Conviene investire negli ETF intelligenti smart beta? I nostri consigli

28 Aprile 2023

etf smart beta convengono

Investire in ETF smart beta è una soluzione valida per i risparmiatori? Abbiamo fatto i conti in tasca a questi fondi, per aiutarti a trovare l’alternativa migliore.

Gli ETF (Exchange Traded Funds) sono fondi che replicano l’andamento di un indice di mercato, come il FTSE MIB o l’S&P 500, e che si possono comprare e vendere come azioni. Sono molto apprezzati dagli investitori per la loro semplicità, trasparenza, diversificazione e bassi costi.

Tuttavia, non tutti gli ETF sono uguali. Esistono infatti dei fondi che non si limitano a seguire passivamente un indice, ma che applicano delle strategie di selezione e ponderazione dei titoli basate su criteri specifici, come il dividendo, la volatilità, la qualità o il momentum. 

Questi ETF sono chiamati intelligenti o smart beta, perché cercano di ottenere una performance superiore al mercato o un minor rischio. Ma conviene investire negli ETF intelligenti? Quali sono i vantaggi di questa tipologia di prodotti? In questo articolo cercheremo di rispondere a queste domande, analizzando le caratteristiche, i benefici e i rischi degli ETF intelligenti.

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Cos’è un ETF smart beta?

Uno smart beta ETF è un fondo che replica un indice alternativo a quello tradizionale di riferimento per una determinata classe di attivi. Ad esempio, invece di seguire il FTSE MIB, che è l’indice più rappresentativo della borsa italiana e che assegna un peso ai titoli in base alla loro capitalizzazione di mercato, un ETF smart beta potrebbe seguire un indice che seleziona le azioni italiane in base al loro dividendo o alla loro volatilità.

Lo scopo degli ETF intelligenti è di sfruttare dei fattori o dei premi di rischio che sono stati individuati dalla ricerca accademica e che hanno dimostrato di essere in grado di generare rendimenti superiori nel lungo periodo. Alcuni dei fattori più noti sono:

  • Value: azioni sottovalutate dal mercato, misurate da indicatori come il rapporto prezzo/utili o prezzo/valore contabile.
  • Size: azioni di piccole dimensioni, che tendono a offrire rendimenti maggiori rispetto alle grandi società.
  • Momentum: azioni che hanno avuto una performance positiva nel passato recente, sfruttando l’inerzia dei prezzi.
  • Quality: azioni di società solide e redditizie, misurate da indicatori come il ritorno sul capitale investito o il margine operativo.
  • Low volatility: azioni con una bassa volatilità dei rendimenti, che tendono a offrire un rapporto rischio/rendimento più favorevole.

Gli ETF intelligenti possono applicare uno o più fattori nella costruzione del proprio indice, combinandoli in modo diverso a seconda degli obiettivi e delle aspettative degli investitori. Ad esempio, un ETF smart beta potrebbe puntare a massimizzare il rendimento assoluto, il rendimento relativo al mercato, il rendimento per unità di rischio o la diversificazione del portafoglio.

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Quali sono i vantaggi degli ETF intelligenti?

Gli ETF intelligenti smart beta sono dei fondi che cercano di combinare i vantaggi della gestione passiva e attiva. Si tratta di ETF che replicano un indice, ma non un indice tradizionale basato sulla capitalizzazione di mercato, bensì un indice costruito in modo da selezionare e ponderare i titoli secondo alcuni fattori di investimento. 

L’obiettivo degli ETF intelligenti smart beta è di ottenere una performance superiore al mercato o una minore esposizione al rischio. 

Hanno diversi vantaggi rispetto agli ETF classici e ai fondi attivi. Innanzitutto, hanno costi più bassi dei fondi attivi, in quanto non richiedono un gestore che intervenga continuamente sul portafoglio. Inoltre, sono più trasparenti degli ETF tradizionali, in quanto mostrano chiaramente la metodologia di costruzione dell’indice e i criteri di selezione dei titoli. 

Infine, sono più flessibili, in quanto permettono di personalizzare la propria strategia di investimento scegliendo i fattori più adatti alle proprie esigenze e aspettative.

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Giacomo Saver – CEO Segreti Bancari

46 Commenti

  1. Andrea

    Buongiorno Giacomo,
    quasi ci eravamo letti nel pensiero quando nel precedente post ti chiedevo dei low volatily! Quella che riferisci è proprio un’ottima strategia per un efficace controllo del rischio senza pregiudicare le opportunità di crescita.
    Grazie e buon tutto!

  2. giovanni

    Ho inserito un commento e volevo sapere se è stato inviato

  3. Enrico

    Salve Giacomo
    Grazie per le tue indicazioni , comprensibili anche per chi come me non ha competenze in materia
    Spero di trarre il massimo dal prossimo corso investitore libero a cui mi sono iscritto e poter realizzare dei buoni investimenti
    A presto conoscerci!

  4. giovanni

    Ciao Giacomo e complimenti per questo articolo. Come sempre sei sul pezzo e molto chiaro e trasparente nelle spiegazioni dei nuovi prodotti di investimento.
    Ti seguo da tempo e trovo che le tue indicazioni siano preziose e professionali. Alcune di queste le ho messe in pratica e mi stanno dando risultati.
    Recentemente ho cominciato ad investire in ETF dopo che sul mercato non ho più trovato soluzioni idonee per il mio profilo di rischio.
    Prima che tu ne parlassi diffusamente avevo adocchiato l’ETF Ishares Msci world ucits Etf usd Dist. codice ISIN IE 00B0M62Q58 e quando ho visto che anche tu ne hai spiegato le potenzialità ho sottoscritto questo ETF per un investimento di almeno 5 anni.
    In questi giorni verificata la volatilità su questo ETF mi stavo domandando se ci fosse uno strumento simile che attenuasse la volatilità del principale per un maggiore controllo del rischio sul capitale.
    Ora leggendo questo articolo, sempre illuminante e molto dispensante di informazioni ti chiedo se questo ETF può essere usato in abbinamento al quello da me sottoscritto per lo scopo che ti ho evidenziato. Volevo sapere da te anche se è possibile effettuare questa copertura utilizzando il metodo del PAC acquistare una parte di ETF ogni mese oppure farlo in un unica soluzione ? Ti ringrazio per quello che fai e ti auguro tante belle cose. Buon lavoro

  5. giuseppe

    Ciao Giacomo,
    seguo con molto interesse le tue news,in quanto vorrei costruirmi un PAC con gli ETF(io non possiedo nemmeno lontanamente i capitali che tu normalmente segui).
    in questo momento sto acquistando,trimestralmente,alcune quote dell’SWDA…mi consigli di frazionarle quindi con quote dell’ETF MVOL che suggerisci poco sopra?o per piccoli investimenti non ne vale la pena e conviene concentrarsi solo nell’ETF principale?
    grazie e scusa per la banalità delle mie domande
    Giuseppe

  6. primo

    in attesa dell’uscita del TUO nuovo libro ,dopo avere acquistato “Entro io e il Mercato Scende – Come diventare un investitore libero” ogni volta che ti leggo mi arrabbio ripensando ai milioni buttati con i fondi e le azioni date come (dritte) dalla mia banca fino al 2002 . ti farei cavaliere del lavoro per la meritoria divulgazione di una riapertura degli occhi, e illuminazione delle menti,GRAZIE

  7. kisio

    bunasera , sig giacomo.
    non son d’accordo.Sono iscritto a moneiSTAR.Questa settimana hanno fatto un report su questi prodotti simulando l ishares msci world min. vol. a 15 anni.Il risultato con il mantenimento dell’investimento a 15 anni e il risultato è una performance superiore dell’1.5% all ‘ anno composto.La cosa buona che non ha dettto che unendo i 2 grafici è che la minor perdita nel momento di paura e il minor guadagno nel momento di rellie (SE MANTIENI COSTANTE IL TUO INVESTIMENTO )PRODUCE MAGGIOR GUADAGNO RELATIVO. ora son tanto pubblicizzati ovviamente!

  8. kisio

    dimenticavo…. se si osserva il grafico dell Lyxor msci world consumer stapless in eur si vede la correlazione di .95 ma con una grossa diversificazione settoriale dei titoli…

  9. Giacomo

    @ Andrea
    Sono contento di esserti stato utile. Grazie a te e buon proseguimento con segretibancari.com 🙂

  10. Giacomo

    @ Giovanni
    Sì TUTTI i commenti vengono inviati ma alcuni di essi sono in attesa di approvazione per essere pubblicati. Se non vedi subito il tuo commento non ti preoccupare: non appena lo avrò approvato apparirà 🙂 Grazie… posta pure la tua domanda.

  11. Giacomo

    @ Enrico
    Sono certo che il corso sarà per te un’esperienza di indubbio arricchimento e, mi piace pensare, anche divertente. A presto allora…

  12. Giacomo

    @ Giovanni
    Grazie per il tuo commento. Faccio una premessa: la volatilità di questi giorni è davvero poca cosa per un investimento azionario le cui oscillazioni possono arrivare al 30 – 50% in meno rispetto ad una quotazione precedente.

    Detto ciò l’accoppiata dei due ETF, quello standard più quello low volatility a mio avviso è vincente. Se vuoi fare un PAC per ridurre ulteriormente i rischi di oscillazione perché non compri SIMULTANEAMENTE entrambi gli ETF?

    In questo modo implementerai una strategia ottimale che aggiunge alla diversificazione per strumento anche l’elemento di differenziazione temporale.

    Io comprerei in una volta sola gli ETF evitando di fare il PAC, ma per farlo ti occorre un sistema dinamico che ti dica quando entrare e quando uscire dal mercato, perché in caso contrario rischi di sbagliare timing. Per qualunque cosa sono a tua completa disposizione…

  13. Giacomo

    @ Giuseppe
    Cercherò di aiutarti anche se il mio sito, come ho scritto più volte, si rivolge ad investitori con patrimoni pari o superiori a 100.000 euro sulla cui “pelle” sono tarati gli articoli ed i contenuti.

    In linea di massima puoi usare entrambi gli ETF, magari comprandoli in modo alternato con il tuo Pac. Se, ad esempio, investi 500 euro ogni 3 mesi, una volta comprerai l’equivalente di 500 euro di SWDA, la volta successiva l’equivalente di 500 euro di MVOL in modo da averli entrambi in portafoglio.

    Grazie per il tuo commento e a presto!!

  14. Giacomo

    @ Primo
    Grazie a Te per le belle parole di incoraggiamento… A presto e buon proseguimento…

  15. Giacomo

    @ Kisio
    Ti chiedo scusa ma non ho ben capito quello che vuoi dire 🙁

  16. emilio

    ho diversi ETF e credo che seguirò le tue indicazioni.Grazie

  17. Sigfrido

    Giacomo grazie per il suggerimento. Questi ETF potrebbero attenuare il rischio di un ritracciamento dei mercati azionari ( da tempo in positivo) per chi volesse entrare ora. O sbaglio? Grazie per la risposta.

  18. Piero

    Buongiorno Sig. Giacomo,
    ottima spiegazione, molto chiara. Con parole semplici spiega un settore finanziario complesso.
    A presto

  19. Giacomo

    @ Emilio
    Ne sono onorato. Per qualunque cosa sono qui per te… A presto e buon fine settimana.

  20. Giacomo

    @ Sigfrido
    E’ proprio così e non a caso parlo ora di questi strumenti. Essi ti aiuteranno a ridurre l’impatto di un eventuale storno dei mercati quando ci sarà. Grazie a te e a presto 😉

  21. Giacomo

    @ Piero
    Grazie a te. Buona giornata e buon proseguimento con Segretibancari.com

  22. mauri

    ciao giacomo che ne pensi delle prossime uscite di etf PIR come ISIN FR0011758085 lyxor con commissioni 0,5% e diventerà ad accumulazione? nessuna tassa sui rendimenti……….adesso usciranno tanti etf pir immagino.

  23. kisio

    salve scusi giacomo non ho riletto il messaggio…..:-(
    su morningstar sta settimana hanno fatto un report che mostravano l’investimento sull ishares min vol e dimostravano che mantenendo l’investimento a 15 anni senza uscire mai dal mercato avresti guadagnato l’1,5% in piu dell msci world.(ottimo prodotto x non continuare ad entrare e uscire e usarlo come posizione predominante x la parte azionaria x me x il portafolio).La cosa che mi incuriosisce molto è che se sovrapponiamo i grafici con il lyxor msci world consumer stapless si vede una correlazione quasi a 1.Curiosa sta cosa… il consumer stapless ,come settore allora ,è il settore azionario x eccellenza?

  24. paolo

    salve Giacomo oggi ci sono molti etf detti “smart “tipo quality ,low volatily, momentum ecc e piu’ uno o due ke combinano le varie tecniche…. ma avendo uno low volatily e uno quality non si ha un buon mix per la parte azionaria ?(visto ke reagiscono in modo diverso al mercato e hanno tutti e due buone qualita?),oppure secondo lei meglio ishares world hedged per limitare l’oscillazione con il cambio insieme allo smart beta?

  25. Giacomo

    @ Mauri
    Se questo ETF ha una politica di investimento coerente e compatibile con i tuoi obiettivi e con la tua strategia di investimento potrebbe essere una buona opportunità, ma se prima non partiamo da un piano non ha senso affermare che un ETF è interessante oppure no.
    E’ un po’ come decidere la meta di un viaggio senza sapere dove vogliamo andare…

  26. Giacomo

    @ Kisio
    Diciamo che il Consumer Staples è uno di quei settori che nel tempo mostrano una elevata forza relativa rispetto all’indice globale e quindi tendono a fare meglio in certi periodi. Oltre a lui c’è anche l’ETF che investe nel settore idrico che ha avuto performance molto buone, ma bisogna vedere bene se questa tendenza a “sovraperformare” l’indice generale continua e fino a quando…

  27. Giacomo

    @ Paolo
    Grazie per il tema “caldo” sollevato con la tua domanda.

    La prima cosa da fare, quando si costruisce un portafoglio, è verificare la coerenza di ogni investimento che andremo a selezionare con la propria strategia a monte. Se, ad esempio, non disponiamo di un sistema dinamico di ingresso/uscita sul mercato l’investimento in ETF low volatility che contengono i ribassi durante le fasi negative dei mercati ha senso.

    Gli ETF Momentum, ad esempio, usano una strategia particolare (basata sul momentum appunto) che va compresa e sposata. Per alcuni investitori questa strategia è coerente con i propri obiettivi, per altri no. Ecco allora che i primi potranno usare questi ETF mentre i secondi faranno bene ad evitarli.

    Dopo aver fatto tutte queste riflessioni è opportuno capire come i vari ETF “interagiscono” all’interno di un portafoglio perché il fatto che essi si muovano in modo diverso è un fattore essenziale (e non un limite come mi pare di intendere dalle tue parole) per una corretta diversificazione.

    A mio avviso comunque un ETF globale a cambio aperto (non hedged) più un ETF azionario globale low volatility ti permette di costruire un buon portafoglio senza troppi problemi…

    Un caro saluto e a presto!

  28. Giuseppe

    Grazie Giacomo
    sei davvero sempre gentilissimo..

  29. Giacomo

    @ Giuseppe
    Ci mancherebbe, grazie a te!!

  30. ANDREA

    Ciao Giacomo mi sapresti indicare quali sono gli ETF ad accumulazione e quali quelli a distribuzione? Il mio interesse è verso gli ETF ad accumulazione…cosa ne pensi? Ciao e grazie per quello che fai.

  31. Giacomo

    @ Andrea
    Riconoscere gli ETF a distribuzione (o ad accumulazione) è davvero semplice: vai sulla scheda prodotto di borsaitaliana e controlla se a lato della scritta “dividendi” c’è qualche cosa oppure no. Se trovi la periodicità (esempio: annuale, semestrale, ecc) significa che il prodotto è a distribuzione, se non c’è nulla è ad accumulazione.
    Tutto qui… e grazie per il tuo commento.

  32. Michele

    Ciao Giacomo! Sempre chiarissimo. Una domanda: esiste un etf che replica un indice azionario mondiale (Paesi sviluppati) ma non troppo sbilanciato sull’America…. Lo vorrei con una componente europea predominante… Esiste un indice simile (e quindi un ETF)? Grazie

  33. Giacomo

    @ Michele
    Non mi risulta, perché in tutti gli indici globali l’America ha un grosso peso. Potresti costruire tu un indice come quello, comprando un ETF azionario globale e un ETF short sugli Usa. In questo modo “elimineresti” la componente azionaria americana dall’indice grazie ad un prodotto short…

  34. Christian

    Intanto complimenti per la semplicità con la quale esponi tematiche complesse, volevo chiederti perché non contempli la possibilità di suddividere ancora l’investimento in cambio aperto e coperto. E’ una questione di costi ? Oppure sul lungo periodo diventa poco significante. Grazie

  35. Giacomo

    @ Christian
    Nel lungo andare è abbastanza ininfluente avere il cambio coperto oppure no perché le valute, più di ogni altra variabile, si muovono in modo ciclico.

    Per questa ragione di solito, salvo casi particolari, preferisco non coprire il rischio cambio sulla parte azionaria. Se usi un ETF a bassa volatilità, peraltro, riduci già le fluttuazioni che lo stesso potrà subire per cui l’hedging del cambio diventa superfluo. Se hai altre domande o dubbi sono qui e grazie per i complimenti.

  36. unonessuno

    Scusate l’ intromissione vi scrivo per dirvi che esiste un fondo indice globale con una componente Usa leggermente più bassa circa35 % e una componente Europea al 15% forse non basta ma questo ho trovato si chiama Vanguard ftse world high dividend costo 0,29 % distributivo ottimizzato ed è quotato borsa Francoforte il costo per aquistarlo è lo stesso per chi è con una certa banca italiana . GRAZIE a tutti ho imparato moltissimo leggendo questa pagina buone giornate a tutti .

  37. Giacomo

    @ Unonessuno
    Grazie per la tua segnalazione. Buon proseguimento…

  38. andrea

    Salve! Ho comprato un pomposo libro (2017) su’ etf e beta.In realta’ e’ un report travestito.Preferisco questo sito dove ho capito molto di piu’.Grazie!

  39. Giacomo

    @ Andrea
    Grazie a te. Per qualunque cosa sono a tua disposizione…

  40. Rob

    Ciao Giacomo, qui parli in specifico del low/min. Volatility, ma cosa pensi degli altri smart beta? Ad esempio, sostituiresti o affiancheresti l’investimento sull’indice con il multifactor? Oppure combineresti (con ribilanciamento annuale) i vari momentum, value, lo stesso low volatility e il quality? Dai backtest sembrerebbero abbastanza decorrelati tra loro con risultati piú generosi rispetto all’indice..se possibile mi piacerebbe avere un tuo parere. Grazie

  41. Giacomo

    @ Rob
    Per impostare una buona strategia di investimento gli Smart Beta non servono. Io per lo meno non li uso

  42. Rob

    Grazie 🙂

  43. matteo

    Salve Giacomo,
    grazie ai suoi preziosi consigli e alla sua grande capacità comunicativa ho deciso di iniziare a costruirmi un portafoglio di etf tramite un pac di circa 2k euro al semestre per costituire un “gruzzoletto” per la vecchiaia (orizzonte temporale di 20 anni circa).
    Intendo effettuare versamenti per 5/6 anni e ho scelto diversi etf “settoriali” sui cui investire il 50% (acqua, cyber sicurezza; resposabilita sociale, beni ciclici, salute), e 2 collegati a indici globali (lyxor msci all country world e xtrackers portfolio total return) dove ho investo il restante 50%.
    Ho pero’ l’impressione che manchi qualcosa che completi e dia maggior stabilità al tutto, e ho pensato dapprima all’oro, poi a qualcosa sull’area pacifico/emergente infine appunto a un etf smartbeta con una funzione che lei ha ben descritto nell’articolo.
    La ringrazio se vorrà dirmi cosa ne pensa e spero che continui questo lavoro/missione che le fa veramente onore.

  44. Giacomo

    @ Matteo
    La ringrazio per i complimenti. Secondo me ha troppa roba e rischia di polverizzare il portafoglio. Un ETF azionario globale, ben scelto, è molto più efficace di tanti pezzetti frammentati, mi creda 🙂

  45. Luigi

    Buongiorno Giacomo, é il mio primo intervento sul tuo sito, e voglio innanzitutto farti i complimenti…c\’é enorme bisogno di divulgazione e formazione in temi di economia e finanza, e qua si puó chiedere senza timori, ed imparare!! bravo!
    Quello che volevo chiarirmi, é questo – a marzo 2017 scrivevi (poco piú su) \”Detto ciò l’accoppiata dei due ETF, quello standard più quello low volatility a mio avviso è vincente. Se vuoi fare un PAC per ridurre ulteriormente i rischi di oscillazione perché non compri SIMULTANEAMENTE entrambi gli ETF? In questo modo implementerai una strategia ottimale che aggiunge alla diversificazione per strumento anche l’elemento di differenziazione temporale.\”
    Poi a giugno 2018 scrivi che \”..gli Smart Beta non servono….\”. Dato che sto considerando affiancare al IE00B4L5Y983 su cui giá investo, anche il IE00B8FHGS14 (l\’omologo di bassa volatilitá), mi incuriosisce sapere perché non lo ritieni piú utile. Il dubbio che ho é che si possa smorzare un po\’ la volatilitá del pf in condizioni \”normali\” (anche se non so oggi che ci sia di normale…), peró in caso di una forte caduta dell\’azionario sono sicuro che i due scenderebbero belli simmetrici…
    Grazie per le info che ci proponi! Saluti!!

  46. Giacomo

    @ Luigi
    Gli ETF Smart Beta smorzano la volatilità, ma presentano liquidità a volte ridotta e costi superflui. Credo che la soluzione migliore consista nell’usare prodotti standard, con costi minimi, inserendoli all’interno di una strategia di portafoglio volta ad abbattere la volatilità. In questo modo risparmi sui costi e sai sempre esattamente cosa ti succede. Grazie per i complimenti e buon proseguimento con SegretiBancari…

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