Wall Street ha offerto un extra rendimento dell’8% l’anno dal 2009 al 2019 rispetto alle altre borse mondiali. Ma qualcosa sta per cambiare.
Perché Wall Street ha reso così tanto?
Prima di capire le ragioni per cui è bene sottopesare la borsa Usa nel prossimo decennio è utile analizzare le ragioni per cui Wall Street in passato abbia reso così tanto. Infatti se i “driver” di performance verranno a cadere il mercato azionario americano offrirà guadagni più “poveri”.
I 4 fattori che determinano la performance azionaria
Facendo riferimento agli studi teorici fatti da Ferreira e Santa-Clara (2011), Bogle (1995) e Bogle and Nolan (1991, 2015) possiamo scomporre la performance delle azioni in quattro elementi.
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Le variazioni nei parametri fondamentali
La crescita del rapporto Prezzo/Utili determina una salita delle quotazioni azionarie grazie all’interesse mostrato dagli investitori. Si tratta di un dato influenzabile dalla psicologia e dal maggior o minor “appetito” per il rischio espresso dal mercato.
La forte crescita dell’indice CAPE di Shiller negli Usa (linea viola) rispetto all’Europa (linea azzurra) mostra come Wall Street abbia attratto finora l’interesse e i capitali degli investitori globali.
Crescita degli utili
La crescita dei profitti aziendali ha motivazioni di tipo sia macroeconomico sia microeconomico. Dal primo punto di vista notiamo che l’America ha ottenuto, dal 2009 al 2019, una crescita del PIL di +1,80% rispetto al prodotto lordo globale (Fonte: Vanguard).
Dal secondo punto di vista, invece, è bene notare l’espansione degli utili aziendali grazie alla globalizzazione ed alla cooperazione internazionale.
Dividend Yield
Negli ultimi 10 anni Wall Street è stata avara di dividendi. Grazie al reinvestimento degli stessi la crescita del listino azionario è stata fenomenale.
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Effetto cambio
Il cambio tra il dollaro e le altre valute mostra fluttuazioni che tendono a compensarsi nel tempo. Ad esempio tra il 2000 ed il 2010 il dollaro si è svalutato all’incirca del 3%. Nel decennio successivo, invece, la divisa si è apprezzata dell’1,50%. (Fonte: Vanguard).
Wall Street: previsioni per il 2031
Il prossimo decennio, probabilmente, non vedrà più Wall Street sul podio dei migliori mercati in cui investire.
In breve:
- il reddito da dividendo sarà più basso negli Usa che ne resto del mondo;
- l’elevato rapporto tra prezzo e utili dovrebbe sgonfiarsi, danneggiando la performance;
- il dollaro dovrebbe continuare a svalutarsi.
L’immagine che segue mostra le previsioni che fa Vanguard su Wall Street per il prossimo decennio:
In aggiunta occorre tenere presente il livello elevato delle valutazioni di partenza. Quando, all’inizio di un decennio, i multipli fondamentali (leggi il Prezzo/Utili) sono elevati, è probabile che i rendimenti del decennio successivo saranno scarsi.
Conferme empiriche di questa regola, nota anche come ritorno in media, si trovano nei testi di Shiller, Siegel e di Bogle.
Takeaway operativo
Come scrivo da tempo su INVESTO occorre essere relativamente prudenti circa le future prospettive del mercato americano. Tuttavia non è nemmeno opportuno stare completamente fuori dallo stesso, sia per esigenze di diversificazione sia per l’importanza che Wall Street ha nel mondo.
L’investitore accorto farà bene a dosare con attenzione la quota di America che ha in portafoglio. L’investimento in azioni dovrà avvenire, quindi, privilegiando in termini relativi le altre classi di attivo.
Proprio come stiamo facendo all’interno dell’Investment Club. A proposito, hai già dato un’occhiata ai nostri portafogli? Fallo subito, è gratis!
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Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari