Top down vs bottom up: scopri il metodo migliore per investire

30 Ottobre 2023

top down e bottom up

Investire è più facile con un metodo ben definito: scopri come cambiare le tue strategie con gli approcci top down e bottom up.

Nel vasto universo degli investimenti finanziari, esistono due metodologie fondamentali che guidano la gestione degli investimenti, ciascuna con una propria prospettiva unica: l’approccio top-down e quello bottom-up

Questi due metodi, sebbene distinti, spesso si intrecciano e si influenzano reciprocamente, offrendo agli investitori prospettive complementari e dettagliate per prendere decisioni finanziarie ponderate. È cruciale comprendere le sfumature di queste due strategie, poiché offrono una base solida per la costruzione di portafogli di investimento efficaci e bilanciati.

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Approccio top-down: cos’è

L’approccio top-down, come suggerisce il nome stesso, è una metodologia di investimento che si basa su un’analisi ampia e completa delle condizioni macroeconomiche prima di prendere decisioni di allocazione degli asset nel portafoglio. 

Gli investitori che adottano questo metodo iniziano con una valutazione approfondita delle condizioni generali dei mercati, dei settori e delle economie, considerando indicatori chiave come il PIL, i tassi di interesse, il tasso di disoccupazione e la domanda aggregata. 

Questo approccio consente agli investitori di comprendere il contesto generale in cui operano e di identificare le tendenze principali che influenzeranno le decisioni di investimento. 

Ad esempio, le prospettive sull’inflazione possono spingere gli investitori verso posizioni sul mercato valutario o sull’oro, mentre le previsioni dei tassi possono suggerire investimenti nell’obbligazionario o nelle materie prime.

Successivamente, gli investitori valutano le varie classi di asset, come azioni, obbligazioni, valute e materie prime, determinando le proporzioni ottimali per ciascuna classe nel portafoglio in base al profilo di rischio stabilito. 

Questa fase implica anche l’analisi dettagliata della geografia degli investimenti e la valutazione dei settori che sembrano più promettenti, considerando le condizioni economiche attuali e le previsioni future. 

L’approccio top-down si basa su benchmark significativi che consentono agli investitori di confrontare le proprie posizioni con la media del settore e di prendere decisioni informate sulla composizione del portafoglio, che può includere l’uso di fondi settoriali, ETF e altre strategie di diversificazione del rischio.

Approccio bottom-up: cos’è

D’altra parte, l’approccio bottom-up adotta una prospettiva più dettagliata, concentrandosi sull’analisi specifica delle singole società e dei loro fondamentali prima di espandere l’analisi a settori, geografie e altre classi di asset. 

Gli investitori che preferiscono questo approccio esaminano da vicino i parametri fondamentali di ciascun titolo, valutando la qualità della gestione, le prospettive sugli utili e una serie di rapporti finanziari e di mercato, come EV/EBITDA, P/E, Dividend Yield, ROE e ROS. 

Questa metodologia si basa su un’analisi approfondita dei report degli analisti e si concentra sulla scoperta di società che potrebbero avere un valore intrinseco non completamente scontato dal mercato.

Le decisioni di investimento iniziali basate su società specifiche si ramificano poi in altre decisioni correlate, come l’esplorazione di settori correlati o la valutazione di posizioni in diverse classi di asset. 

Ad esempio, la convinzione che una società nel settore minerario abbia prospettive brillanti potrebbe spingere gli investitori a esaminare altri settori della green economy o a considerare posizioni valutarie e strategie di copertura del rischio. 

Gli investitori che seguono l’approccio bottom-up cercano di bilanciare i rischi e di espandere la propria visione dai dati individuali delle singole società alle considerazioni macroeconomiche più ampie, plasmando la propria asset allocation in modo coerente con le informazioni specifiche raccolte a livello micro.

Conclusioni: l’approccio misto

Nella pratica degli investimenti professionali, è comune incontrare un approccio misto che combina elementi sia dell’approccio top-down che di quello bottom-up. Gli investitori spesso integrano analisi macroeconomiche dettagliate con valutazioni puntuali dei singoli titoli e dei loro fondamentali per creare portafogli bilanciati e diversificati. 

Questa combinazione di approcci consente di considerare sia le tendenze generali del mercato che le opportunità specifiche di investimento, mantenendo un equilibrio coerente per ottenere risultati solidi nel lungo termine. 

La complessità dei mercati richiede un’approccio flessibile e ben ponderato, che tenga conto sia dei fattori macroeconomici che delle dinamiche specifiche delle singole aziende e dei settori, per creare una strategia di investimento robusta e ben strutturata.

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