I mercati sono realmente sopravvalutati?

29 Gennaio 2024

mercati finanziari sopravvalutati

Sei in una situazione di stallo e non sai cosa fare perché temi che i mercati siano sopravvalutati? Oppure, entusiasmato dalla crescita del 2023, vorresti investire? Questo articolo risponde alle tue domande su cosa sia meglio fare oggi con i tuoi soldi.

Mercati azionari

Gli ultimi dati macroeconomici indicano un’economia USA robusta, anche nell’ottica delle elezioni presidenziali dell’autunno. Al contrario l’Europa in generale (e la zona Euro in particolare) è in una fase di maggiore debolezza. Anche gli emergenti attraversano una fase transitoria, compensata, tuttavia, da valutazioni più basse.

Ecco, in breve, i rapporti prezzo/utili (price/earning) dei principali indici azionari globali:

  • S&P 500: 24,31 (atteso 19,62)
  • STOXX Europe 600: 12,22 (atteso: 12,52)
  • Emergenti: 9,82 (atteso 6,54)

A livello di mercato il fatto che gli USA siano più cari è giustificato dalla maggiore forza relativa dell’indice che sta correndo più dei rivali. In definitiva sembra che gli investitori privilegino la forza inerziale dell’S&P 500 rispetto alle basse quotazioni del resto del mondo.

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Il mercato del lavoro, negli Stati Uniti, non risente ancora degli effetti del rialzo dei tassi. I titoli della tecnologia, se da un lato rafforzano i fondamentali degli indici, dall’altro iniziano ad essere cari, per lo meno nel breve periodo. Inoltre la politica monetaria restrittiva potrebbe ridurre i consumi, a causa dell’elevato costo dei finanziamenti per gli acquisti rateali.

Il trend sui mercati emergenti è positivo, ma debole, come si vede dal grafico che segue:

I mercati azionari sono sopravvalutati?

A nostro avviso no, tuttavia le quotazioni elevate ci rendono meno ottimisti rispetto a qualche mese fa. Ecco, in sintesi, i nostri consigli operativi:

  • restare neutrali sull’azionario, con prese di beneficio sui settori che hanno corso di più. Non ridurre in modo eccessivo l’azionario per evitare di perdere performance se il trend positivo continuerà;
  • sovrappesare (direttamente o indirettamente) gli USA, che corrono più degli altri mercati, anche grazie all’imminenza delle elezioni presidenziali;
  • sottopesare Europa ed emergenti. Sulla prima, in particolare, pesano rischi di recessione e gli effetti della crisi del Mar Rosso.

Mercati obbligazionari

Le attese di politica monetaria per il 2024 propendono per un ribasso dei tassi. La stessa Lagarde aveva fatto intravvedere questa possibilità nel forum di Davos. Tuttavia il mercato sconta minori probabilità di un intervento imminente, che dovrebbe al contrario arrivare più in là nei mesi, forse in autunno.

I titoli Investment Grade offrono rendimenti alti a livello nominale. Meglio ancora fanno le obbligazioni ad alto rendimento (high yield) che tuttavia appaiono più rischiose in caso di recessione ed aumento del premio al rischio. I governativi a media e lunga scadenza ora sono meno rischiosi, poiché non si intravvedono rialzi dei tassi a breve. Tuttavia la curva dei tassi appare invertita, con rendimenti a breve comunque allettanti.

I bond corporate offrono un maggior rendimento rispetto ai titoli pubblici. Essi, tuttavia, sono penalizzati a livello fiscale dall’aliquota al 26%. Un peggioramento della congiuntura, soprattutto in Europa, potrebbe fare crescere il rischio percepito, di conseguenza gli spread, facendo scendere i prezzi.

Linee guida per l’obbligazionario

Il nostro consiglio è restare neutrali sui bond a lungo termine, inserendoli in portafoglio senza esagerare per chi non li ha. Neutrali anche sugli inflation linked che dovrebbero attraversare anche loro una fase di stabilità. Gli high yield vanno tenuti sotto controllo e possibilmente ridotti laddove il loro peso, combinato con quello dell’azionario, sia particolarmente alto.

Ricordiamo, infatti, che stiamo parlando di strumenti che sono molto correlati con l’andamento dell’economia e, quindi, con l’azionario. I titoli che, invece, dovrebbero essere sovrappesati sono:

  • i bond a scadenza breve (diciamo non oltre i 2- 3 anni)
  • i titoli a tasso variabile.

Risorse preziose per investitori disorientati

Prima di concludere ecco alcune risorse per te:

Think different. Invest differently.

Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari