Come investire 200.000 euro

Investire 200.000 euro a volte può apparire complicato. Chi, infatti, era abituato alle obbligazioni, che garantivano una interessante rendita periodica, oggi deve fare scelte diverse.

In altri termini, non è ragionevole pensare di ottenere rendimenti elevati per il semplice fatto di disporre di un capitale importante. Occorre quindi stabilire alcuni paletti chiave. Per prima cosa occorre impostare una strategia di investimento coerente con i propri obiettivi e con la tolleranza al rischio.

In secondo luogo occorre scegliere gli strumenti migliori tra le tante alternative disponibili.

Quanto rendono 200.000 euro investiti in banca?

Lasciare una somma così importante sul conto corrente oggi non rende nulla. Non solo, ma alcune banche potrebbero addirittura farti pagare una commissione se il saldo sul conto supera una soglia prestabilita.

Senza contare che con un importo come questo non potresti contare sulla protezione offerta dal Fondo Interbancario. Inoltre, se lasci 200000 euro su un conto deposito dovrai pagare l’imposta di bollo pari allo 0,20% annuo della giacenza.

Fondi comuni di investimento

Sono la scelta più diffusa per investire un patrimonio di dimensioni medio grandi. Essi sono patrimoni collettivi che un’apposita SGR o SICAV gestiscono nell’interesse dei clienti secondo le indicazioni stabilite dai regolamenti.

Vantaggi e svantaggi

Investire duecentomila euro in fondi presenta alcuni vantaggi, riassumibili così:

  • diversificazione del rischio, grazie al fatto che il gestore deve differenziare molto il proprio portafoglio, eliminando i pericoli legati al singolo titolo;
  • gestione professionale del risparmio, grazie a team di esperti che analizzano e studiano i mercati alla ricerca delle opportunità migliori;
  • serenità psicologica, dovuta dal non dover controllare tutti i giorni l’andamento dei propri titoli.

Vi sono, però, anche alcuni svantaggi, a nostro avviso molto importanti:

  • costi eccessivi, che compromettono le performance di lungo periodo;
  • delega insalubre: il cliente sa solo a posteriori le operazioni compiute dal gestore;
  • scarsa liquidità derivante dalla mancata quotazione in borsa.

Tipi di fondo

L’investitore ha a disposizione diverse alternative:

  • fondi obbligazionari: investono in bond e titoli di debito, in euro o in valuta estera, con o senza copertura del rischio di cambio;
  • fondi azionari: almeno il 70% del patrimonio è impiegato in azioni;
  • fondi immobiliari: investono in società che posseggono o commercializzano immobili;
  • bilanciati e flessibili: investono in azioni e obbligazioni in modo variabile, dando maggiore o minore delega al gestore.

Gli ETF

Investire 200000 euro in ETF presenta i vantaggi della diversificazione, senza incorrere negli elevati costi dei fondi tradizionali a gestione attiva.

Ecco, in breve, i punti di forza degli Exchange Traded Funds:

  • commissioni basse: pari a meno di 1/10 rispetto ai prodotti tradizionali;
  • trasparenza: è sempre possibile sapere dove si investe poiché il gestore non ha discrezionalità;
  • liquidità, grazie alla quotazione in tempo reale sul mercato.