Piano di Accumulo del Capitale: come funziona, come costruirlo, quali i vantaggi

6 Marzo 2023

piano di accumulo

Il piano di accumulo del capitale è una formula d’investimento che prevede l’impiego di una  somma di denaro costante ad intervalli periodici, spesso mensili.

Cos’è il piano di accumulo

Il piano di accumulo del capitale (PAC) è una strategia che si basa sull’investimento periodico di una somma di denaro, al fine di sfruttare al meglio la diversificazione temporale.

Il suo scopo principale è quello di creare un capitale nel corso del tempo, ma il PAC si è presto rivelato anche un ottimo metodo strategico per ottimizzare il momento d’ingresso nel mercato. La quota investita infatti rimane fissa, indipendentemente dalla volatilità dei titoli.

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Grazie a queste sue caratteristiche sempre più banche propongono il servizio come forma d’investimento ai propri clienti. Questi, tuttavia, nel 90% dei casi ottengono risultati inferiori a quelli prospettati.
Ciò può essere causato da costi eccessivi o da meri errori di esecuzione.

Come funziona il PAC

Matematicamente parlando un PAC è semplicemente la media ponderata dei prezzi di acquisto delle quote.
Ma entriamo nel dettaglio del suo funzionamento.
L’investitore impiega, a scadenze regolari e per uno periodo di tempo predeterminato, una somma costante di denaro. Con essa sottoscrive una quantità di strumenti diversa ad ogni versamento, in base alla quotazione del momento.

Ecco i passi attraverso cui si snoda il processo:

Decidi quanto investire

La cifra impiegata sarà verosimilmente costante nel corso del tempo. Essa condurrà all’acquisto di un numero variabile di quote sulla base del prezzo. Può trattarsi di denaro derivante da un risparmio nuovo o una liquidità che si vuole fare confluire gradatamente sul mercato. Il procedimento è lo stesso.

Scegli lo strumento

L’investimento dovrebbe avere come riferimento un prodotto azionario, o bilanciato, in modo da sfruttare le fluttuazioni dello stesso per ottimizzarne il valore finale. Al contrario un PAC fatto su un prodotto obbligazionario è meno interessante, poiché la tendenza del sottostante è solitamente crescente..

Compra il sottostante

Il piani di accumulo prevede che mese dopo mese la stessa cifra venga impiegata in quote del prodotto finanziario sottostante sulla base della sua quotazione. Se, ad esempio, investo 100 € e il prezzo è 100, comprerò una quota. Se, invece, la quotazione scende a 50 comprerò due quote. Se, infine, il prezzo va a 200 € comprerò 0,5 quote.

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Piano di accumulo e dollar cost averaging

Il grande vantaggio del PAC consiste nella possibilità di sfruttare in modo asimmetrico le variazioni dei mercati. A riguardo risulta illuminante la posizione di J.P Morgan, il celebre banchiere che, ogni qual volta veniva interpellato riguraldo alle future previsioni del mercato, ripeteva: “fluttueranno”. In questa risposta apparentemente evasiva, ma tremendamente saggia e concreta, si nasconde il segreto del PAC.

Nel mercato anglossassone è ormai radicata la tecnica del Dollar Cost Average, dalla quale discendono i moderni piani di risparmio. Essa parte dal presupposto che investendo la stessa cifra a scadenze regolari saremmo in grado di acquistare più “quote” nei periodi in cui il mercato scende, e meno in periodi in cui il mercato sale.

Tale tecnica risale addirittura agli anni ‘50, grazie a Bejamin Graham, il padre dell’analisi fondamentale e principale ispiratore di Warren Buffett. Nel “sistema Graham”, si prevedevano diverse scadenze temporali per l’investimento della stessa somma: mensili, trimestrali, annuali. Ma secondo l’autore una frequenza maggiore è più redditizia.


Norisk conferma quanto detto fin’ora grazie ad uno studio che si proponeva di valutare quanto effettivamente queste oscillazioni inficiassero sul metodo PAC.

Ne risulta che l’investimento diluito rappresentata un’efficace forma di diversificazione, dal momento che permette all’investitore di comprare durante tutte le tre fasi del mercato:

  • rialzo
  • ribasso
  • laterale (mercato privo di direzionalità)

La struttura del programma

Il mercato ideale

Creare un PAC è davvero semplice. Basta decidere la rata mensile, la durata del piano, e su quale  mercato investire. 

In breve, il Piano di Accumulo sarà tanto più vantaggioso  quanto più è volatile il mercato. Saranno proprio le lente salite e gli improvvisi crolli a  renderlo redditizio. A patto di avere il “fegato” di portarlo a termine.

Se il sottostante cresce in modo costante, o presenta poche oscillazioni nei controvalori, il piano  offrirà rendimenti scarsi. In tal modo infatti gli acquisti successivi verranno fatti a prezzi via via  crescenti, e non si sfrutterebbe la non linearità del mercato.  

Per questa ragione il campo da gioco ideale è il mercato azionario. Ad esempio grazie ad un ETF globale.

Ovviamente nulla vieta di costruire un PAC su mercati di nicchia, ma l’accumularsi del denaro nel  corso del tempo farà sì che il peso di quello specifico mercato sul patrimonio complessivo diventi  eccessivo. Immaginiamo un investitore che abbia 100.000 € ripartiti tra azioni e obbligazioni in  egual misura, e che decida di fare un PAC decennale sul mercato Indiano.  

Questo ipotetico investitore, versando 300 Euro al mese, avrà in dieci anni un’esposizione sul  mercato indiano del 26% del suo patrimonio, e senza contare le rivalutazioni. 

L’importo della rata

L’entità delle somme da versare si determina per prassi in base al proprio  reddito e alle proprie spese prevedibili e potenziali.  In altre parole in base alle disponibilità di risparmio dell’investitore.  

Fatto 100 quanto si prevede di dedicare al risparmio ogni mese si può decidere di destinare a un  PAC anche fino a un 20% – 30% del reddito. Spesso, in banca, viene richiesto un versamento iniziale anticipato pari a 3, 6 o  addirittura 12 singoli versamenti. 

Si potrebbe naturalmente decidere di realizzare il proprio piano “manualmente” grazie agli ETF, così da evitare i costi bancari.

Sulla base della nostra esperienza da ex-bancari, e con una rapida scorsa delle tariffe offerte dalle  banche, la rata ideale è di 2.000 €. Impieghi al di sotto di questa cifra, infatti, comportano il pagamento di una commissione minima penalizzante.

Non tutti possiedono questa cifra e in tal caso il nostro consiglio è di aspettare, accumularla, e poi  procedere. 

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La periodicità

Contrariamente a quanto si crede, non è necessario fare investimenti su base mensile. Ciò non significa che il “sistema Graham” sia superato, tutt’altro. Però è necessario sottolineare che, poiché  i mercati si muovano in trend, una tendenza di breve termine al rialzo o al ribasso vanifica i vantaggi del PAC di cui abbiamo parlato.

Sebbene sia la rata a determinare la periodicità, è doveroso segnalare che il PAC da prestazioni  ottimali anche con versamenti trimestrali, quadrimestrali o addirittura annuali.  

Ciò permette, infine, una ottimizzazione dei costi bancari. 

Tipi di piano di accumulo

Esistono essenzialmente due tipologie di strumenti con cui realizzare un PAC. Conoscerne le differenza è fondamentale per un’investimento consapevole. 

 I fondi PAC: come abbiamo già visto in precedenza, i fondi possono essere sottoscritti sia in un unico versamento, sia tramite PAC. In questo secondo caso il cliente s’impegna in modo non vincolante attraverso un addebito automatico.  

Sebbene l’investitore abbia la facoltà d’interrompere, sospendere o riprendere il piano a suo  piacimento, egli non potrà esimersi dalle commissioni. Le quali, inoltre, sono  precalcolate sull’intero importo del piano.  

Per questo motivo, a meno che non si disponga di grosse somme, risulta privo di senso  utilizzare il PAC sui Fondi. 

ETF PAC: i piani di accumulo fatti attraverso l’acquisto periodico di ETF si dimostrano il  modo migliore di procedere. Nonostante presentino l’inconveniente di dover inserire  manualmente gli ordini, il vantaggio in termini di costi resta davvero notevole.  L’accorgimento fondamentale è utilizzare gli ETF ad accumulazione, in modo tale da  beneficiare del reinvestimento automatico dei proventi, ottimizzando contemporaneamente  anche la tassazione.

Vantaggi e rischi

Uno dei principali vantaggi dei piani di accumulo è la loro capacità di aiutare gli investitori a costruire ricchezza nel lungo periodo. Contribuendo regolarmente con un importo fisso, gli investitori possono sfruttare l’interesse composto e beneficiare della crescita del loro investimento nel tempo. 

I piani di accumulo sono facili da impostare e possono essere personalizzati per adattarsi alle esigenze individuali di ciascun investitore.

Un altro vantaggio è che possono aiutare gli investitori a mantenere la disciplina e l’impegno nei confronti dei loro obiettivi di investimento. Impostando i contributi automatici, gli investitori possono fare dell’investimento un’abitudine ed evitare la tentazione di spendere il proprio denaro per altre cose.

I piani di accumulo offrono molti vantaggi, ma comportano anche alcuni rischi. Uno dei maggiori è la volatilità del mercato. Quando c’è una flessione, il valore degli investimenti può diminuire, il che può essere particolarmente preoccupante per gli investitori che sono vicini alla pensione o che fanno affidamento sugli investimenti per il loro reddito.

Un altro rischio dei piani di accumulo è che potrebbero non fornire una sufficiente diversificazione. Investire in un singolo titolo o settore può essere rischioso, in quanto espone gli investitori alla performance di quella società o di quel settore. È importante diversificare il portafoglio di investimenti per ridurre l’impatto sul portafoglio complessivo.

Scegliere il miglior piano

Quando si sceglie un piano di accumulo, si devono considerare diversi fattori, tra cui l’importo dell’investimento, l’orizzonte temporale dell’investimento e il livello di rischio che si è disposti ad assumere. È inoltre importante considerare le commissioni associate al piano, che possono intaccare i rendimenti nel tempo.

Un esempio di piano di accumulo molto diffuso è il Dollar Cost Averaging (DCA), che prevede l’investimento di un importo fisso a intervalli regolari per un determinato periodo di tempo. In questo modo gli investitori possono trarre vantaggio dalle fluttuazioni del mercato ed evitare di investire una grande quantità di denaro nel momento sbagliato.

Piani di risparmio e di accumulo

I Piani individuali di risparmio (ISA) e i Piani di accumulo di capitale (PAC) sono due opzioni di investimento molto diffuse che offrono vantaggi diversi. Gli ISA sono conti di investimento esenti da imposte che consentono agli investitori di risparmiare fino a un certo importo ogni anno senza pagare le tasse sugli interessi o sui guadagni degli investimenti. Sono ideali per obiettivi di risparmio a breve termine e sono relativamente poco rischiosi.

I PAC, invece, sono piani di investimento che consentono agli investitori di accumulare ricchezza a lungo termine. Offrono una maggiore flessibilità e la possibilità di ottenere rendimenti più elevati rispetto agli ISA, ma comportano anche maggiori rischi. I PAC sono ideali per gli investitori disposti ad assumersi maggiori rischi in cambio di rendimenti potenzialmente più elevati.
In conclusione, i piani di accumulo sono un modo efficace per accumulare ricchezza nel tempo, ma comportano anche dei rischi che vanno considerati prima di investire. Scegliendo il piano di accumulo più adatto al tuo orizzonte d’investimento e alla tua tolleranza al rischio, diversificando il portafoglio e rimanendo disciplinato, potrai raggiungere gli obiettivi finanziari.

Il PAC come strategia di investimento

Un piano d’accumulo è spesso una soluzione congeniale a chi ha già la disponibilità di un discreto capitale e desidera investirlo in maniera differenziata rispetto al tempo. Anche questo modo di procedere, però, va valutato con attenzione. 

Secondo Graham, infatti, in linea di massima sarebbe preferibile investire in un unica soluzione  tutta la somma disponibile, perché diluendo gli importi si finirà con il perdere i dividendi degli  eventuali rialzi che potrebbero esserci nel frattempo.

Consigli utili

Ecco alcuni consigli per impostare un piano di accumulo:

  • Stabilire un obiettivo di investimento realistico e un calendario per raggiungerlo.
  • Scegliere un piano di investimento che corrisponda al proprio orizzonte temporale e alla propria tolleranza al rischio.
  • Considerare la possibilità di diversificare il portafoglio per ridurre il rischio.
  • Mantenere basse le spese scegliendo un piano d’investimento con commissioni ridotte.
  • Esercitare la disciplina e l’impegno, anche durante le fasi di ribasso dei mercati.

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Giacomo Saver – CEO Segreti Bancari

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