
ETF petrolio: ecco i migliori strumenti dove investire se vuoi beneficiare dei rialzi che il greggio potrà avere nel corso del tempo.
Il petrolio è stato un combustibile di grande utilità per l’umanità nell’ultimo secolo e continuerà ad esserlo. La domanda di petrolio sul mercato è costantemente elevata, mentre i giacimenti sono limitati, rendendo questa risorsa esauribile e guadagnandosi l’appellativo di “oro nero” a causa della sua scarsità naturale rispetto alla forte domanda.
A causa dell’importanza di questa materia prima, sempre più persone si interessano agli investimenti nel settore petrolifero, e alcuni scelgono gli ETF (Exchange-Traded Fund) ed ETC (Exchange-Traded Commodity) sul petrolio, sia Brent che WTI. Inoltre, esploreremo le opzioni per acquistarli sulla Borsa Italiana.
Alcuni dei migliori strumenti disponibili includono ETF che replicano l’andamento dei prezzi del petrolio Brent o WTI. Questi ETF offrono agli investitori l’esposizione a questi due importanti benchmark del petrolio senza dover gestire direttamente contratti futures o riserve fisiche di petrolio.
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Petrolio WTI e Brent: qual è la differenza?
Esistono diverse varianti di petrolio, ma le due più conosciute e scambiate sono il Brent e il WTI. Il Brent prende il nome dal giacimento situato nel Mare del Nord da cui viene estratto e viene utilizzato per indicare il petrolio proveniente dall’Europa. Il WTI, acronimo di West Texas Intermediate, è chiamato anche petrolio americano perché proviene dalle zone di estrazione in Texas.
I prezzi dei due tipi di petrolio sono generalmente simili e seguono un andamento comparabile sui mercati nel corso del tempo. È importante notare che i prezzi del petrolio possono fluttuare significativamente a causa di diversi fattori, tra cui l’offerta e la domanda globali, le tensioni geopolitiche, le decisioni dei produttori e gli eventi ambientali.
Pertanto, le quotazioni possono variare in base a questi fattori e vengono costantemente monitorate dagli operatori del mercato e dagli investitori.
ETF ed ETC: cosa sono?
Prima di esaminare i migliori ETF e ETC sul petrolio, è importante comprendere la differenza tra i due.
Gli ETF (Exchange-Traded Funds) sono regolamentati dalle normative europee UCITS. Secondo queste regole, le società emittenti non possono creare ETF basati su un singolo componente.
Pertanto, per investire nel petrolio fisico, che rappresenta un singolo componente, è necessario utilizzare gli ETC (Exchange-Traded Commodities). Gli ETC consentono agli investitori di ottenere esposizione diretta al prezzo del petrolio fisico.
D’altra parte, per investire in un paniere di aziende che operano nell’estrazione del petrolio, è possibile utilizzare gli ETF collegati al settore petrolifero. Questi ETF offrono agli investitori l’opportunità di partecipare agli andamenti del settore petrolifero attraverso una diversificazione delle azioni delle società coinvolte nell’estrazione, nella raffinazione e nella distribuzione del petrolio.
Migliori ETF sul petrolio
Tra gli ETF sul petrolio quotati sulla borsa italiana, spiccano il Lyxor STOXX Europe 600 Oil & Gas UCITS ETF – Acc e l’iShares STOXX Europe 600 Oil & Gas UCITS ETF (DE). Entrambi replicano l’andamento dell’indice STOXX® Europe 600 Oil & Gas (SXEP), composto dalle 600 maggiori società europee del settore petrolifero e del gas.
Il Lyxor ETF, con oltre 285 milioni di euro di patrimonio, è di dimensioni considerevoli. Utilizza una replica sintetica attraverso swap, adottando una strategia long e reinvestendo i dividendi. Ha una storia significativa, essendo stato lanciato nel 2006 e domiciliato in Lussemburgo. I costi annuali si attestano intorno allo 0,30%.
L’iShares ETF, con un patrimonio superiore a 1 miliardo di euro, è un fondo long sul petrolio con replica fisica totale. La sua valuta di riferimento è l’euro, senza copertura valutaria. Anche questo ETF distribuisce i dividendi annualmente e ha un costo di gestione leggermente più elevato, pari allo 0,46% annuo. Ha una storia più lunga, essendo stato lanciato nel 2002 e domiciliato in Germania..
Migliori ETC sul petrolio
Dopo gli ETF è il momento di scoprire quali sono i migliori ETC sul petrolio: noi ne abbiamo individuati due con strategia long senza copertura, che sono quelli più scambiati. Sono emessi da WisdomTree ed entrambi replicano due indici Bloomberg, ma vediamo tutto nel dettaglio.
Il WisdomTree WTI Crude Oil ETC è uno degli ETC sul petrolio in USD più scambiati in assoluto, esso intende replicare l’andamento del Bloomberg WTI Crude Oil Multi-Tenor Excess Return Index tramite replica sintetica basata su swap. Il fondo non fornisce copertura valutaria.
Ti suggeriamo anche un ETC sul Brent, ovvero il WisdomTree Brent Crude Oil, fondo che intende replicare le performance dell’indice Bloomberg Brent Crude Subindex, anche questa volta con una replica sintetica (swap). La valuta di base di questo prodotto è il dollaro americano e come nel precedente non vi è copertura valutaria.
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Giacomo Saver – CEO Segreti Bancari
Ciao Giacomo, i due etf che citi sono anche in versione hedged. Come comportarsi con la copertura in valuta? Quale è opportuno scegliere? Grazie.
@ Name
Dipende se “vuoi” correre il rischio di cambio oppure no. Io li prenderei a cambio aperto, a meno che le valute diverse dall’euro non rappresentino una quota importante del tuo portafoglio; in quel caso meglio la versione hedged per non esporsi a rischi eccessivi. Grazie per il tuo commento e a presto 😉
Ciao Giacomo, in effetti sono dei prodotti da maneggiare con cura, essendo così settoriali. Io ho l’impressione che il prezzo del petrolio non risalga cosi facilmente. Per cui, a saperlo gestire, ci vedo più un orizzonte di breve periodo. Forse, se uno vuole, è proprio il caso di destinare una parte veramente piccola e residuale del capitale, in un’ottica al momento “contrarian”. In fondo conta sempre la personale tolleranza al rischio unita alla sopportazione di vedere per un certo periodo di tempo il segno meno. Un caro saluto e grazie per il post esauriente in materia.
Mi permetto di a giungere che, se non sbaglio, si tratta di ETC e quindi permettono di compensare le eventuali minusvalenze.
Aggiungere, ovviamente ?
Ciao Giacomo, I meccanismi di valutazione dei fondi che hanno come sottostante il petrolio e le materie prime legate ai future, nel medio lungo periodo sono tutti destinati a decimare l’investimento per via dei meccanismi di valutazione del fondo stesso (rollover, effetto contango e quotazione in dollari). Ho trovato molto strano che una persona attente come te consigli di investire in questi strumenti. Grazie comunque dei consigli.
@ Andrea
Concordo su tutto. Sia sul fatto che è bene destinare a questi investimenti una quota piccolissima del capitale, sia che è bene monitorare l’investimento e accettare il fatto che si tratta – in ogni caso – di strumenti finanziari ad elevata volatilità ed elevato rischio… Grazie a te per il tuo commento.
@ Marco
Sì, certo, grazie per la precisazione 🙂
@ Michele
Il rollover dei futures sicuramente ha un suo effetto negativo, ma non sono così d’accordo sul fatto che l’investimento in ETF sul petrolio sia destinato a scendere. In ogni caso io non do consigli ma più che altro “spunti di riflessione” in modo che ciascun Amico che mi legge possa fare le scelte più opportune per lui (o lei).
Un caro saluto anche a te e grazie per il tuo commento.
Io ho avuto un’esperienza negativa con un etc su petrolio wti.
L’ho comprato quando era a 42 euro, poi è crollato e non l’ho venduto in tempo. Quando è risalito ad un valore di 48 euro, e l’ho rivenduto ci ho perso comunque centinaia di euro rispetto all’acquisto.
Non conosco bene i meccanismi di svalutazione ma sicuramente nel medio e lungo periodo si rischia di perdere molto.
Comunque vale la pena parlarne.
Saluti
@ Elena
Gli ETF su commodities in effetti hanno una grande volatilità e andrebbero inseriti con cautela nei portafogli.
A mio avviso due sono le strade percorribili: acquistare periodicamente delle quote di ETF, così da fare una specie di Pac, oppure dotarsi di un sistema dinamico di ingresso/uscita che ci permetta di non stare investiti sulla commosity per troppo tempo per limitare l’impatto delle oscillazioni dei prezzi.
come è possibile che Elena abbia perso centinaia di euro con una plusvalenza di 6 E
Marco, Elena fa riferimento al prezzo in cui si trovava il petrolio quanto ha effettuato l’acquisto e la vendita dell’etc in questione. Voglio spiegarti in parole semplici. Trattandosi di future sulla materia prima, ogni mese viene rinnovato il contratto (rollover) ed avvenendo questa operazione quasi sempre in “contango” il prezzo del greggio crescerà ma la quotazione del fondo invece rimarrà quella che era prima. Praticamente dopo circa 5 -6 -mesi ti troverai matematicamente la quotazione del fondo inferiore a circa il 12 – 15% rispetto alla quotazione del greggio. Per questo motivo Elena ha avuto una perdita nonostante il greggio sia cresciuto del 14%.
Consiglio a Giacomo di cambiare il titolo di questo post perché in realtà questo non è un ETC per investire ma uno strumento per speculare sul petrolio wti, un po’ meno rischioso di uno strumento a leva ma pur sempre pericoloso… molto pericoloso.
@ Michele
Ti ringrazio per la segnalazione. purtroppo per ragioni legate al posizionamento dell’articolo non posso cambiare il titolo ma apprezzo moltissimo i tuoi commenti.
Conosco il titolo ETFS WTI CRUDE OIL da te consigliato. L’ ho compravenduto un po’ di volte guadagnando. Adesso sono intrappolato da quando è sceso sotto i 9 euro e ce l’ho in portafoglio a Eur 7,30. Sono convinto che salirà. Ma mi sfuggono le commissioni / costi di gestione annui !! Ho capito bene ?? 0,50 % ?? Grazie e Saluti.
@ Massimiliano
Sì è corretto, l’ETF costa lo 0,49% l’anno. Un abbraccio e a presto…
Se non ci sarà una risalita abbastanza veloce da compensare l’effetto contango, potrebbe essere che i 7.30 non li possa vedere più. Se hai liquidità ti converrebbe mediare adesso che ha raggiunto la prima resistenza a 43,50. Se dovesse rompere anche questa la vedo dura per il wti….
Scusa Giacomo volevo rispondere a Massimiliano ma ho sbagliato cliccare
@ Michele
Nessun problema, vai tranquillo!!
Questo esempio porta molta chiarezza in merito – apprezzarei se un ultimo dubbio mi fosse chiarito..ora siamo con il WTI a $28.97 e io ho comprato il ETC che e’ a $3.64. Diciamo SE in un anno il WTI si trova al 50% in piu ($43), dovrei aspettarmi che all’incirca il ETC sarebbe a $5.46. Dunque se ho investito $200,000 dovrei avere un aumento lordo di $100,000? o mi sto perdendo dei pezzi?
@ Manuel
Purtroppo no. Non solo il sottostante degli ETC sono contratti futures e non il petrolio, ma c’è anche il problema del compounding. È impossibile che se il petrolio raddoppi lo faccia anche l’ETC che resta un prodotto speculativo rischioso.
Ciao Giacomo, grazie dell’articolo e risposta che è stata utilissima. Senza volerne approfittare troppo chiederei qualche altro chiarimento che penso sia utile a molti che visiteranno il tuo sito. Allora: 1) E’ possibile vedere qual è stata la differenza del rendimento del ETC rispetto a quello dell’indice nel corso del tempo? 2) Come facciamo a calcolare quanto è effettivamente il contango? 3)Nel prospect di questo ETC non e’ chiaro se i futures sono a scadenza mensile o trimestrale, dove e’ possibile vedere questa info?
@ Manuel
Grazie per le domande. Puoi trovare le risposte che cerchi sul sito WisdomTree. SE manca qualche dato, scrivi loro una mail e ti daranno tutte le notizie che servono. Un cordiale saluto.
Vorrei sapere X favore quali sono i migliori e più liquidi etf sul petrolio e se esistono opzioni e in quale piattaforme posso trovare i prezzi Grazie
@ Mike
Puoi trovare i migliori ETF sul petrolio direttamente sul sito di Borsaitaliana, scegliendo in modo adeguato i prodotti più liquidi e meno costosi.
Buongiorno e complimenti per l’articolo. è interessante l’utilizzo di ETF per investitori meno esperti e con una visione di medio-lungo periodo. Purtroppo gli ETC, per via del contango, potrebbero fare più male che bene. Per tale motivo suggeriresti altri strumenti per investire in materie prime specifiche o comunque esistono ETC che non utilizzino come sottostanti futures?
grazie
@ Francesco
Ti ringrazio per la domanda. Sto scrivendo un articolo approfondito sull’argomento nel numero 10 di INVESTO. Lì troverai tutti i dettagli. Un cordiale saluto e buona lettura.
Buongiorno Giacomo,
Complimenti per l’articolo e la spiegazione del contango.
Sono nuovo nel mondo della finanza e il calo del prezzo del petrolio mi ha spinto ad esplorare questo mondo.
Non avendo mai investito prima e cercando di informarmi su internet, mi sto rendendo conto che la cosa e’ molto piu complicata e vasta di quello che mi aspettavo.
Ingenuamente, pensavo che la compravendita di azioni/obbligazioni ecc era come il cambio di valuta…compri e vendi in base al prezzo…ma mi sto rendendo conto che ci sono mille trappole e strumenti da conoscere prima di investire/perdere soldi.
Se una laurea in economia e finanza non fosse un opzione, quali libri/corsi consiglieresti ad un principiante che si affaccia su questo mondo? Ho un backround scientifico e la matematica non sarebbe un problema, ma sto facendo tanta fatica a capire cosa devo capire…
Grazie ancora.
@ Stefan
Ti ringrazio per la domanda. Se vuoi formarti in modo completo ti suggerisco i nostri corsi di A Scuola di Investimenti. Fammi sapere, mi raccomando.
Buongiorno, Giacomo.
Se gli ETC sono rischiosi per l’effetto contango, potrebbe consigliare qualche ETF che investa sulle aziende del petrolio? In tal modo, si potrebbe sfruttare l’attuale momento di bassi prezzi del petrolio senza dover subire l’emorragia dell’effetto contango. Sbaglio?
La ringrazio per la Sua cortese risposta.
@ Paolo
Volentieri. Ho scritto un articolo approfondito sull’argomento nel numero 10 di INVESTO.
Ho tentato di cogliere l’attimo investendo il 21 aprile sul wisdomfree crude oil senza leve ma lo scostamento nel rendimento rispetto all’indice del WTI è enorme. Il WTI ha guadagnato circa il 90% mentre l’ETF non ha raggiunto il 30. Come sarebbe andata con il paniere di azioni di società petrolifere a cui accenni nell’articolo? Grazie Giacomo.