ETF terre rare, come investire nei materiali di cui c’è più bisogno

11 Settembre 2023

ETF terre rare

Questo ETF terre rare ti permetterà di investire nei materiali del futuro di cui l’industria e la difesa avranno sempre più bisogno.

Gli investimenti nelle terre rare rappresentano un argomento di crescente interesse per gli investitori. Questi metalli, noti per la loro difficile estrazione e la loro crescente richiesta, periodicamente tornano alla ribalta. 

Per sfruttare queste opportunità di investimento, molti ricorrono agli Exchange Traded Fund (ETF) dedicati alle terre rare, considerati strumenti versatili e a basso costo. Questi ETF si concentrano principalmente sulle aziende coinvolte nell’estrazione e nella lavorazione di questi preziosi metalli.

Uno degli elementi chiave da considerare quando si investe in terre rare è la crescente domanda di questi metalli poco comuni. Se la domanda supera l’offerta disponibile sul mercato, i prezzi delle terre rare potrebbero salire rapidamente, rendendo ancora più vantaggioso l’investimento negli ETF dedicati a questo settore.

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Cosa sono?

Gli ETF sulle terre rare sono fondi d’investimento che raccolgono capitale dagli investitori per poi investirlo in un paniere di titoli emessi da aziende il cui principale reddito proviene dall’estrazione o dalla lavorazione delle terre rare. 

Tali metalli includono elementi come cerio, disprosio, erbium, europium, gadolinio, itterbio, ittrio, lantanio, lutezium, neodimio, olmium, praseodimio, promesium, samario, scandio, terbio e tullio. Questi metalli, sebbene poco noti al pubblico in generale, svolgono un ruolo fondamentale in vari settori, inclusi i semiconduttori utilizzati in dispositivi elettronici di uso comune.

Investire direttamente in aziende legate alle terre rare può essere complesso e rischioso, ma gli ETF forniscono un’opzione più accessibile e convenientemente gestita per partecipare a questo mercato. Sono disponibili diverse opzioni per investire in ETF sulle terre rare, ciascuna con le proprie caratteristiche.

Su cosa puntare?

Attualmente, in Italia è quotato un solo ETF dedicato alle terre rare, il VanEck Vectors Rare Earth and Strategic Metals UCITS ETF. Questo fondo replica l’indice MVIS Global Rare Earth / Strategic Metals Index, il quale attribuisce maggiore peso alle società più grandi e capitalizzate del settore, al fine di distribuire in modo equilibrato l’esposizione dell’investimento. 

Importante notare che nessuna azione può avere un peso superiore all’8% nell’indice, il che contribuisce a ridurre il rischio associato a una singola azienda o a una geografia specifica.

Il portafoglio di questo ETF include solo 21 titoli, la maggior parte dei quali emessi da aziende cinesi, australiane, canadesi e statunitensi. Questo può creare una concentrazione geografica significativa, con i titoli cinesi che rappresentano il 30% del totale.

Come investire in terre rare?

Per investire in ETF sulle terre rare, gli investitori hanno diverse opzioni a disposizione. Una delle opzioni è consultare un consulente finanziario specializzato o un intermediario che possa aiutare a creare un portafoglio su misura in base alle esigenze e agli obiettivi finanziari individuali. Questo approccio può essere vantaggioso perché offre una consulenza personalizzata e professionale.

Un’altra opzione consiste nell’aprire un deposito titoli presso una banca e investire attraverso questo canale. Tuttavia, è importante notare che le commissioni possono essere meno convenienti e che spesso le banche non forniscono una consulenza altamente personalizzata.

Una terza possibilità è quella di aprire un account presso un broker autorizzato e gestire l’investimento in modo autonomo. Questo approccio è il più flessibile, ma può anche essere il più rischioso, poiché gli investitori devono avere le conoscenze e l’esperienza necessarie per prendere decisioni informate.

Conclusioni

Le terre rare e i metalli strategici occupano un ruolo significativo nell’attuale panorama economico. Sono utilizzati in molteplici settori, dalla tecnologia all’energia, rendendoli componenti delle tendenze di investimento tematico. 

Investire in ETF dedicati alle terre rare può essere una strategia per scommettere sui “megatrend” del futuro e sostenere le aziende che stanno plasmando il mondo di domani. Tuttavia, è importante sottolineare che questi investimenti tematici spesso richiedono una propensione al rischio adeguata e una prospettiva di lungo termine.

Durante  periodi di instabilità economica e finanziaria, i mercati finanziari possono ancora offrire opportunità per generare profitti e proteggere il capitale. Tuttavia, è fondamentale includere tali investimenti all’interno di un portafoglio ben bilanciato per mitigare i rischi associati all’investimento in settori volatili come le terre rare.

In conclusione, gli ETF sulle terre rare offrono agli investitori l’opportunità di partecipare a un settore interessante ma complesso. La diversificazione rimane un principio fondamentale per mitigare i rischi in un settore noto per la sua volatilità. La consulenza specializzata può essere preziosa per gli investitori che desiderano sfruttare appieno questa opportunità di investimento tematico.

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