Spread denaro lettera: conoscerlo e usarlo nella scelta degli ETF

22 Luglio 2022

spread denaro lettera

Uno spread denaro lettera contenuto indica che il titolo in questione è liquido. Ciò è particolarmente importante quando si tratta di ETF, poiché l’analisi del differenziale aiuta a scegliere i prodotti migliori, come vedremo in questo articolo.

Cosa vuol dire lettera e denaro

Il prezzo bid (denaro) è il valore al quale un operatore presente nel book di negoziazione è disposto ad acquistare lo strumento finanziario sottostante. Il prezzo ask (o lettera) è quello al quale un operatore è invece disposto a vendere. Ognuno di essi ha una quantità che corrisponde a quella determinata quotazione.

Lo spread esprime, in breve, la differenza tra la miglior lettera (ossia il prezzo più basso sul lato delle vendite) e il miglior denaro (ossia il prezzo più alto dal lato degli acquisti). Minore è il differenziale, maggiore è la liquidità dello strumento sottostante. Accade, ad esempio, che azioni, ETF o obbligazioni poco liquide presentino differenze notevoli tra i due prezzi.

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Come funziona lo spread

La quotazione lettera è maggiore di quella denaro. Se così non fosse avverrebbe uno scambio, dato che i due prezzi sarebbero compatibili. Inoltre le proposte lato ask sono ordinate in modo crescente di prezzo. Al contrario le proposte bid sono ordinate in modo decrescente.

La prima riga del book di negoziazione esprime dunque:

  • il miglior denaro, ossia il prezzo più alto al quale qualcuno è disposto ad acquistare;
  • la miglior lettera, ossia la quotazione più bassa al quale qualcuno è disposto a vendere.

Il BBO (Best Bid and Offer) rappresenta, per l’investitore, il costo implicito dell’operazione che si somma alle commissioni dell’intermediario. In pratica se l’investitore rivendesse subito il titolo acquistato, il differenziale esprimerebbe il costo istantaneo che andrebbe a sopportare.

È interessante notare come una differenzia ampia impatti soprattutto sui trader di breve periodo. Una movimentazione elevata dei portafogli, infatti, provocherà l’assoggettamento a differenze di prezzo impattanti sulla performance. Al contrario, l’investitore di lungo periodo subirà in modo nullo o limitato gli effetti dello spread.

Tuttavia, dal nostro punto di vista, esso ha un valore segnaletico, soprattutto quando si tratta di ETF, poiché esso esprime la maggiore o minore liquidità dello strumento.

Come usare il differenziale per scegliere i migliori ETF

Per scegliere il prodotto migliore ci sono diversi aspetti da prendere in considerazione. Tra essi un ruolo importante è svolto dal book di negoziazione, che deve essere “profondo” e dalla presenza di un limitato spread. La profondità del book sta a significare che lo stesso è “popolato” da diverse proposte in denaro e in lettera ciascuna delle quali, rispetto alla precedente, non è troppo distante nel prezzo.

Ad esempio se un book presenta una quotazione denaro di 10€, seguita da una seconda è di 8€ e finisce lì non è cosa buona. Il book è poco profondo (ha due sole offerte, o righe) ed inoltre lo scarto tra la prima offerta (o riga) e la seconda è notevole.

Calcolare correttamente lo spread

Lo spread denaro – lettera deve essere calcolato in percentuale. Limitarsi a fare la differenza tra il primo prezzo ask presente nel book ed il miglior prezzo bid può essere fuorviante. Immaginiamo, a titolo di esempio, questi due ETF:

  • Alfa, con una quotazione denaro di 100€ e un prezzo lettera di 101 €
  • Beta, con un prezzo lettera di 10,50€ ed un denaro di 10 €.

Sebbene il primo valore sia maggiore del secondo, Alfa è un ETF più liquido se ragioniamo in percentuale. Le operazioni da fare sono tre:

  • calcolare il la quotazione mediana facendo la somma tra prezzi bid e ask e dividendo il risultato per due
  • determinare la differenza tra bid e ask in valore assoluto
  • rapportare il secondo dato per il primo così da averlo in percentuale.

Ecco, in breve, cosa accade agli ETF dell’esempio:

esempio spread bid ask

Aspetti da considerare

Il principale dato che influenza lo spread è l’ammontare emesso. Ad esempio molte obbligazioni destinate ad un pubblico di investitori con limitare competenze (retail) sono poco scambiate e presentano differenze di prezzo notevoli. Per ciò che riguarda gli ETF di solito c’è un legame positivo tra spread e ammontare del patrimonio.

Intendo dire che tanto più un prodotto è capitalizzato tanto più esso sarà presenterà livelli di liquidità elevati. Occorre tuttavia ricordare che la misurazione dello spread, come lo abbiamo calcolato, è poco utile. Esso, infatti, cambia minuto dopo minuto a seconda di come si altera il book di negoziazione.

Per tale motivo è utile fare riferimento ai dati medi che si trovano su Borsa Italiana, sotto la voce “statistiche“.

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