azioni alto rendimento sul NYSE
Goldman Sachs
La banca in cui Buffett investì durante la Grande Crisi ha un rendimento del 9,40%. Il rapporto prezzo/utili è di 5, mentre il rapporto prezzo/valore contabile di 1 appena.
AT&T
La holding attiva nel campo delle telecomunicazioni, tecnologia e media a livello globale ha un rendimento del 7,56%. Il rapporto prezzo/utili è di 26, mentre il rapporto tra prezzo e valore contabile è di 1,213.
Azioni con alti dividendi sul NASDAQ
NEWTEK BUSINESS
Si tratta di una società di investimento aggressiva. Il titolo è cresciuto del 50% in un anno. In aggiunta il rendimento da dividendo è del 12,18%. Il P/U è di 10,45, mentre il rapporto tra prezzo e valore di libro è di 1,91.
Natural Health Trends
La società attiva nell’e-commerce di prodotti di igiene personale e salute ha un rendimento da dividendo dell’11,43%. Il rapporto p/u è di 45, mentre il prezzo/valore contabile è di 1,2.
Osservazioni conclusive
Questo articolo ha messo in evidenza alcune tra le migliori azioni con dividendi alti. Abbiamo cercato di scegliere i titoli più interessanti sotto il profilo della distribuzione degli utili. Tuttavia non è stata fatta alcuna analisi sulla solidità finanziaria del sottostante, né sull’andamento del business.
Raccomandiamo, pertanto, la massima cautela. Il Team di Segreti Bancari potrebbe non avere nessuna delle società esaminate nei portafogli Platinum dell’Investment Club a causa della eccessiva rischiosità.
Think different. Invest differently.
Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari
Ciao Giacomo! è da pochissimo che ti seguo, ti ringrazio tanto!! Ancora non ho investito nulla sto tastando il terreno (= ancora ci capisco poco :p ) ma le tue spiegazioni mi sono molto utili!!! Grazie!!!
Caro Giacomo,
ottimo post davvero, da salvarsi nei preferiti…
E se invece di andarsi a cercare le singole azioni su cui investire, si cercasse un ETF azionario ad alto dividendo?
Si avrebbe una maggiore diversificazione ma quali sarebbero i rischi da valutare?
Grazie!
Ennio
Ciao, e di un etf tipo Ishares Euro Stoxx Select Dividend (IE00B0M62S72) cosa ne pensi?
Io seguendo il trend (positivo da qualche settimana) ho investito una mini cifra, di investire su singole azioni proprio non mi va…
faccio un inciso fuori tema (ma solo un pochino visto che in fondo si parla di stock picking…): visto SAIPEM?? altro che cigno nero qui siamo agli asini volanti! 🙂
Salve a tutti,
Vorrei segnalare l’ETF Ishares Market Iboxx Euro High yeld (IE00B66F4759) dove ho investito una piccola somma e l’anno scorso hanno staccato buoni dividendi rispetto agli altri ETF
sconsiglierei l’investimento nella singola azione…….
Che ne pensi giacomo?
@ Elena
Quello che mi scrivi è per me fonte di grande gioia e soddisfazione professionale.
Per qualunque cosa sono qui a tua disposizione.
A presto!!
@ Ennio
Di sicuro è meglio optare per un ETF diversificato, per evitare di comprare titoli come Saipem 🙂
L’unico rischio aggiuntivo, in questo caso, è rappresentato dal fattore valutario, dal momento che se l’ETF ha come sottostante azioni denominate in valute non euro bisogna tenere conto anche di quello.
Un abbraccio!!
@ Marcello
L’ETF è interessante, perché tra l’altro è concentrato sull’area Euro, è a replica fisica e un costo contenuto. Unico limite è che scambia “poco” e quindi è adatto per cifre non troppo importanti.
Un caro saluto!!
@ Lorenzo
Purtroppo è vero: l’imponderabile è sempre dietro l’angolo. Per questo consiglio sempre ETF diversificati, così da evitare quello che in gergo tecnico si chiama “rischio specifico”.
@ Giovanni
Il prezzo dei bond oggi è un po’ tirato. Sono lieto che tu lo abbia comprato l’anno scorso, ma ora come ora io non lo comprerei più perché a mio parere il rischio non è pagato in modo adeguato.
Ciao ,avrei un dubbio:gli stop loss intervengono in un crollo repentino come quello di Saipem?
Per Alessio
no, in casi di apertura del mercato sotto il tuo livello di stop lo stop loss non ti salva. Penso che ieri in parecchi ci abbiano rimesso le penne con saipem. azienda che era considerata un gioiellino.
ma dove andremo a finire….
@ Alessio
No. Il motivo per il quale sconsiglio le singole azioni è anche questo. Se c’è un’apertura delle quotazioni inferiore al livello dello stop loss (ad esempio hai messo uno stop che ti ‘dice’ di vendere a 9 ma il titolo apre a 8), non potrai fare nulla.
Tecnicamente si chiama “gap down” e non è evitabile a meno di chiudere tutte le posizioni ogni sera e scegliere di riaprile il giorno successivo.
La borsa non è il luogo della continuità, ma delle variazioni selvagge, per cui fenomeni di questo tipo possono prodursi. Se scegli gli ETF eviti questo tipo di rischio, perché gli indici si muovono in modo più “dolce” senza grandi strappi.
Un caro saluto!!
Se il sito serve per chiarire o istruire, lo faccia con correttezza.
Affermazione : “sono simili alle obbligazioni, in quanto offrono un rendimento sotto forma di dividendo molto elevato se paragonato all’investimento iniziale.”
1. le obbligazioni sono titoli di credito. Per semplicità : presto 95 € ad un’azienda e, se tra un anno mi verrà restituito 100 € , la differenza di 5% rappresentano il mio guadagno. Tralasciando il caso di fallimento mi aspetto che mi vengano rimborsati 100 €! Se vuole cedole elevate acquisti titoli con scarso rating e quindi di elevato rischio.
2. le azioni con alto dividendo sono comunque quote di possesso della proprietà dell’azienda. Per semplicità : investo 95 € in un’azienda e, tra un anno non so con quale valore mi ritrovo può salire, scendere o rimanere inalterato. I dividenti possono essere di 5 € come l’obbligazione ma a differenza dell’obbligazione in cui ho la certezza delle cedole, nel caso dei dividendi questa verrà deliberata, ogni anno, dall’assemblea societaria. La quotazione dell’azione, in seguito al pagamento del dividendo, potrebbe ridursi.
Non sono proprio simili, salvo per il fatto che sono in entrambi i casi soldi investiti.
@ Papero
Non sono andato così in dettaglio perché mi sembrava ridondante ripetere le differenze che intercorrono tra azioni e obbligazioni. Visto che lo ha fatto lei la ringrazio per la puntualizzazione.
A presto!!
Ciao a tutti, io da qualche anno ho optato per azioni REIT americane….
ad esempio AGNC, ARR o CFP… azioni che danno oltre il 13-15% di dividendo annuo.
Segnalo, per chi vuole invece stare cauto, un azione interessante: XEUA (KSH Holdings).
Le azioni sono in mano quasi tutte ai 4 fondatori e per questo è poco volatile e alla portata di tutti (ora 0.25 Eur).
Dividendo annuo si aggira attorno all’8% netto.
saluti
Sandro
@ Sandro
Grazie per la segnalazione!!
Scusate la mia ignoranza,
ma comprare le azioni il giorno prima dello stacco cedola e rivendersele la mattina dello stacco alle 9.05?
Visto che si parlava di dividendi, invece di farsi tutti sti calcoli statistici, che sono alla fine solamente probabilistici non conviene fare solamente toccata e fuga?
Grazie per la possibilità che avete dato di parlarne
N.H.
@ N.H.
Purtroppo nel giorno in cui il dividendo viene staccato il titolo subisce una perdita che, in linea teorica, dovrebbe essere esattamente pari al dividendo stesso. In questo modo chi compra le azioni il giorno prima del pagamento si troverà con il dividendo in tasca ma con delle azioni che sono deprezzate nella stessa misura. Immagina questo esempio: l’azione Alfa vale 10 euro il primo gennaio. L’anno successivo sale a 10,50 e paga un dividendo di 0,50, sicché la sua quotazione ritorna a 10.
Chi ha comprato il titolo a 10 e l’ha tenuta per l’anno intero ha giustamente preso il dividendo. Chi ha comprato le azioni le azioni a 10.50 il giorno prima se le trova a 10 con una ‘perdita’ dello 0,50. Un caro saluto.
Si certo, in linea teorica è così.
Ma guarda per esempio le bb biotech che hanno “staccato” ieri
stanno ancora salendo. Se le avessi comprate, avrei preso il dividendo (bello alto) e un surplus aggiuntivo….
Che mi dici su questo?
il gioco è: tante regole; niente regole. Ogni caso mi sembra faccia a se
Un saluto
N.H.
@ NH
Se i mercati azionari fossero efficienti cose del genere non capiterebbero. Ma visto che non lo sono come giustamente scrivi tante regole niente regole. Un saluto anche a te e tanti auguri di buona Pasqua se non ci ‘sentiamo’ più.
salve volevo investire 5.000 euro in azioni che danno un buon dividento quali mi consigli? grazie
@ Graziella
Ti sconsiglio di comprare azioni direttamente, anche se si tratta di società solide ed affermate. puoi, invece, investire in ETF che a loro volta hanno come sottostante azioni ad alto dividendo. In questo modo la diversificazione di portafoglio sarà molto maggiore..
Ciao Giacomo. Ho letto la tua strategia per investire in azioni ad alto rendimento. Sembra semplice ma è facile, senza esempio, sbagliare!!! Per cortesia, se non è un problema, potresti fare un esempio concreto. Ad esempio per l’appunto su ENI, che apparentemente rilascia alti rendimenti!
Grazie Luca
@ Luca
Purtroppo NESSUNA strategia è esente da errori. Secondo me conviene comunque investire in un ETF diversificato specializzato in azioni ad alto rendimento. In questo modo ridurrai i rischi di selezione del titolo sbagliato.
Ciao Giacomo. Complimenti per il sito, sempre ricco di informazioni e spunti utili.
Io sono un investitore/risparmiatore prudente, da sempre propenso ai conti di deposito e simili. Tuttavia, come si benissimo, i tassi sono ridicoli anche per cifre consistenti. Idem le obbligazioni.
Quindi stavo guardando alle azioni AD e agli ETF a distribuzione mensile e trimestrale.
Un risparmiatore tuttavia inesperto come me legge prima di tutto il prezzo e il taglio del dividendo.
Io avevo pensato questo: comprare le azioni e mantenerle, senza impostare stop loss e take profit.
Mi spiego: se un’azione perde, io perdo quella quotazione e quei soldi, ma potrebbe risalire il giorno successivo, e quindi riguadagnarli, esatto? Poi, sempre se non sbaglio, a meno di non tradare intraday il numero di azioni rimane sempre. Quindi penserei di investire un 30% in questi prodotti e mantenerli per aspettare la cedola. È sbagliato?
Ho creato un portafoglio virtuale di diverse azioni USA che staccano dividendi trimestrali. Non sembra male. Che ne pensi?
PS: ho trovato dei fondi immobiliari chiusi che staccano un super-dividendo, ma ancora non capisco dove sia l’inghippo. Ciao e a presto. Buon lavoro 😉
@ Paolo
Mi sembra di capire che tu sia un investitore “contrarian”, che compra, cioè, sui ribassi per poi guadagnare durante le successive fasi di rialzo. Purtroppo non posso aiutarti qui, costruendo con te un progetto di investimento. Vieni al mio corso dal vivo Investitore Libero e ti prometto che risponderò a tutte le tue domande dal vivo in aula ed in modo completo. Un caro saluto e grazie per i complimenti!!
Ciao e grazie della risposta. I complimenti sono sinceri :).Non sono contrarian, nel senso pieno del termine. Quello che vorrei sapere è questo: se compro delle azioni a dividendo, e poi queste scendono, non perdo dei soldi fisicamente, ma solo virtualmente, perché potrebbero risalire. Non c’è bisogno di vendere per forza, ecco. Il diritto al dividendo poi rimarrebbe comunque. Spero di essermi spiegato bene. Un caro saluto
@ Paolo
Prendendo spunto da quello che mi hai chiesto ho scritto un articolo sulle azioni e sull’importanza dei dividendi. Domani potrai leggerlo 🙂
Ciao Giacomo. Grazie, non vedo l’ora di leggerlo. Ma non mi hai detto se si possano mantenere oppure no 😀 Suppongo comunque di sì
@Daniele
questo non e’ un argomento richiesto, ma super richiesto. Il fascino dei dividendi e’ irresistibile…
jinny@libero.it
Giginv.
@Paolo
uno strumento finanziario puoi mantenerlo anche tutta la vita, spetta a te liquidarlo o no al verificarsi o meno di determinate condizioni.
jinny@libero.it
Giginv.
@ Paolo
Purtroppo non posso dirti di più in questa sede, perché l’argomento “come investire” è molto vasto e ad esso dedichiamo due giorni di formazione dal vivo in aula…Un abbraccio e a presto.
Grazie Gigi. Hai capito quello che chiedevo. Ho individuato un paniere da 20 azioni molto redditizie, per me. Vorrei acquistarle e mantenerle, poi incassare i dividendi. Per ora non mi interessa la speculazione. Ecco, forse non era chiaro all’inizio. Un titolo oscilla e può oscillare, ma non è che appena perde corriamo a venderlo, o a svenderlo
@Paolo
ridurrai di molto il rischio se operi cosi:
acquista un etf con sottostante (cioe’ che contiene) azioni ad alto dividendo, in questo modo otterrai lo stesso risultato ma ottimizzato, visto che l’etf puo’ replicare decine ed anche centinaia di titoli.
Alla prossima…
jinny@libero.it
Giginv.
Dunque, se ho capito bene: in questo post si parla di azioni ad alto dividendo. Tuttavia si sconsiglia di comprare azioni AD, meglio gli ETF azionari, anzi con sottostanti azionari possibilmente AD. Ma come si trovano?
@ Paolo
Vieni ad Investitore Libero e saprai tutto su come trovare i migliori ETF grazie ad un criterio rigoroso di selezione. Purtroppo non posso condensare quello che dirò in due giorni dal vivo qui, per motivi di spazio. Ci vediamo in aula 😉
Grazie Giginvestitoreconsapevole, gentilissimo. Un caro saluto 😉
Ciao Giacomo, purtroppo, come ho già specificato altre volte, non posso. Sarà per un’altra volta (magari lo fai in streaming).
Comunque il succo è questo: si sconsiglia di comprare azioni AD, meglio gli ETF azionari, anzi con sottostanti azionari possibilmente AD.
Io preferisco gli ETF a dividendo a quelli ad accumulazione. Ti piacciono gli ETF a dividendo mensile? Secondo me hanno quote di ingresso troppo elevate
@ Paolo
Mi dispiace dirti di no, ma Investitore Libero non sarà mai disponibile né in streaming né da nessun altra parte. L’unico modo per accedere al suo contenuto rivoluzionario (è il miglior prodotto che ho realizzato fino ad oggi) è venire in aula. Questo perché solo lavorando in modo interattivo sarà possibile elaborare insieme un piano di investimento personalizzato. Un caro saluto e a presto!!
Da questa interessante ricerca di azioni ad alto dividendo, è emerso che investire in etf riduce il”rischio specifico” delle singole azioni e al contempo consente maggiore diversificazione. Inoltre, essendo generalmente maggiore il drawdown di tali azioni rispetto ad un etf e all’indice stesso, acquista maggiore importanza il timing nell’acquisto e nella vendita dello strumento finanziario.
Tanti prendono a riferimento nello stock picking il P/E che rappresenta in sostanza, in ipotesi di profitti costanti, il tempo in anni con cui l’azione si ripaga con gli utili.
Anche il primo parametro Yield è sicuramente importante affinchè l’azione sia considerata ad alto dividendo, ma il P/B ins sostanza cosa ci dice invece in termini pratici? quanto l’azienda è patrimonializzata?? che rapporto c’è tra il prezzo e il patrimonio netto??
grazie
Non esiste un ETf che replichi le azioni ad alto rendimento solo Euro ?
@ Alessandro
Hai toccato un punto cruciale. Le azioni ad alto dividendo possono essere più volatili dell’indice di appartenenza e implicano una maggiore presenza del rischio specifico dovuto a una minore diversificazione.
Per questo motivo è meglio usare un ETF diversificato, così da assumere per intero il rischio di mercato ma non quello legato alle caratteristiche uniche delle singole aziende.
Secondo l’approccio “value” il timing di acquisto dei singoli titoli non è così importante. Volendo ottimizzarlo occorrerebbe usare altri strumenti di analisi tecnica…
@ Silvio
Solo Euro no, Europa sì: http://www.borsaitaliana.it/borsa/etf/scheda/FR0010378604.html?lang=it
Ciao Giacomo.
In base a quali fattori dici che il prezzo di questo ETF è tirato?
@ paolo
A quale ETF ti riferisci, cortesemente? In questo post parliamo di azioni non di ETF…
Buongiorno Giacomo. Ci sono alcuni titoli azionari i cui fondamentali tecnici e di bilancio sono molto interessanti. Poi scopro che il prezzo target a 12 mesi secondo gli analisti è inferiore alla quotazione attuale, almeno secondo la stima più bassa e quella media. Mi chiedevo quale sia l’attendibilità e l’affidabilità dei target price in generale. Inoltre vorrei sapere il time frame da considerare nella media mobile a 200 giorni visto che può essere calcolata ad 1, 5, 15, 30 minuti, 1 ora, 5 ore, giornaliera, settimanale mensile. Grazie. Saluti
@ Lorenzo
Purtroppo l’attendibilità dei target price è pari a zero. Ci sono studi empirici fatti da psicologi americani che dimostrano che le previsioni degli esperti sono mediamente più sbagliate di quelle formulate dall’uomo comune. La media mobile non è miracolosa, va usata bene e con cautela. Secondo me è meglio usare dati settimanali o mensili per avere delle curve meno frastagliate.
Buongiorno Giacomo. Secondo te qual è il livello di affidabilità dell’indicatore PEG dato dal rapporto tra p/e ed il tasso di crescita previsto per l’esercizio in corso (espresso in termini percentuali)? Ho letto che è utile per capire se la società in esame sia sopravvalutata o sottovalutata. La mia impressione è che dato che al denominatore (il tasso di crescita atteso) abbiamo una stima, quest’ultima può essere corretta o meno. Possiamo concludere affermando che il livello di attendibilità del suddetto indicatore è pari a zero come per i target price? Grazie. Saluti
@ Lorenzo
Come giustamente afferma, il PEG si basa non su fatti ma su opinioni. Io preferisco usare il P/E (insieme ad altri indicatori opportunamente combinati in un “sistema”), perché questo si basa su dati effettivi. L’unico problema del PE è che esso non è significativo per le società i cui utili presentano oscillazioni rilevanti nel corso del tempo…
articolo interessante. sarebbe gradito e utile un aggiornamento al 2020
@ Tommy
Grazie per il suggerimento. Vedrò se riesco ad accontentarti, intanto ti ricordo che se vuoi restare sempre aggiornato con le mie analisi puoi iscriverti alla newsletter INVESTO.
complimenti molto interessante questo articolo, ho provato con dei portafogli virtuali e devo dire che le azioni rispondono benissimo ai valori da te indicati, un sola cosa non mi è chiara, esiste un modo per capire quando è il momento di chiudere? grazie
@ Christian
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