ETF LYXOR MSCI disruptive technology?

23 Dicembre 2020

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L’ETF Lyxor disruptive technology ha reso il 47% in pochi mesi. È conveniente investire oggi o è meglio stare fuori da questo prodotto? Scopriamolo insieme.

Investire nella innovazione distruttiva

Quando lo studioso americano Clayton M. Christensen lo usò per la prima volta, nel 1995, non pensava che il suo neologismo sarebbe passato alla storia. Invece accadde.

La disruptive technology consiste nell’invenzione, da parte di una nuova azienda, di un prodotto che diventa famoso su larga scala. A causa di ciò esso rende i predecessori obsoleti e le vecchie tecnologie arcaiche. Poiché un esempio vale più di mille parole, pensiamo a WhatsApp. Nel giro di pochi anni l’app ha distrutto il business miliardario degli SMS.

L’ETF Lyxor disruptive technology, che andremo a recensire, è un’occasione per investire nelle aziende più “disruptive“. A meno che non subisca esso stesso la medesima sorte.

Quella che segue è una mera recensione e non esprime nessuna forma di giudizio in merito all’opportunità ad investire secondo il Team di Segreti Bancari.

Chi vuole sapere come ci stiamo muovendo a livello operativo potrà fare riferimento ai portafogli dell’Investment Club.

Lyxor MSCI Disruptive Technology ESG Filtered – ISIN LU2023678282

Caratteristiche

L’ETF Lyxor è a replica fisica. Esso pertanto detiene i 212 titoli azionari che compongono l’MSCI ACWI IMI Disruptive Technology ESG Filtered Net Total Return Index.

Inoltre il prodotto è ad accumulazione, pertanto non distribuisce dividendi. Il costo annuo di gestione, infine, è dello 0,15%. Esso tuttavia passerà allo 0,45% a partire da settembre 2021.

Dati fondamentali del portafoglio

L’indice sottostante è composto da 194 titoli azionari scelti tra 23 Paesi sviluppati ed 8 emergenti. Si tratta di un numero elevato ma esiguo se lo rapportiamo alle 8.728 azioni dell’MSCI AC World.

Come per tutti i prodotti a vocazione globale gli Stati Uniti dominano le altre aree geografiche. Le azioni Usa, in breve, prendono il 63% dell’indice. Ciò comporta un notevole rischio cambio e un legame stretto con ciò che accade nella borsa statunitense.

I dati analitici del portafoglio mostrano un dato allarmante. Il rapporto Price/Earnings, infatti, è negativo. In altri termini le società che compongono l’indice sono in perdita. Esse potranno produrre utili in futuro ma il rischio oggi è molto alto. Le aziende, infatti, operano in un ambiente molto competitivo e alcune di esse potrebbero essere spazzate via.

Il rapporto tra prezzo e valore contabile è di 4,77. Si tratta di un valore alto ma non elevatissimo. In breve l’ETF investe in un mercato molto rischioso, con grandi opportunità ma altrettanti pericoli.

L’investitore accorto dovrà fare molta attenzione. Se vuoi sapere dove investire oggi con il supporto del nostro Team di esperti ed analisti, scopri gratuitamente i portafogli dell’Investment Club.

Composizione del portafoglio

Ripartizione geografica

Il 65% del portafoglio dell’ETF è investito in azioni americane. Al di là della differenza tra il prodotto Lyxor e l’indice MSCI, un fatto è evidente. Il prodotto presenta una grande concentrazione geografica.

Ecco gli altri principali Paesi rappresentati all’interno dell’ETF, con i pesi percentuali:

  • Cina: 8,34%
  • Giappone: 5,15%
  • Germania: 3,77%
  • Corea del Sud: 2,64%
  • Canada: 2,09%

I 5 principali titoli

Questi, in breve, i titoli più importanti del paniere. Per ognuno di essi riporto il peso percentuale nell’indice:

  • FATE THERAPEUTICS INC: 1,31%
  • EDITAS MEDICINE INC: 1,21%
  • GCL-POLY ENERGY HOLDINGS LTD: 1,05%
  • CRISPR THERAPEUTICS AG: 1,03%
  • ENPHASE ENERGY INC: 1,02%

In modo analogo ad altri ETF tematici, anche il Lyxor è molto ben diversificato a livello emittente.

Performance

Il grafico che segue mostra le performance del prodotto, in rapporto con un ETF sull’MSCI World standard:

Lyxor disruptive tech vs MSCI WORLD

Si nota subito l’elevata correlazione tra i due. Tuttavia il Lyxor disruptive technology amplifica di molto i rialzi. Allo stesso modo amplificherà i ribassi, quando arriveranno.

Per questo motivo è bene essere prudenti.

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Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari