Bancoposta azionario euro: opinioni e recensione. Conviene investire nel fondo?

29 Agosto 2022

bancoposta azionario euro opinioni

Stai valutando la sottoscrizione del fondo Bancoposta azionario euro e sei indeciso sul da farsi? Questo articolo ti offrirà una recensione completa sull’investimento. In aggiunta conoscerai le nostre opinioni e avrai tutte le informazioni indispensabili per scegliere con consapevolezza.

Caratteristiche del fondo

Bancoposta azionario euro è un fondo comune di investimento nato collaborazione di BancoPosta Fondi SGR – la società di gestione del risparmio del Gruppo Poste Italiane – con Amundi SGR, uno dei maggiori gestori operanti nel nostro Paese. Esso permette di prendere parte alla crescita dell’Eurozona, attraverso un investimento diversificato a livello geografico e settoriale.

Nel fare ciò il gestore cercherà di tenere sotto controllo il rischio. I fondi Bancoposta, infatti, sono gestiti con criteri prudenziali rispetto ai concorrenti. Tuttavia il prodotto è soggetto alla volatilità tipica dei prodotti azionari. Esso, pertanto è adatto ad investitori con orizzonte temporale esteso e buona capacità di sopportare i rischi.

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Benchmark

Il parametro oggettivo di riferimento del fondo è l’indice 100% Indice ESG Azionario Unione Economica e Monetaria Europea (MSCI EMU ESG Leaders Net return EUR Index). Esso permette all’investitore sia di capire come il fondo si è comportato in passato, sia di comprendere la validità dell’operato del gestore.

Il fondo, infatti, è a gestione attiva. Ciò significa che, nelle intenzioni, i rendimenti dovrebbero essere superiori rispetto a quelli realizzati dalla mera replica del benchmark.

La componente azionaria non può essere inferiore al 70% del portafoglio del fondo ed è investita nei Paesi membri dell’Area Euro. È escluso l’investimento in Paesi Emergenti. La componente obbligazionaria può rappresentare al massimo il 30% del patrimonio del fondo. Essa, inoltre, dovrà essere rappresentata da titoli denominati in euro. È quindi escluso il rischio di cambio.

Rischio e rendimento

L’obiettivo del prodotto Banco Posta è offrire una crescita di lungo periodo delle somme investite. Le decisioni di investimento, oltre ad essere fondate sull’analisi finanziaria, sono operate sulla base di analisi non finanziarie che prendono in considerazione in modo sistematico fattori di tipo ambientale, sociale e di governo societario (Fattori ESG), al fine di orientare, con una visione di lungo periodo, le scelte di investimento responsabile del portafoglio.

Quelle che seguono sono le performance storiche ottenute. Ovviamente non c’è garanzia di ottenere rendimenti simili in futuro:

  • 2015: 14,17%
  • 2016: 5,39%
  • 2017: 10,47%
  • 2018: -13,51%
  • 2019: 22,38%
  • 2020: 1,28%
  • 2021: 19,09%
  • 2022 (dati ad agosto): -15,24%.

Il rischio è di SEI, su una scala che va da uno a 7. Ciò è coerente con il fatto che Bancoposta azionario euro è un prodotto azionario settoriale. La volatilità è stata del 16,33%. La caduta massima da un picco precedente, invece, è stata del 38,40%.

Infine il fondo ha ottenuto risultati superiori al benchmark per tre anni su otto. Esso ha reso meno dell’indice nel 2017, nel 2018, 2019, 2021 e 2022. Per il 60% del tempo, in definitiva, la gestione non ha creato valore.

Andamento storico della quotazione di Bancoposta azionario euro

quotazione bancoposta azionario euro

Composizione del portafoglio

Secondo quanto riportato da Morningstar al 31 luglio 2022 il fondo era composto da azioni europee per il 98,44%. La liquidità ammontava, invece, all’1,56%. Non risultavano esserci investimenti in obbligazioni. Le azioni sono di società ad elevata capitalizzazione. il gestore, inoltre, non privilegia né titoli di crescita (growth) né titoli di valore (value).

I costi

Il costo annuo di gestione (TER) è dell’1,64%. Sebbene non siano presenti commissioni di ingresso né di uscita, la quota prelevata ogni anno dalla SGR è particolarmente elevata. Essa si traduce, in un mercato competitivo ed efficiente come l’azionario europeo, in una sottoperformance del fondo rispetto al benchmark.

Crediamo che difficilmente il valore aggiunto offerto dalla gestione attiva possa superare i costi. Poiché il benchmark è interamente azionario occorrerebbe al gestore una capacità superiore nella scelta dei titoli migliori, cosa non facile alla luce della complessità del mercato.

Per chi è adatto il fondo

Il prodotto è rivolto ad investitori con una elevata capacità di sopportare i rischi, un orizzonte temporale di lungo periodo (5 – 10 anni) e desiderosi di investire in azioni europee. I destinatari ideali dell’investimento sono i giovani. Essi, infatti, possono sopportare le ampie fluttuazioni che un fondo settoriale può subire senza dover disinvestire troppo presto il capitale.

Trattandosi di un prodotto specifico è bene affiancarlo ad investimenti analoghi ma che hanno come riferimento altre aree geografiche:

  • USA
  • Pacifico
  • Emergenti.

Una concentrazione eccessiva del capitale nelle sole azioni dell’Euro zona non è consigliabile a causa dei rischi elevati che comporta.

Come sottoscriverlo

Esistono due modalità per partecipare al fondo:

  • Versamento in unica soluzione (PIC): importo iniziale minimo richiesto pari a 500 euro; versamenti successivi (minimo) di 100 euro.
  • Versamento periodico sotto forma di piano di accumulo (PAC): versamento iniziale, se effettuato, di 50 euro e una rata periodica (mensile, bimestrale, trimestrale o semestrale) di 50 euro o multipli per un periodo minimo di 1 anno fino ad un massimo di 12 anni.

Conviene investire in Bancoposta azionario euro? Opinioni

A nostro avviso non conviene scegliere il prodotto di Bancoposta. È peraltro possibile impiegare il proprio capitale in azioni della Zona Euro usando ETF a basso costo, che si limitino a replicare il benchmark.

In particolare sono due i punti critici che ci inducono alla cautela:

  • costi elevati. Le commissioni annue di gestione sono penalizzanti. Esse compensano la mancanza di oneri di ingresso e di uscita, ma nel lungo andare finiranno con l’erodere il capitale dell’investitore;
  • gestione sostanzialmente passiva. Un indice beta di 1,06 indica che il gestore, di fatto, si limita a replicare la composizione del benchmark del fondo. In assenza di una proficua attività di selezione dei titoli (stock picking) e di scelta del momento di ingresso/uscita (timing) il fondo non riuscirà a battere un ETF passivo.

Risorse utili per chi vuole investire

Ecco alcune risorse utili per chi vuole migliorare le performance dei propri investimenti riducendo costi e rischi:

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Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari