
Gli ETF a leva permettono di amplificare i guadagni dell’indice sottostante: ma come funzionano? Ecco la nostra guida completa.
Gli ETF (Exchange Traded Funds) sono fondi di investimento quotati in borsa che replicano l’andamento di un indice di riferimento, come il FTSE MIB o l’S&P 500. Sono strumenti flessibili e convenienti, in quanto consentono di diversificare il proprio portafoglio con un solo acquisto e di beneficiare di bassi costi di gestione.
Tuttavia, gli ETF tradizionali hanno anche dei limiti: non possono amplificare i rendimenti in caso di mercati in rialzo o in ribasso, e sono soggetti al rischio di tracking error, ovvero la differenza tra il rendimento dell’ETF e quello dell’indice sottostante.
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Per ovviare a questi inconvenienti, sono nati gli ETF a leva, che offrono la possibilità di moltiplicare i rendimenti (ma anche le perdite) dell’indice di riferimento. In questo articolo vedremo cos’è la leva finanziaria, come funzionano gli ETF a leva e quali sono i rischi e le opportunità di questo tipo di investimento.
Cos’è la leva finanziaria?
La leva finanziaria è una tecnica che consente di aumentare l’esposizione su un determinato mercato o asset senza dover investire tutto il capitale necessario. In pratica, si tratta di utilizzare una parte del proprio capitale come garanzia per ottenere un prestito da un intermediario finanziario (broker o banca), che viene poi investito sul mercato.
Ad esempio, se si dispone di 10.000 euro e si vuole investire su un indice azionario che vale 100 euro, si potrebbero acquistare 100 quote dell’indice con il proprio capitale. Tuttavia, se si vuole aumentare la propria esposizione, si potrebbe utilizzare la leva finanziaria e ottenere un prestito da un broker pari a 10 volte il proprio capitale, ovvero 100.000 euro.
In questo modo, si potrebbero acquistare 1.000 quote dell’indice con il capitale prestato, aumentando così il potenziale rendimento (ma anche il rischio) dell’investimento.
La leva finanziaria si misura con un rapporto tra il capitale investito e il capitale prestato. Nel nostro esempio, la leva finanziaria è pari a 10:1, ovvero per ogni euro investito se ne ottengono 10 in prestito. Più alta è la leva finanziaria, maggiore è l’esposizione sul mercato e quindi il potenziale rendimento (ma anche il rischio).
Come funzionano gli ETF a leva?
Gli ETF a leva sono fondi quotati in borsa che utilizzano la leva finanziaria per replicare l’andamento di un indice di riferimento con un fattore moltiplicativo. Ad esempio, un ETF a leva 2x replica il doppio del rendimento giornaliero dell’indice sottostante, mentre un ETF a leva -2x replica il doppio del rendimento giornaliero negativo dell’indice sottostante.
Possono essere long o short. Gli ETF a leva long puntano a guadagnare quando l’indice sottostante sale, mentre gli ETF a leva short puntano a guadagnare quando l’indice sottostante scende. In entrambi i casi, amplificano i movimenti dell’indice sottostante con un fattore moltiplicativo.
Ad esempio, se l’indice FTSE MIB sale del 2% in una giornata, un ETF a leva 2x long sul FTSE MIB salirà del 4%, mentre un ETF a leva -2x short sul FTSE MIB scenderà del 4%. Al contrario, se l’indice FTSE MIB scende del 2% in una giornata, un ETF a leva 2x long sul FTSE MIB scenderà del 4%, mentre un ETF a leva -2x short sul FTSE MIB salirà del 4%.
Conclusioni
È utile conoscere come funzionino i prodotti leverage per una più completa cultura finanziaria. Tuttavia il nostro consiglio è di evitarli completamente. Posto che chi vuole esacerbare le fluttuazioni di un mercato, o guadagnare dal ribasso dello stesso, è un trader e non un investitore, gli ETF non sono efficienti per lo scopo.
Lo speculatore potrà usare prodotti meno cari e più efficaci nella replica come i futures o le opzioni. Si tratta però di argomenti che esulano dai nostri scopi che consistono, invece, nell’aiutare gli investitori a migliorare le performance dei propri investimenti.
Ulteriori risorse
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Think different. Invest differently.
Giacomo Saver – CEO Segreti Bancari
Carissimo Dottor Giacomo Saver,
post stupendo! Finalmente ho chiaro il meccanismo di funzionamento di questi sofisticati e pericolossimi strumenti.
“Se li conosci li eviti, se li conosci non ti uccidono”, quanto più appropriato per gli etf a leva!
Radar sempre accesi! e buona giornata a tutti!
Caro Dott Saver, quali sono allora gli etf adatti al trend following? Con questa domanda intendo chiedere quali sono gli etf con trend ben definiti e pochi andamenti “laterali”.
Grazie per la sua disponiblità!
@ Giuliano
Grazie a te!! Esserti utile è davvero un piacere…
Alla prossima!!
@ Moon Walker
L’ETF sul DAX e quello sugli Emerging Markets hanno presentato, nel passato, duraturi movimenti al rialzo ed al ribasso e poca lateralità. L’Eurostoxx, invece, ha fornito maggiori falsi segnali.
Grazie a lei che mi segue con costanza ed affetto!!
Alla prossima…
Grazie mille!!!
Un abbraccio
E’ questo il cosiddetto effetto “contango” oppure è un’altra cosa?
E’ vero anche il contrario.
Proponendo lo stesso esempio, ma con due rialzi consecutivi:
Indice ETF
—————————-
1000 100
1100 10.00% 120
1200 9.09% 141.81
A fronte di una variazione del 20% dell’indice hai un guadagno del 41.82%, ovvero l’1.82% in più.
Un trend following non dovrebbe suggerire quando si può rischiare di più?
Giacomo, complimenti per il post, è davvero molto interessante e spero che ce ne siano altri sull’argomento ETF. Quello che voglio chiederti è se ci sono dei criteri fondamentali cui attenersi nella scelta degli ETF, oltre ai trend storici.
Grazie e a presto.
Non ho ben compreso la seconda parte del post:
Il sottostante perde il 75% ed io guadagno il 125%.
Il sottostante guadagna il il 125% ma io perdo il 75%.
Dov’è lo svantaggio?
Mi chiedo anche questo: Se studio un trend di un indice ed applico le tue formule o le medie mobili, non sarebbe più remunerativo entrare in long quando rilevo un trend rialzista, ed in short quando rilevo un chiaro trend ribassista, anzichè guadagnare solo nei periodi di rialzi ?
P.s.: Ho visto che l’eurostoxx sta salendo molto, è il caso di ricomprare o è troppo tardi?
@ Matteo
Effetto “contango”??
@ Matteo
Il trend following è come un impasto: puoi utilizzarlo per fare dolci o la pizza.
Fuor di metafora sta a te decidere se potenziare la forza dell’investimento usando la leva. Io preferisco non farlo, anche perché per aumentare la leva basta aumentare la quota impiegata…
Ma sono scelte. Oppure puoi usare la leva per ottenere la stessa esposizione a quel mercato con il dimezzamento del rischio, ma questo è un altro discorso che non approfondiremo ora.
Un abbraccio…
@ Gianfranco
No, non ci sono criteri fondamentali. Gli ETf sono fondi, che hanno un sottostante per cui semmai l’analisi fondamentale va fatta sul sottostante e non sugli ETF.
I criteri di scelta, che vedremo più avanti, devono essere altri:
– commissione di gestione
– liquidità
– spread denaro lettera
Un abbraccio!!
@ Nicola
Ho risposto poco fa ai tuoi dubbi. Certo, il trend following funziona anche con lo short. Un dei principali vantaggi di questo metodo è che ti permette di guadagnare – con qualche rischio – anche con mercati che scendono. Non so se sia tardi per entrare sull’Eurostoxx.
Sarebbe stato opportuno farlo un mese fa, quando il modello dell’investimento perfetto lo suggeriva…
Se entri ora metti uno stop loss stretto (-8/-10%). Un abbraccio.
Caro dott Giacomo, le ho scritto una mail alla quale sono sicuro risponderà con la solita precisione.
Nel frattempo le chiedo: cosa ci può dire riguardo ad affermazioni di premi Nobel che asseriscono che l’asset allocation determina fino al 95% del rendimento di attività finanziaria mentre il market timing e altre attività (tra le quali il trend following) solo la restante parte?
Un abbraccio forte
sì:
http://it.wikipedia.org/wiki/Contango
Viene spesso citato in riferimento agli ETF. Forse però impatta solo le commodities.
Perché l’Etf Boost ftse mib x3 oggi che l’indice è piatto (+0,02%) perde 0,9%? Ma non dovrebbe seguire pedissequamente l’indice?
@ Davide
Purtroppo è a leva 3 il che significa che moltiplica per 3 le variazioni del sottostante… inoltre è un ETF short che perde quando l’indice guadagna.
Non sono d’accordo su questa affermazione perche’ il TF e’ fondamentale se non vitale per non farsi travolgere ed il market timing e’ consequenziale al TF.
Il mercato ha punito severamente anche i premi Nobel.
Il post e’ datato 2012 ma rispondere e’ stato piu’ forte di me (scusatemi)…
Giginv.
jinny@libero.it
Salve dottore, fino a quando si può tenere nel cassetto un leva tre short sull’indice ftse mib?
Un paio di mesi potrebbe andare? Senza subire un effetto svalutazione eccessivo?
Grazie in anticipo.
@ Davide
Gli ETF a leva vanno bene per una operatività speculativa di breve periodo. Le consiglio di usarli con molta cautela, se proprio vuole farlo, perché sono prodotti rischiosi.
Complimenti x la sua opera di divulgazione finanziaria.
Non riesco a capire se un ETF a leva Long può essere profittevole con un pac.
Saluti
Athos
@ Athos
Eviterei di usare gli ETF a leva. Sono pericolosi e costosi, anche a causa dell’effetto “compounding”.