2024: ora di investire nei Paesi Emergenti

10 Maggio 2024

ora degli emergenti

Cerchi delle idee per costruire il tuo portafoglio? Allora farai bene a considerare l’investimento in azioni dei Paesi Emergenti nel 2024. Ora ti spiego perché…

La storia dei Paesi Emergenti

Ci siamo già chiesti se conviene investire nei Paesi Emergenti in un altro articolo, pubblicato qui sul nostro sito. Quello che approfondiremo in questa sede sono gli aggiornamenti recenti degli emerging alla luce delle ultime notizie ed accadimenti verificatisi.

La prima considerazione da fare è che per lungo tempo i mercati emergenti sono stati, a torto, identificati con la Cina. Dal 2003, infatti, si è diffusa la narrazione secondo la quale l’economia del dragone, ed i relativi mercati finanziari, avrebbero raggiunto e superato gli Stati Uniti. Se è indubbio che la Cina è una potenza economica altrettanto non può dirsi per il suo mercato finanziario.

ATTENZIONE: quello che stai facendo, forse non va bene. Scopri perché.

Dopo anni di crescita i nodi del sistema economico cinese sono venuti al pettine. Prima con il default di Evergrande poi con la discesa delle quotazioni che ha portato il Paese a scendere dal 35% circa al 25% dell’indice MSCI Emerging Markets. Il disastro si sarebbe potuto prevedere? No. Tuttavia era logico, come abbiamo fatto noi a gennaio 2023, uscire dalla Cina per spostarsi sui mercati emergenti nel loro complesso, quanto meno riducendo i danni.

Fatto sta che negli ultimi mesi gli Emerging non sono più argomento di discussione tra gli investitori, attratti dalle azioni tecnologiche che, nel recente passato, hanno performato meglio. Questa, in sintesi, è la “storia” borsistica delle azioni dei mercati emergenti fino a maggio 2024.

Timori ed errori

Troppo spesso gli investitori cercano di prevedere il futuro andamento dei mercati nell’illusione di guadagnare indovinando il settore che in un certo momento presenta i rendimenti passati più elevati. Ciò che è sceso, invece, non viene considerato. Anzi, le notizie che arrivano sono sempre viste come dati allarmanti, ossia una ragione in più per stare alla larga.

I timori dell’invasione di Taiwan da parte della Cina, che vede la Russia favorevole, è un ulteriore elemento di deterrenza nei confronti dei mercati emergenti. In definitiva poche persone stanno prendendo in considerazione di investire nei Paesi asiatici. Qualcuno, poi, si lascia sedurre dalle ottime prospettive di uno di essi (l’India). Ancora una volta adottando un approccio speculativo ad un’attività, l’investimento, che speculativa non è.

Tre aspetti da considerare

Chi si approccia ai mercati finanziari con un sistema diverso, privo dell’emotività e forte dell’esperienza, nota di fatto tre cose che ora andremo ad esaminare:

  • la presenza, nel sistema, di una grande liquidità che faticherà ad andare sull’azionario USA ora che le quotazioni sono alte
  • un trend positivo ed in rafforzamento sugli emergenti
  • valutazioni più contenute degli Emerging rispetto ad Europa ed America.

Il mercato dei capitali è liquido

Il grafico che segue mostra come tra gli investitori serpeggi ancora una elevata propensione a rischiare:

Fonte: S&P Global, ICE BofA, as of April 18, 2024

Tuttavia l’azionario USA, che ha guidato le performance globali grazie al positivo andamento dei titoli tecnologici, ora appare un tantino “tirato”. Il rapporto price/earning, in sintesi, è di 25,83. Si tratta di un valore decisamente alto, sia in rapporto alla media storica, sia agli altri mercati.

E’ ragionevole immaginare che gli investitori, pur volendo continuare a rischiare, si sentano più tranquilli nel prediligere mercati le cui quotazioni sono più convenienti, in termini relativi.

Trend in rafforzamento

A dispetto di chi teme il blocco dell’economia globale in seguito ad un attacco di Taiwan da parte della Cina, l’indice azionario MSCI Emerging Market in euro sta risalendo la china:

Questo, da solo, basta per “sconfessare” chi pensa di essere in grado di disporre di una capacità di preveggenza superiore. Prendiamo atto del fatto che l’area asiatica è in fase di crescita e che il trend di lungo periodo si sta consolidando, aprendo alla possibilità di ulteriori salite.

Valutazioni contenute

Il Price/Earning delle azioni delle società comprese nell’indice MSCI Emerging Markets è di appena 14,14. Si tratta di un valore non troppo alto in assoluto, ma ancor più conveniente se lo si confronta con gli USA (di cui abbiamo parlato prima) e con l’Europa. In particolare il Vecchio Continente presenta un rapporto Prezzo/Utili di 15,05 senza avere, tuttavia, gli stessi vantaggi dell’Asia come:

  • crescita demografica
  • popolazione giovane
  • alto tasso di innovazione tecnologica
  • Paesi con un debito pubblico sotto controllo.

I nostri consigli

Un portafoglio privo dei mercati emergenti, semplicemente, non ha senso. Tuttavia preferiamo considerare l’investimento negli Emerging solo a livello di azionario. I bond, infatti, presentano volatilità analoga ma rendimento potenziale inferiore. Se ancora non lo hai fatto, inserisci una quota di azioni emergenti attraverso un ETF che replichi l’indice MSCI Emerging Markets.

In questo modo beneficerai del movimento rialzista in essere, che potrebbe anche rafforzarsi, ridurrai il rischio complessivo di portafoglio inserendo un’area geografica con un margine di sicurezza maggiore e sfrutterai la potenza delle correlazioni per costruire un’allocazione più performante.

Per questo siamo qui…

Era il 7 dicembre del 2009 quando pubblicammo il nostro primo articolo su blogspot. Una data simbolica, perché a Milano è festa patronale e Milano è la capitale della finanza. Da allora non abbiamo mai interrotto la nostra missione per aiutarti ad investire in modo diverso, usando la testa e non lo stomaco e credendo nella semplicità.

Ecco come si concretizza il nostro impegno per te:

Think different. Invest differently.

Giacomo Saver – CEO Segreti Bancari