
Meglio un fondo pensione o un Piano Individuale Pensionistico? Scopriamo qual è l’opportunità perfetta per i tuoi risparmi.
La pensione integrativa è una forma di previdenza complementare che ti permette di avere una rendita aggiuntiva alla tua pensione pubblica. Per scegliere la pensione integrativa migliore nel 2023, devi valutare diversi fattori, come i costi, i rendimenti, la flessibilità e le agevolazioni fiscali.
Tra le offerte disponibili sul mercato, ci sono i fondi pensione, le polizze vita e i piani individuali pensionistici. Ogni soluzione ha i suoi pro e contro, quindi devi confrontarle attentamente in base alle tue esigenze e al tuo profilo di rischio. Scopriamo di più.
E voi che portafoglio avete? Scopri come offrire una cabina di regia ai tuoi investimenti.
Pensioni integrative: cosa fare?
Le pensioni integrative sono prodotti finanziari che ti permettono di accumulare un capitale da destinare alla tua pensione, usufruendo di vantaggi fiscali e di rendimenti potenzialmente più elevati rispetto ai tradizionali strumenti di risparmio. Esistono diverse tipologie di pensioni integrative, tra cui:
- Polizze vita: contratti di assicurazione che prevedono il versamento di un premio periodico o una tantum e il riconoscimento di una rendita o un capitale al raggiungimento della pensione. Le polizze vita possono essere di tipo misto (con una componente assicurativa e una componente finanziaria) o di tipo puro (con una sola componente finanziaria).
- Piani individuali pensionistici (PIP): piani di risparmio gestiti da società di gestione del risparmio (SGR), banche o assicurazioni, che offrono una gamma di fondi comuni di investimento tra cui scegliere.
- Fondi pensione: raccolgono i contributi dei lavoratori aderenti e li investono in strumenti finanziari diversificati. I fondi pensione possono essere chiusi (riservati a determinate categorie di lavoratori) o aperti (accessibili a tutti i lavoratori). I fondi pensione hanno una tassazione molto vantaggiosa sia sui contributi versati che sulle prestazioni erogate.
Per scegliere la pensione integrativa migliore per il 2023, dovresti valutare attentamente i tuoi obiettivi, il tuo orizzonte temporale, la tua propensione al rischio e le tue aspettative di rendimento.
In generale, i fondi pensione sono consigliati per chi vuole beneficiare della massima convenienza fiscale e dei minori costi. In ogni caso, prima di sottoscrivere una pensione integrativa, è bene confrontare le diverse offerte disponibili sul mercato e leggere attentamente il prospetto informativo e il regolamento del prodotto scelto.
Fondi pensione: cosa sono
I fondi pensione sono strumenti di risparmio a lungo termine che permettono di integrare la pensione pubblica con una rendita complementare. Tra i vari tipi di fondi pensione, quelli aperti sono accessibili a tutti i lavoratori e offrono diverse linee di investimento in base al profilo di rischio e al rendimento atteso.
Fondi Migliori linea Garantita
Questa linea di investimento offre una garanzia sul capitale versato e un rendimento minimo stabilito dal gestore del fondo. Si tratta di una soluzione adatta a chi cerca sicurezza e stabilità, ma anche a chi ha un orizzonte temporale breve o si avvicina alla pensione. Tra questi ci sono HDI Assicurazioni e Aviva.
Fondi pensione linea obbligazionario puro
Questi fondi puntano principalmente su titoli di debito pubblici e privati, con una bassa esposizione al rischio di mercato. Si tratta di una soluzione adatta a chi cerca un rendimento moderato e una bassa volatilità, ma anche a chi ha un orizzonte temporale medio o lungo. Tra questi ti segnaliamo Reale Mutua.
Fondi pensione linea obbligazionario misto
Questa linea combina titoli di debito pubblici e privati con una quota variabile di azioni, con una media esposizione al rischio di mercato. Un prodotto adatto a chi cerca un rendimento superiore alla media e una moderata volatilità, ma anche a chi ha un orizzonte temporale medio o lungo. In questo caso, ti consigliamo Allianz e UnipolSai.
Fondi pensione linea bilanciata
Questa linea di investimento distribuisce il capitale tra titoli di debito pubblici e privati e azioni in modo equilibrato e flessibile in base alle condizioni di mercato. Una soluzione adatta a chi cerca un rendimento elevato e una volatilità contenuta. Qui ti segnaliamo Aviva e Arca Fondi.
Fondi pensione linea azionaria
La linea azionaria punta prevalentemente su azioni di società quotate in Italia e all’estero con una elevata esposizione al rischio di mercato, perfetta per chi cerca il massimo rendimento possibile e accetta una forte volatilità. Un’ottima scelta in questo caso è Allianz.
Come scegliere il fondo pensione migliore 2023
Se stai pensando di aderire a un fondo pensione per integrare la tua futura pensione pubblica, devi sapere che ci sono diversi fattori da considerare per scegliere il fondo più adatto alle tue esigenze.
Criteri di scelta di un fondo pensione
I fondi pensione sono forme di previdenza complementare che raccolgono i contributi dei loro aderenti e li investono in vari strumenti finanziari, al fine di erogare una rendita o un capitale al momento del pensionamento.
Esistono due tipi di fondi pensione: i fondi chiusi o negoziali, riservati a specifiche categorie di lavoratori e istituiti nell’ambito della contrattazione collettiva; e i fondi aperti, accessibili a tutti e istituiti da banche, assicurazioni o società di gestione del risparmio.
Per scegliere il fondo pensione più conveniente, bisogna valutare diversi aspetti, tra cui:
- Il costo: si tratta delle commissioni che il fondo applica sui contributi versati e sul patrimonio accumulato. Più sono basse, meglio è, perché incidono sul rendimento finale del fondo. Bisogna quindi confrontare le diverse offerte e verificare quali sono le spese di gestione, di ingresso, di uscita e di switch (cioè il passaggio da un comparto a un altro).
- Il rendimento: si tratta della performance che il fondo ha ottenuto nel tempo, in base alla sua politica di investimento e alla composizione dei suoi comparti. Più è alto, meglio è, perché significa che il fondo ha saputo valorizzare i contributi degli aderenti.
- La sicurezza: si tratta della solidità finanziaria e patrimoniale del fondo e della sua capacità di far fronte agli impegni verso gli aderenti. Bisogna quindi verificare la qualità dei gestori, la trasparenza delle informazioni e la vigilanza degli organi competenti.
Ulteriori risorse
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Think different. Invest differently.
Giacomo Saver – CEO Segreti Bancar
Buon giorno Dott. Giacomo, come sempre articolo molto interessante e che riprende ciò che ha scritto qualche anno fa nel libro “Salva la tua pensione”.
Volevo chiedere se nel portafoglio dell’Investment Club“, si puo’ tener conto degli anni che mancano alla proprio pensione e suggerire una composizione ad hoc del portafoglio.
Grazie e saluti
Gian
L’idea è giusta, ma presuppone una capacità ferrea di non modificare nel tempo la destinazione di quell’accantonamento, tentazione che credo in molti casi diventa maggiore tanto più è il montante raccolto…ma ovviamente questa è solo una considerazione psicologica e non finanziaria….
articolo completo ed interessante . non condivido pero’ alcuni aspetti :
l’investimento per la pensione non dovrebbe essere disponibile se non per il motivo per cui e’ stato creato quindi la non completa disponibilità dei fondi pensione e’ un punto di forza.
perché parla di dubbia convenienza fiscale ,la convenienza e’ certa e fruibile da subito attraverso i rimborsi in fase di dichiarazione dei redditi. Se e’ vero che poi si paghera’ in parte quello non si e’ pagato prima, e’ verissimo che in questioni fiscali ogni lasciata e’ guadagnata……tanto piu’ questo in virtu’ della fiscalita degli etf che e’ penalizzante ( considererei gli etf gli unici strumenti alternativi ).
buon lavoro. massimo
Sig. Saver secondo lei potrebbero andrebbero bene i seguenti etf?
– ISHARES MSCI WORLD EUR HEDGED UCITS ETF
– LYXOR UCITS ETF EMTS ALL-MATUR INV GR DR
e visti i tempi lunghi dell’investimento niente stop loss e trading system?
grazie
o forse sarebbe meglio sostituire quello obbligazionario con Lyxor EuroMTS Inflation Linked Investment Grade ?
L’articolo è molto interessante. Complimenti. Sono un futuro (non prossimo) pensionato della Pubblica Amministrazione destinato al “contributivo” integrale e quindi a ricevere una pensione parecchio al di sotto del mio reddito attuale dato che tra laurea, specializzazione e precariato ho cominciato a lavorare stabilmente a 30 anni (come succede a molti altri). Non ho aderito a nessun fondo pensionistico perchè non vedevo in esso una valida alternativa all’investimento della somma che stò accantonado (surplus tra entrate e uscite del bilancio familiare) e che è di una certa consistenza. Pertanto la “seconda gamba” della pensione mia e di mia moglie è costituita dalla rendita patrimoniale la cui parte liquida viene investita attraverso l’ “Investement Club“. Tieni conto anche del fatto che quando andremo in pensione avremo un’ulteriore rendita derivante dalle nostre liquidazioni che non sono state toccate. A compendio di quanto tu dici, intravvedo un’ulteriore pregio in questa mia condotta nel fatto che in caso di morte la rendita passa automaticamente al coniuge superstite o ai figli senza sostanziali modifiche… e non mi pare un vantaggio da poco.
Saluti e buon lavoro.
Ciao Giacomo,
gli etf possono consierarsi STRUMENTI DERIVATI?
Per fare un portafoglio previdenziale, si potrebbe fare un pac con un unico etf. Ma quale sarebbe più opportuno scegliere? Quello che replica un indice mondiale azionario? Quello sull’indice sp500? O quale altro?
Ciao Giacomo, un post che offre una gran quantità di spunti per un tema comune a tutti noi. Non sono mai stato un fan dei fondi pensione, pip o polizze perchè sappiamo che i costi non sono affatto carezze. A mio a avviso, sembrerà banale, ma molto dipende dalla capacità di risparmio di ciascuno; insomma la disciplina vuol dire anche non cambiarsi lo smartphone ogni mese. Nulla da eccepire sulla quota, secondo la nostra età, sulla quota inflation linked in etf. Certo, ora come ora qualche azione offre rendimenti interessanti. Per essere chiari mi riferisco a quelle difensive tipo Terna o Snam, poco “eccitanti” ma che non stanno sulle montagne russe in queste settimane di calvario; o a qualche Dividend Aristocrat USA, ma nulla più per non esporsi troppo sull’equity. E questa, già è una piccola pensione integrativa.
@ Andrea
Sottoscrivo in pieno quello che dici. Anzitutto bastano piccoli accorgimenti quotidiani per risparmiare parecchi soldi (ad esempio basta sostituire la colazione al bar con un caffè preso a casa per ‘mettere da parte’ una bella sommetta mese dopo mese). Oppure, come dici tu, evitare di cambiare lo Smartphone troppo spesso. Per quanto riguarda le azioni a mio avviso è meglio optare per ETF più diversificati, anche a livello mondiale o quanto meno europeo, che non le ‘classiche’ Terna, Enel od Eni. Le singole società sono troppo volatili e rischiano di fare andare sulle montagne russe il tuo portafoglio previdenziale.
Grazie per i complimenti e alla prossima!!
@ Giorgio
Gli ETF non sono strumenti derivati (soprattutto se sono a replica fisica), stai tranquillo. Un ETF azionario globale secondo me andrà benissimo ma è bene affiancalo, come da tabella, con uno o due ETF di tipo obbligazionario secondo me.
@ Giovanni
Credo che la cosa più importante da fare sia essere consapevoli che tutti noi abbiamo un bisogno fondamentale: quello di costruire per conto nostro una rendita previdenziale. I modi con cui realizzare l’obiettivo sono molti (la formazione finanziaria, l’Investmnet Club), ecc ma la cosa fondamentale è FARE QUALCOSA subito e non permettere al tempo di scorrere veloce fino a farci arrivare al momento sospirato (la pensione stessa) con poche risorse disponili in vista della terza e della quarta età.
Un caro saluto e a presto.
@ Alessandro
Purtroppo non riesco a risponderti qui. vieni al corso dal vivo Investitore Libero e imparerai – tra le altre 103 cose – come scegliere gli ETF migliori per ogni tuo obiettivo di investimento. Ci vediamo in aula!!
@ Massimo
In un ebook di qualche anno fa evidenziavo come i benefici fiscali dei Fondi Pensione non sono così grandi soprattutto per chi non ha redditi altissimi perché quello che risparmia oggi lo pagherà in futuro e quindi più che un risparmio parlerei di trasferimento delle imposte da oggi al futuro 🙂
@ Stefano
Per investire in modo corretto la psicologia è importante tanto quanto il “sistema”. Puoi anche avere un sistema eccellente per investire ma se poi ti manca la forza psicologica di seguirlo sei fritto…
@ Gian
Sì è possibile. L’Investment Club ti permette di scegliere tra ben 4 profili di investimento diversi. A seconda della tua età potrai – ad esempio – scegliere il profilo determinato per poi ‘scalare’ al prudente con il passare del tempo. oppure puoi partire subito con il secondo a seconda delle tue preferenze. Con il nostro aiuto e grazie al questionario dedicato ti sarà facile scegliere il profilo più adatto a te. Per qualunque domanda siamo tutti a tua disposizione.
Per le finalità previdenziali vanno bene un PAC (con le proporzioni sopra descritte in %) diviso tra ETF MSCI Word ed ETF obbligazionario Inflazion linked?
Ringrazio per la risposta. Ho chiesto se gli etf erano derivati perché me lo aveva indicato con una certa sicurezza il promotore finanziario della mia banca, che mi voleva proporre altro. So che gli etf sono fondi, ma non ero sicuro che potevo controbattere che NON fossero derivati.
Complimenti per il sito
@ Giorgio
Il promotore finanziario odia gli ETF perché non ci guadagna niente se tu li sottoscrivi. A lui interessa che tu scelga i suoi fondi e non prodotti low cost. Grazie per i complimenti e a presto!!
@ Alex
Tutto può andare bene oppure tutto può essere fuori luogo. Bisogna per prima cosa partire dal progetto che vuoi realizzare (dalle tempistiche e dalla tolleranza ai rischi) e poi si fa il secondo step…
BUONGIORNO GIACOMO E’ DA UN PO’ DI TEMPO CHE LEGGO I TUOI ARTICOLI E VORREI CHIEDERTI UN CONSIGLIO. TI SPIEGO BREVEMENTE LA MIA SITUAZIONE: E’ DA PIU’ DI 14 ANNI CHE LAVORO MA AL MOMENTO POSSO CONTARE AL MASSIMO SU TRE ANNI DI CONTRIBUTI E ALLORA E’ DA UN PO’ DI TEMPO CHE PENSO ALL’IPOTESI DI COSTRUIRMI UNA PENSIONE INTEGRATIVA, MA LE MIE NOZIONI IN MATERIA DI FINANZA SONO UN DISASTRO. AVREI QUINDI PENSATO DI ACCANTONARE 50€ AL MESE SU UN LIBRETTO DI RISPARMIO POSTALE E OGNI TANTO SOTTOSCRIVERE DEI BUONI. COSA NE PENSI, O IN ALTERNATIVA COSA MI CONSIGLI DI FARE?
Ciao Giacomo, l’anno scorso partecipai al tuo webinar sulla pensione integrativa.Consigliavi di comprare con dei pac 3 etf, 1 azionario, 1 sull’inflazione e l’altro obbligazionario. E’ ancora valido creare una pensione con quei 3 etf?
@ Massimo
Certamente. Una buona strategia resta valida per parecchi anni (anche 5 o 6 o più) a meno che nel frattempo non siano cambiate le esigenze di partenza. E’ un piacere ritrovarti qui caro Massimo. A presto!!
@ Anto
Per motivi di tempo non posso risponderti qui. vieni ad Investitore Libero e saprai come investire anche nell’ottica di una pensione integrativa. Ci vediamo in aula!!
Visto il post Brexit e il possibile intervento statale sulle banche ita, in ottica di pensione integrativa sarebbe opportuno investire anche su un etf obbligazionario diversificato con all’interno bond a livello globale con oltre 17000 componenti distribuite su Paesi? (XBAE.MI)
…distribuite su 74 paesi
@ Ale
Sì, una diversificazione più ampia dell’obbligazionario rispetto alla sola zona Euro va bene. Ti proteggerà dalle oscillazioni Brexit ma aumenterà la volatilità per effetto del rischio cambio.
grazie
buongiorno le chiedo una sua professionale opinione sulla possibilità di aderire all pensione complementare fondo chiuso pubblico dip :cosi mi scrivono:
Il suo contributo annuo è pari a 255 Euro (1% del suo reddito da lavoro di € 25.500,00); per calcolare il rendimento del suo contributo occorre considerare il contributo del suo datore (255,00 Euro) e il rendimento netto del Fondo che, nel 2016, è stato dell’1,19%, pari a € 5,89. Inoltre, occorre considerare che il suo contributo è stato dedotto dal reddito e che, quindi, dalla sua busta paga sono usciti effettivamente € 185,15. Sommiamo il tutto: 255,00 (contributo suo)+ 255,00 (contributo datore)+ 5,89 (rendimento del Fondo) – 16,00 (quota associativa) = € 499,89
Di suo ha rinunciato nell’anno a € 185,15. In guadagno è dunque pari a
499,89 (la sua posizione presso il Fondo) – 185,15 (quanto da lei effettivamente versato) = € 314,74
Cioè un + 170%, perché dobbiamo considerare che il contributo del proprio datore di lavoro è il primo e più importante rendimento che si acquisisce con certezza. Anche per questo abbiamo scelto di partire con un comparto in garanzia.
Mi sembra un bel guadagno per 16,00 Euro di spese amministrative, oltre ai costi della gestione finanziaria, già inglobati nel rendimento netto.
Per quanto riguarda il TFR destinato a previdenza complementare, è in contabilizzazione INPS e rivalutato sulla base del rendimento netto di un paniere di fondi pensione negoziali che, nel 2016, è stato pari al 2,70%, contro l’1,50% della rivalutazione legale del TFR.
@ Maurizio
Purtroppo non posso dare pareri personalizzati o suggerire alternative di investimento qui. Se desidera un’analisi approfondita della sua situazione cortesemente mi contatti in privato attraverso questa pagina. Grazie.
gentilmente a questa domanda spero mi possa rispondere. aderendo a fondo pensione negoziale per dip.pubblici mi si dice che se decido negli anni di dimettermi dal lavoro ho diritto a riscuotere il montante totale compreso il tfr maturato dopo l’adesione entro 6 mesi……mi è stato detto più volte dal fondo anche se ho dei dubbi visto che ora come dipendente pubblico se mi dimetto mi daranno il tfr solo dopo 24 mesi minimo………..se fossero 6 mesi un vantaggio in più…….grazie
@ Maurizio
Non è facile uscire dalla previdenza complementare perché il legislatore ha previsto una casistica piuttosto “stretta”. Affrontiamo quella casistica in questo post. Buona lettura 🙂
Molti dei suoi articoli e suggerimenti sono validi , mi permetto pero\’ di dissentire profondamente per le sue opinioni relativamente ai Fondi pensione, in particolare per quelli di categoria.
Hanno costi di gestione bassi , danno la possibilita\’ di scegliere linee anche garantite , il datore di lavoro deve versare un contributo che viene perso da chi non aderisce (a volte solo lo 0,50% ma dipende poi dai contratti aziendali molti sono all\’1%, se lei come me ha poi lavorato in banca , il contributo e\’ minimo il 2/2,50% non male direi ), ci metta la detrazione fiscale fino a 5.164 ( personalmente ho sempre recuperato il 41% , ma come minimo tutti recuperano minimo 27% ( un lordo annuo oltre i 15.000 e fino a 278.000 paga un irpef del 27%.
L\’aliquota fiscale da pagare , quando si riscatta ( doverosamente dopo molti hanno a meno di necessita\’ urgenti ) sara\’ max il 15% ma come nel mio caso aspetto che scenda al 9% . Se permette meglio pagare il 9% tra 30/40 anni anziché il 41% oggi !!!! Lei calcoli di quanto si saranno svalutate le imposte da pagare tra 30 anni . Non e\’ finita , nel frattempo il fondo le calcola gli interessi annui della gestione su tutti i 5.164. !! anche se l\’anno successivo nella dichiarazioni redditi ha avuto un rimborso minimo per chi e\’ ad aliquota 27% di euro 1.394 !!!! ( per aliquota al 41% sono euro 2117 !!!! )
In realta\’ vi e\’ un ulteriore vantaggio fiscale che lei dimentica , sui 5.164 versati , non paga addizionali regionali/comunali , che minimo sono un altro 2% risparmiato annuo ( e 100 )
Oltre a versare i 5.164 si deve invece consigliare di versare anche il TFR ( non per i giovani che gia\’ sono obbligati ) ma per quelli che ancora lo lasciano in azienda o all inps , anziché pagare una aliquota fiscale sul TFR minima del 23 % pagheranno max il 15% ma potranno scendere anche al 9%. Risparmio che va da un minimo del 8%. Mi spieghi perché su un TFR di euro 2.000 si dovrebbe rinunciare a risparmiare minimo euro 160 all\’anno ??? ( nel mio caso tfr annuo e 3500 paghero\’ il 9% euro 315 anziché avrei gia\’ pagato il 26% cioe\’ euro 910 Risparmio fiscale 595 x 9 anni , dal 2007 al 2015 risparmio 5.355. Sul Tfr prima del 2007 ho pagato il 26% !!
Oggi sono nel fondo esuberi bancari , non ho detrazioni fiscali e nulla faccio , ma non ho riscattato la mia posizione Assicurativa garantita in Previbank ( vada a vedere i rendimenti degli ultimo 20 anni , la gestione ha battito di molto sia il rendimento del TFR sia l\’inflazione )
Il costo della mia gestione e\’ dello 0,45% annuo. Minimo garantito 0,50% Nel 2016 ha reso netto il 2.66% , gli anni precedenti sempre di piu\’ , ma oggi con rischio molto basso che prodotti ci sono con questi rendimenti ?? Il BTP 10 anni al 1,90/2% lordo ( con rischio Italia pieno !! O il Bund tedesco a zero ? )Probabilmente nessun prodotto , a parte poi il grande risparmio fiscale .
Non solo da aprile vado in pensione , e\’ non solo non riscatto ma riprendo a fare versamenti per 5.164 euro annui fino al 2026 , quando avro\’ una aliquota da pagare del 9% , oggi pagherei il 12%
Avro\’ una aliquota fiscale del 38% + 2% circa di addizionali , per cui recupero euro 2.065 annui !!!
Guardi , in una gestione uguale alla mia ho aperto da 5 anni una piccola posizione per mio figlio ancora studente versando 1.000 euro annui , e\’ comunque vantaggioso anche se in supero dei 5.164 annui , per cui non ho benefici fiscali , perché e\’ giusto accantonare , anche poco specialmente per i giovani che avranno pensioni da fame.
Concordo con lei che per chi come lei , e me , e\’ finanziariamente preparato , riuscirebbe ad accumulare e gestire i risparmi anche in altro modo ( Oltre la meta\’ del mio patrimonio mobiliare la gestisco personalmente io , con discreti risultati ,) , ma la maggioranza delle persone , non solo non risparmia nulla se non quasi obbligata , e se risparmia col fai da te ottiene risultati pessimi , o si fa\’ imbrogliare da intermediari voraci .
Un saluto , e consulti il sito Previbank , ma anche altri fondi chiusi di categoria e si stupira\’ in realta\’ dei buoni risultati ottenuti dagli stessi.
Gabriele
Mi spieghi per quale motivo i fondi pensione non sono interessanti
@ Gabriele
Sono d’accordo con lei sul fatto che i fondi negoziali sono “meno peggio” rispetto ai fondi aperti collocati da banche e assicurazioni. la rgione per cui non amo i fondi pensione sono essenzialmente queste:
1- se il capitale accumulato è “elevato” la prestazione dovrà essere riscossa per metà sotto forma di rendita limitando le opzioni disponibili per il godimento della somma
2 – la tassazione agevolata a scadenza potrà subire delle modifiche ed essere elevata. Certo, il differimento temporale delle imposte ha un suo valore, ma l’impatto del beneficio fiscale sarebbe ridotto
3 – una volta entrati in un fondo pensione non è più possibile uscire dal sistema, vincolando i propri soldi all’età pensionabile di cui non abbiamo il controllo.
Per questi motivi non ho sottoscritto per me alcuno fondo pensione e invito l’investitore consapevole ad essere cauto nell’uso di questi strumenti.
In relazione alla sua risposta dice correttamente \” bisogna essere cauti \” , questo vale comunque per tutte le tipologie di investimento. E\’ evidente che per chi ha redditi bassissimi , non ha fondi di categoria , cambia lavoro ogni 2 anni , fa\’ fatica a risparmiare e 100 al mese , dovendo optare per un fondo aperto ( molto cari di commissioni ) il prodotto non va bene.Il problema non e\’ pero\’ solo il prodotto ma la mancanza di reddito , per cui per alcune persone ,nulla va\’ bene perché non hanno la capacita\’ di risparmio.
Sui 3 punti secondo lei critici bisogna chiarire :
1- Non tutti i fondi di categoria obbligano ad avere il 50% in rendita , nel mio caso , vecchio iscritto Previbank , fondo di categoria dei bancari ,potro\’ optare per il 100% capitale .
E sempre assolutamente necessario che chi aderisce , legga bene lo statuto ed i regolamenti del fondo di appartenenza.
2- La tassazione potra\’ anche essere alzata , io penso che non avverra\’ mai , e comunque sara\’ sempre di molto inferiore alle aliquote Irpef attuali , e comunque si trasla nel tempo il pagamento , e guardi che pagare tra 30/40 anni quelle imposte sono tanti soldi svalutati ( pensi che in Germania la tassazione sui fondi pensioni e\’ ZERO , purtroppo mi sono informato , ed a oggi e\’ impossibile trasferire la\’ una posizione aperta in Italia , i regolamenti non lo vietano ma non si riesce a fare , )
3- E\’ vero che si vincolano i risparmi a quando si va\’ in pensione , pero\’ almeno il 30% e\’ possibile riscattarlo per ogni necessita\’ ( tassa al 23% ) e poi e\’ possibile riscattare ancora in alcuni casi fino al 75% per motivi di spese sanitarie , acquisto casa primaria per se o per i figli , come per il TFR , che se resta in azienda o Inps non si puo\’ totalmente avere durante la vita lavorativa. mantenuto .
La finalita\’ del fondo pensioni e\’ poi quella di forzare le persone ad accumulare per il futuro , le dico che personalmente lo renderei per tutti obbligatorio .
Per mia esperienza lavorativa almeno la meta\’ dei cittadini , tra cui moltissimi giovani pur avendo la possibilita\’ di risparmiare , non lo fanno in nessuna forma , anzi molti oggi spendono gia\’ il reddito futuro accendendo prestiti personali a tassi del 10% , per acquistare auto cellulari etc ) vivono come si dice alla giornata , ma non sanno che le pensioni future saranno molto basse , e come dice il Sole 24 Ore se questi avranno la sfortuna di vivere a lungo , si rischia di avere una buona parte della popolazione fatta di poveri pensionati.
Ho da poco conosciuto il suo sito , lo reputo interessante , ottimi consigli , valutazioni , analisi etc , pero\’ guardi che sono sicuro che questo prodotto , che lei non ama ma i numeri dicono altro , nei limiti di 5.164 euro potrebbe rientrare tranquillamente nella asset allocation di molti dei suoi clienti .
Tra l\’altro per chi ha un reddito anche solo medio non e\’ un risparmio annuo impossibile , considerando la quota aziendale ed il rimborso fiscale nell\’anno successivo.
Cordialmente la saluto Gabriele
Salve Giacomo, sono nuova del blog e le mie conoscenze in ambito finanziario sono scarsissime. Inizio a informarmi ora.
Ho 33 anni e un lavoro a tempo indeterminato. Ho appena sottoscritto un Pac azionario con il mio FB Mediolanum il quale mi ha suggerito di sottoscrivere anche un Pac obbligazionario (Jpmorgan Funds – Global Bond Opportunities Fund A
(Acc) – Eur (Hedged) per diversificare il mio portafoglio. Ma ancora ci sto pensando perché non riesco a valutare la bontà dello strumento.
Oltre a questo, mi suggerisce anche il Pip Tax Benefit New ma leggendo I tuoi articoli mi chiedo se questa possa essere la giusta strategia previdenziale.
Se non sbaglio tu suggerisci di attivare altri strumenti azionari che consentano di avere più flessibilità e più libertà, anche per future esigenze a oggi poco prevedibili.
Ti ringrazio se vorrai aiutarmi a fare un po’ di chiarezza 🙂
@ Marta
Grazie per la domanda. Per imparare ad investire, anche nell’ottica della creazione di un capitale, hai a tua disposizione i nostri corsi di formazione. Fai riferimento a quelli e scegli quello più adatto alle tue esigenze.
Buongiorno Parlano tutti dei vantaggi dei fondi pensione PRIMA della pensione. Ma, ammesso che si sia raggiunto un buon capitale nel fondo, quando vai in pensione, fino a che età devi vivere per recuperare quanto hai versato? Se si vedono le tabelle dei fondi sul mercato, DEVI AVERE PIU’ DI 90 ANNI!! e non come pensavo, la vita media di un uomo.
Gentili Signori,
sono un associato di Perseo-Sirio, sul sito leggo che il mio TFR sarà rivalutato in base al rendimento annuo di un paniere di Fondi Pensione. Dove potrei trovare la tabella di rendimenti di questo paniere? Se vi è possibile potete inviarmela?
Grazie per l’attenzione, cordiali saluti
@ Vincenzo
Può chiedere i rendimenti direttamente a Perseo scrivendo un’email a info@perseosirio.it. Un cordiale saluto.