La lunga lista delle proiezioni di borsa sbagliate

25 Marzo 2020

Gli esperti si cimentano nel fare continue proiezioni di borsa, ma gli errori commessi sono catastrofici. Ecco una lista divertente di svarioni illustri.

Prevedere i mercati azionari

Il mondo accademico e quello “operativo” è alla costante ricerca di strumenti e metodi per prevedere il futuro nei campi più disparati. Poiché l’andamento dei mercati azionari riveste un ruolo importante nelle nostre vite, è logico che gran parte delle proiezioni fatte riguardi la borsa.

Sebbene vi siano tantissimi esperti che si cimentano nell’indovinare il futuro andamento dei mercati, nessuno riesce a farlo con continuità. Intendo dire che azzeccare una o due previsioni non significa avere la palla di vetro.

Negli anni si sono succeduti diversi esperti, il cui lavoro ha provocato danni spesso irreparabili in chi si è fidato delle loro analisi.

Perché fare proiezioni di borsa è difficile?

Esistono diverse teorie che cercano di spiegare l’andamento del mercato azionario. Secondo gli accademici l’andamento della borsa non è prevedibile, poiché le quotazioni presentano un andamento casuale. In breve, i mercati hanno una tendenza a crescere sulla base di alcuni parametri fondamentali, dai quali si scostano in modo casuale.

Sulla base di questo investire secondo le previsioni è sempre più difficile, poiché all’aumentare dell’informazione disponibile e del numero di operatori attivi il grado di efficienza dei mercati aumenta. Al limite solo le notizie inattese, sconosciute, sono in grado di creare strappi sui prezzi.

L’argomento è stato trattato in una edizione precedente di INVESTO, in cui facevamo vedere come anche Buffett sembra aver perso parte del suo tocco magico a causa di mercati azionari efficienti e concorrenziali.

Gli economisti comportamentali partono da un assunto diverso, per arrivare alla medesima conclusione. Essi sostengono, infatti, che l’essere umano ha una tendenza a riconoscere pattern e schemi anche laddove non ce ne sono.

Senza entrare nell’ambito di questo dibattito, due fatti sono inconfutabili. Primo: per investire non serve fare alcuna previsione sul futuro andamento dei mercati. Secondo: seguire le proiezioni di borsa degli esperti fa perdere mediamente molti soldi.

Come dice lo stesso Buffett, anche un orologio rotto segna l’ora giusta due volte al giorno. Ecco perché gli abili previsori fanno in fretta a sparire, dopo aver azzeccato una o due previsioni.

Davvero è possibile investire senza fare previsioni? Scoprilo con i nostri corsi.

Le più eclatanti proiezioni di borsa sbagliate

LTCM

Il Long Term Capital Management era un hedge fund fondato nel 1994 da super esperti, del calibro di Robert Merton e Myron Scholes, entrambi premi Nobel per l’economia nel 1997.

Il fondo, in cui anche l’Ufficio Italiano Cambi aveva investito, sfruttava complicate strategie di arbitraggio in ambito obbligazionario. In particolare i gestori guadagnavano grazie a sfasamenti del livello dei tassi di interesse rispetto a valori teorici calcolati da modelli complessi.

L’obiettivo era ottenere guadagni di piccolo importo, ma ricorrenti. Il modello, tuttavia, non era pronto per fronteggiare eventi “anomali”. Lo scoppio delle crisi debitorie in Russia e in Asia portò l’LTCM al collasso.

Il modello previsionale, infatti, ipotizzava che il livello dei tassi di interesse si muovesse secondo una distribuzione gaussiana. Le variazioni selvagge, come avrebbe scritto Mandelbrot anni dopo, non erano previste. Così il fondo saltò a causa dell’impossibilità dei modelli di fare previsioni accurate.

H2O

In un articolo su Segreti Bancari mettevamo in luce i possibili rischi insiti in performance così elevate da parte dei fondi H2O. Questi ultimi, infatti, crescevano ad un tasso a dir poco strabiliante. Ma poi accadde qualcosa.

Durante il crollo dei mercati di febbraio 2020, i fondi persero il 50% del proprio valore a causa di previsioni (o scommesse) sbagliate. Multibond, ad esempio, è crollato del 20% in un solo giorno.

Alla base dei loro modelli decisionali c’è sempre la scommessa relativa circa l’andamento di un mercato rispetto ad un altro. Ma quando le correlazioni saltano, l’efficacia dei modelli di proiezione si frantuma. E con essi anche i soldi dei clienti.

Doctor Doom

Nouriel Roubini prevedeva un crollo dei mercati azionari già nel 2010 e consigliava di vendere le azioni. Dopo aver previsto il crollo del 2008, il dottor sventura, come è chiamato, è rimasto sempre ribassista.

Elaine Garzarelli fece altrettanto negli anni ’90. I fatti mostrarono come chi avesse seguito i consigli di doc Doom, avrebbe perso un sacco di soldi gli anni successivi.

Il double dip, ossia la ripresa di corto raggio seguita da una recessione peggiore della precedente non si è mai verificata. Al contrario l’economia mondiale ha vissuto una fase di espansione straordinaria.

George Soros

Finanziere e filantropo, Soros è ben conosciuto nel panorama internazionale. Già nell’agosto 2017 prevedeva un crollo di Wall Street. C’è un interessante articolo su Segreti Bancari che parla proprio di Soros, scritto in quei giorni.

Purtroppo per lui, però, i mercati hanno continuato a crescere.

Ray Dalio e Bridgewaters

Nonostante l’acquisto di opzioni put sull’indice S&P 500, nemmeno Dalio è riuscito a prevedere correttamente il crollo di mercato del 2020.

Il suo maga fondo, Bridgewaters, ha perso – infatti – il 20% circa nel mese di febbraio 2020. Senza mettere in dubbio né la professionalità né la bravura di ognuno degli esperti esaminati, risulta evidente che fare proiezioni di borsa sia difficile per tutti. Ma è necessario?

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Investire e guadagnare al buio

Per contro esistono grandi investitori che hanno accumulato ingenti fortune, per sé e per i loro clienti, senza necessità di fare alcuna previsione.

Si tratta di personaggi dalla cui saggezza attingiamo spesso negli articoli di INVESTO, ma che vorrei citare anche qui.

Benjamin Graham

Il padre del value investing non ha bisogno di presentazioni. È stato uno dei più grandi investitori mai esistiti, al quale la crisi del 1929 aveva trasmesso insegnamenti importanti.

Il suo metodo, oggi forse superato, si basa sul governo del rischio attraverso il concetto fondamentale del margine di sicurezza. Graham diffida gli investitori dal basare le proprie decisioni su previsioni proprie o di altri.

John Templeton

Attivo negli anni della Seconda Guerra Mondiale, il giovane Templeton fece la sua fortuna comprando ciò che gli altri scartavano. Il suo motto era comprare i titoli di valore che tutti vendono.

A titolo di esempio acquistò azioni di compagnie aeree dopo l’attentato terroristico dell’11 settembre 2001. Grazie al coraggio con cui comprò azioni durante il conflitto mondiale, Templeton divenne miliardario. E andò a vivere alle Bahamas per essere lucido nelle scelte di investimento e non essere assordato dalle notizie frastornanti di Wall Street.

Buffett – Munger

Sono i due più grandi investitori viventi. La loro fama non ha bisogno di commenti. Il loro pensiero e metodo è semplice quanto efficace. Ma pochi lo seguono, perché credono sia troppo banale. Così preferiscono sbagliare da soli, magari grazie a proiezioni di borsa dai piedi di argilla.

Think different. Invest differently.

Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari