Conviene investire in fondi flessibili?

1 Settembre 2023

La flessibilità è un bene? O in questi strumenti si nascondono costi e si celano rischi? Li abbiamo analizzati per te.

Negli ultimi anni, il panorama dei fondi comuni di investimento si è arricchito con nuove tipologie che offrono metodologie innovative per investire il capitale e prospettive di rischio e rendimento diverse per i risparmiatori. Tra queste, spiccano i fondi flessibili, una categoria estremamente variegata che offre opportunità da investimenti aggressivi a opzioni meno rischiose.

L’investire in fondi flessibili non è sempre semplice, considerando la vastità delle opzioni disponibili. Per questo motivo, è essenziale avere una guida esaustiva su questa tipologia di strumento finanziario. Ti forniamo un’analisi dettagliata sui fondi flessibili, consentendo di comprendere meglio le loro caratteristiche e le implicazioni di investimento.

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Fondi flessibili: cosa sono

I fondi comuni di investimento rappresentano capitali gestiti da società di gestione che raccolgono denaro da parte dei risparmiatori e lo investono in base alle regole del fondo stesso. 

Questi fondi possono essere suddivisi in categorie in base ai limiti autoimposti. Ad esempio, ci sono i fondi obbligazionari che investono principalmente in obbligazioni, i fondi azionari che preferiscono il mercato azionario e i fondi immobiliari che investono in immobili o partecipazioni finanziarie.

In contrasto con queste categorie vincolate, i fondi flessibili hanno la libertà di comporre il proprio portafoglio senza restrizioni percentuali su determinati strumenti. Questa libertà comporta una vasta gamma di opportunità e rischi per gli investitori, creando un mercato dei fondi estremamente diversificato.

È importante notare che molti fondi flessibili sono accompagnati dall’indice V.A.R. (Value at Risk), che misura la quantità di valore a rischio di perdita. Tuttavia, questo indice può spesso essere inaccurato e non fornire una valutazione affidabile del rischio effettivo. Pertanto, gli investitori devono valutare attentamente l’efficacia dell’indice V.A.R. prima di prendere decisioni di investimento basate su di esso.

Quali sono i migliori fondi?

Individuare i migliori fondi flessibili non è un compito semplice, ma alcune strategie possono aiutare. Analizzare la composizione del portafoglio, consultare siti di analisti indipendenti e considerare le spese sono passaggi importanti per prendere decisioni informate.

In termini di fondi flessibili obbligazionari, è possibile trovare una serie di opzioni come Epsilon Flessibile 20 gestito da Epsilon SGR, che offre una crescita contenuta del capitale investito e Eurizon Opportunità Obbligazioni Flessibile di Eurizon Capital che mira a ottenere un rendimento assoluto positivo.

Per quanto riguarda i fondi flessibili azionari, Eurizon Fund – Azioni Strategia Flessibile offre la possibilità di investire in azioni europee e americane, mentre Euromobiliare Flessibile 60 di Euromobiliare Asset Management offre una gestione flessibile tra strumenti finanziari azionari e obbligazionari.

Tuttavia, scegliere il fondo flessibile giusto può essere complicato. Gli investitori dovrebbero analizzare attentamente la composizione del portafoglio, considerare le spese e valutare la solidità della società di gestione. È importante notare che i fondi flessibili non sono equivalenti agli hedge fund e comportano comunque rischi specifici.

Pro e contro

Investire in fondi flessibili implica dare carta bianca alle società di gestione per creare e modificare il portafoglio. Questa libertà offre vantaggi e svantaggi. Da un lato, gli investitori possono beneficiare della ricerca delle opportunità più redditizie, ma dall’altro lato, potrebbero trovarsi con investimenti più rischiosi di quanto inizialmente previsto.

Le commissioni rappresentano un aspetto rilevante da considerare. Esse possono incidere notevolmente sui rendimenti, con commissioni di ingresso, gestione e performance che possono sommarsi e influenzare il reddito complessivo generato dal fondo.

L’investimento nei fondi flessibili non è però consigliabile, e ciò è giustificato da un binomio di ragioni fondamentali. Innanzitutto, sottolineiamo l’elevato impatto dei costi, una caratteristica condivisa con molteplici altre tipologie di fondi d’investimento. 

In secondo luogo, la flessibilità può risultare in un concomitante incremento del rischio legato alla competenza dell’amministratore del fondo, il quale potrebbe trovarsi nell’insolita condizione di ottenere risultati scadenti a causa di errori tattici nell’attuazione della strategia gestionale. In considerazione di tali fattori, le alternative d’investimento si rendono opportune al fine di preservare l’equilibrio tra rendimento e sicurezza del proprio capitale investito.

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