
Hai ereditato un patrimonio da una persona cara? Oltre al dolore per la mancanza ora ti torvi a gestire un’incombenza in più. Ecco i nostri suggerimenti per gestire un patrimonio ereditato nel modo più efficace possibile.
L’accettazione di un’eredità rappresenta un passaggio delicato nella vita di ciascuno di noi. Da un lato, infatti, ci confrontiamo con la perdita di una persona amata, dall’altro ci troviamo di fronte alla responsabilità di gestire un patrimonio su cui prima non avevamo controllo. Inoltre non è detto che le scelte fatta dalla persona che ci ha “passato” la sua eredità siano state corrette. Ad esempio perché, magari, i consigli ricevuti non erano ottimali.
In questo contesto, esploriamo un tema di rilevanza e sensibilità: la gestione finanziaria di un’eredità. Affrontare la questione di come investire un’eredità richiede una riflessione attenta, specialmente se è la prima volta che ci si trova ad affrontare le complessità del mondo degli investimenti in seguito a un lascito. A chi desidera approfondire ricordo che abbiamo trattato l’argomento anche in un’intervista radiofonica andata in onda sulle principali emittenti italiane e disponibile nel link del Fizz Show.
Il primo passo fondamentale per decidere come investire il capitale ereditato è concentrarsi sui propri obiettivi finanziari personali, verificando che gli stessi collimino con la composizione del portafoglio. Ogni situazione è unica e richiede un’analisi approfondita per pianificare un ingresso graduale e ponderato nei mercati finanziari. Definire chiaramente sin dall’inizio obiettivi e priorità a breve, medio e lungo termine sarà essenziale.
Non commettere anche tu gli errori di tuo padre. Scopri le mosse giuste per migliorare la situazione.
Come comportarsi prima di investire
Investire saggiamente un’eredità, indipendentemente dall’importo, richiede un’analisi approfondita dei propri obiettivi finanziari. In questo delicato passaggio, in cui si affronta la perdita di una persona cara e si assume la responsabilità di gestire un patrimonio precedentemente fuori dal proprio controllo, è essenziale distinguere gli aspetti emotivi da priorità finanziarie ben ponderate.
Prima di prendere decisioni di investimento, non avere fretta. Considera la gestione dell’eredità come parte integrante del patrimonio complessivo, adattando, se necessario, il tuo piano di investimento esistente o sviluppandone uno nuovo.
Riflettere su ciò che è davvero significativo nella tua vita è il primo passo per identificare obiettivi finanziari importanti. Stabilire un ordine di priorità, considerando l’urgenza e l’impatto su di te, aiuta a creare un piano d’azione.
Valutare il valore a lungo termine di ogni obiettivo è cruciale, poiché gli investimenti duraturi contribuiscono maggiormente alla felicità e alla soddisfazione. Parlare con un consulente finanziario indipendente semplifica la pianificazione dell’asset allocation, garantendo chiarezza nella valutazione di rischi e opportunità. Adattarsi ai cambiamenti nella vita e rivalutare periodicamente gli obiettivi assicura che il piano finanziario sia sempre allineato con le aspirazioni in evoluzione.
Rispettare tali principi è fondamentale anche nella comprensione di come non investire un’eredità, evitando decisioni affrettate e poco lungimiranti che potrebbero erodere il patrimonio ereditato. La priorità deve essere preservare e far fruttare il capitale nel tempo, minimizzando rischi e massimizzando rendimenti in un portafoglio bilanciato ed efficiente.
Cosa non fare
Quando si decide di investire un’eredità, meglio evitare errori comuni:
- Non prendere decisioni affrettate: Resistere alla tentazione di agire velocemente è essenziale. Prendersi il tempo per valutare le opzioni e stabilire un piano finanziario ponderato è fondamentale per evitare decisioni impulsive.
- Non fare grandi spese: Non lasciarsi prendere dall’entusiasmo finanziario. Evitare spese eccessive senza valutare le conseguenze a lungo termine è centrale per garantire la sicurezza finanziaria nel tempo.
- Non investire senza consulenza esperta: Parlarne con un consulente finanziario indipendente è fondamentale per evitare scelte poco oculate e rischi elevati nell’investire il capitale ereditato.
- Non trascurare un piano finanziario a lungo termine: Diversificare gli investimenti, considerare l’interesse composto e mantenere una visione a lungo termine sono chiavi per garantire una crescita finanziaria sostenibile e evitare decisioni basate sulle emozioni.
I nostri consigli
Ecco alcuni semplici spunti che ti saranno utili per la gestione del patrimonio ereditato. Prima di esaminarli ti consiglio di accettare il più velocemente possibile una verità inconfutabile: i mercati sono imprevedibili e qualsiasi strategia volta a cercare di indovinare i titoli migliori, comprati nel momento ottimale, è destinata a fallire. Puoi concentrarti, invece, su cosa puoi controllare:
- le probabilità. Cerca di costruire un’allocazione (o la cabina di regia come la chiamiamo noi) che massimizzi le probabilità di performare bene in possibili diversi scenari di mercato no noti a priori;
- i costi, scegliendo di usare solo ETF e/o singoli titoli. Se nel portafoglio ereditato ci sono fondi a gestione attiva vendili e cambiali con prodotti passivi a basso costo;
- il tuo atteggiamento psicologico. Con la giusta guida potrai ottenere risultati soddisfacenti, e onorare al tempo stesso le fatiche di chi ti ha lasciato una piccola o grande “fortuna”.
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Dal 2010 siamo qui per aiutare le persone ad investire diversaMente partendo da ciò che sappiamo di non sapere, e usando un linguaggio semplice, pacato e coinvolgente. Ecco due risorse di approfondimento che ti consigliamo:
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Think different. Invest differently.
Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari
Buongiorno Giacomo,
e quando una persona di famiglia ci lascia alcuni immobili che vanno in successione…lì comincia l’incubo delle tasse dello stato. La verità è che il mattone non si mangia, rimane lì. Troppi ne sento di amici che non hanno voluto venderli (perchè secondo loro i prezzi sono scesi e si vende male) ma che poi incappano nell’inquilino che non paga più l’affitto. A mio avviso un errore di strategia, mentre le tasse continuano implacabili. Sarebbe meglio vendere, anche accettando che i prezzi non sono più quelli ante 2007. Poi, con i tuoi metodi e indirizzi di investimento, far ricrescere il capitale. Grazie per questo post.
@ Andrea
Grazie a te. Purtroppo non so darti indicazioni a livello immobiliare perché non è il mio mestiere ma è un piacere esserti stato utile…
Condivido, l’unica casa che conviene avere in proprietà è quella dove si vive, a meno che non si faccia gli immobiliaristi. Oltre alle tasse occorre anche ricordarsi le spese una tantum di mantenimento/aggiornamento dell’immobile (le leggi e leggine che ogni tanto vengono fuori a ricordarci che si trovano sempre nuovi modi di spillare i soldi al contribuente) e spesso il carico legale ed amministrativo associato. A conti fatti, il mattone è un investimento pari a quello di un camion che ti passa sopra.
Ciao Giacomo, grazie sempre per i tuoi consigli.
Sapresti dirmi quanto si mangia la tassa di successione, nel caso che mio padre, novantenne, si crei a suo nome un portafoglio titoli?
Buongiorno Giacomo, ti posso confermare che quello che hai scritto è tutto corretto perché io ho ereditato 20 anni fa €50000 attuali da mio padre e tuttora li gestisco per conto di mia mamma.
Colgo l’occasione x chiederti un consiglio su questo capitale ereditato alla luce dei tuoi post che continuamente leggo. Mi ero posto 2 obiettivi:
1) tenere parte della cifra su un conto deposito libero per far fronte al bisogno della mamma
2) tenere parte della cifra in buoni postali legati all’inflazione italiana
Entrambi gli obiettivi mi permettono di salvaguardarmi appena appena dalla somma di inflazione e imposte fiscali con rendimento poco più di zero. Pensavo di investire parte della liquidità in etf obbligazionari studiando un po’ la strategia per diversificare al meglio durante le vacanze natalizie.
Corretto? Consigli ne hai per non trovarmi in difficoltà al momento dell’improvviso bisogno? Come sempre grazie per i tuoi post/mail e cordiali saluti.
@ Massimo
Non mi occupo di questioni fiscali per cui non saprei risponderti, mi dispiace… Prova a sentire un commercialista per questo tipo di richiesta, grazie.
@ Mirco
Sono felice di aiutarti ad investire il tuo patrimonio. Per favore consulta la pagina dell’Investment Club a questo riguardo.
Ciao Giacomo grazie per i consigli che sono veramente interessanti mi ritrovo con una polizza di qui sono l’unico erede dopo la morte di mio padre si tratta di una polizza assicurativa a vita intera con garanzia del capitale in caso morte rivalutata del 1% stipulata 3 anni orsono son incerto sul da farsi sono obbligato a estinguerla e a incassare o invece posso continuare a tenerla sperando in un aumento del capitale investito? e se potresti dirmi per quanto riguarda la liquidita sul conto quanto si paga di tassa di successione essendo io cointestatario?
Ciao Giacomo
Tempo fa mio padre, su consiglio del consulente bancario, ha comprato delle azioni enel che sono in perdita da anni (è ancora vivo per fortuna e ogni volta che ci pensa si pente). Tuttavia non si è ancora deciso a venderle per sbarazzarsene. Dato che io non intendo assumermi l’ onere di quelle azioni perchè sono spazzatura, cosa mi puoi consigliare per evitare il possesso di spazzatura finanziaria di cui ne io ne gli altri componenti vorrebbero scoprire amaramente?
Ps: il consulente è una persona onesta e lo conosciamo da anni e non abbiamo nulla di personale contro di lui.
@ Marco
Grazie per il tuo commento. Se la polizza era intestata a tuo padre, con la comparsa del papà essa dovrà per forza venire estinta. Fallo al più presto per evitare che passino anni e che la stessa vada in prescrizione. Non so aiutarti per quanto riguarda le tasse di successione perché non sono un esperto di fisco….
@ Daniele
Sei fuori tema perché in questo post parliamo di patrimoni ereditati. Scrivi sulla pagina Facebook di Segretibancari le tue domande non pertinenti con il contenuto del post, grazie!!
Le tasse di successione si pagano solo superando il milione di euro fra beni mobili (escludendo i titoli di stato) ed immobili. Chiaramente se il patrimonio è dei genitori, dopo la dipartita di uno dei due il patrimonio in eredità è il 50% del totale, ovvero la quota parte del de cuius. Per ridurre il danno (se si supera 1mil) conviene considerare con cospicuo anticipo una donazione di immobili (magari nuda proprietà) o magari un acquisto BTPi a breve scadenza.