Lazy portfolios, come si costruiscono e quanto rendono

2 Dicembre 2022

lazy portfolios

I portafogli pigri sono un investimento che garantisce ottimi rendimenti con poco stress. Scopri come realizzare il lazy portfolio perfetto per te.

Come funzionano e come si realizzano i lazy portfolios

Un lazy portfolio rappresenta un insieme di investimenti che richiede pochissima manutenzione. È la tipica strategia di investimento passivo, conosciuta anche come Buy & Hold, per investitori a lungo termine, con orizzonti temporali superiori a 10 anni.

Un portfolio classico di questo tipo ha l’obiettivo di ottenere rendimenti superiori alla media assumendo un rischio inferiore alla media, senza per questo richiedere molta manutenzione. L’idea sottostante è di creare una strategia di investimento basata su strumenti evergreen da lasciare lavorare nel tempo.

Questi prodotti sono progettati per ottenere buoni risultati nella maggior parte dei casi. Essi, infatti, contengono un piccolo numero di fondi o ETF a basso costo facili da ribilanciare. Sono “pigri” (ovvero lazy) in quanto l’investitore può mantenere la stessa asset allocation per un lungo periodo di tempo. Generalmente contengono il 30-40% di obbligazioni, adatte alla maggior parte degli investitori in età pre-pensionistica.

L’assunto sottostante è che il mercato azionario, nel lungo andare, offra rendimenti superiori a qualsiasi altra forma di impiego del denaro.

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Che cos’è un “portafoglio pigro”?

I lazy portfolios sono un insieme di investimenti nel mercato azionario che non richiedono alcuna manutenzione attiva da parte tua. Nella maggior parte dei casi è composto da uno a cinque fondi indicizzati, con grandi pacchetti di azioni, obbligazioni e altri investimenti che si possono acquistare proprio come le azioni di un normale titolo.

A parte un deposito occasionale o una leggera riallocazione delle attività, il “portafoglio pigro” non richiede alcun lavoro. L’unica cosa che dovrai fare è un ribilanciamento annuale per ripristinare l’allocazione originale. Puoi acquistare oggi fondi indicizzati per un valore di 5.000 o 10.000 euro e non fare altro che osservarli per 10 anni. In questo modo avrai un portafoglio di successo che, si spera, genererà buoni tassi di rendimento.

Ecco perché essere “pigri” è una buona cosa

Numerosi studi accademici hanno rilevato che la stragrande maggioranza degli investitori al dettaglio finisce per perdere denaro. Ciò accade a causa dell’inseguimento delle mode temporanee nel tentativo di ottenere performance superiori a quelle mediamente offerte dal mercato sottostante.

La dura realtà degli investimenti nel mercato azionario è che, a meno che non tu non sia un gestore patrimoniale altamente qualificato o un team di analisti, probabilmente perderai denaro con il trading.

Ecco perché è meglio essere lazy. Piuttosto che ricercare, comprare e vendere azioni ogni giorno per i prossimi 10 anni, sarà meglio acquistare fondi indicizzati “validi” nei prossimi 30 minuti e proseguire la propria giornata.

Da cosa sono composti?

I portafogli pigri sono costituiti per lo più da un piccolo mix di fondi indicizzati. I fondi indicizzati sono una forma di ETF, o exchange-traded fund, composti da grandi pacchetti di azioni e altre attività. Quando si acquistano azioni di un ETF, si comprano di fatto le azioni di decine o centinaia di società in una volta sola.

Ad esempio, esistono ETF sulla blockchain, ETF che seguono l’industria petrolifera e persino ETF con azioni di società che cercano di attirare i Millennials. Quindi, mentre le azioni permettono di investire in una società, gli ETF permettono di investire in un intero settore, concetto o strategia.

Ciò che rende i fondi indicizzati unici è che sono progettati per riflettere la performance di un intero indice di mercato, come l’S&P 500 o il mercato obbligazionario statunitense. A titolo di esempio, ecco due dei fondi indicizzati più popolari per la costruzione di portafogli pigri:

  • Il Vanguard Total Bond Market Index Fund (BND), che riflette la performance dell’intero mercato obbligazionario statunitense.
  • Il Vanguard Total Stock Market ETF (VTI), che riflette la performance del mercato azionario globale. Esso è una valida alternativa all’iShares Core MSCI World.

Quindi, acquistandoli, si investe essenzialmente nel “mercato azionario” e nel “mercato obbligazionario”. Chi non vuole correre il rischio di cambio potrà optare per un prodotto che copre le fluttuazioni valutarie, come ad esempio iShares Core Global Aggregate Bond.

Come costruire il portafoglio giusto

Possiamo chiedere a 100.000 investitori istituzionali come costruire il giusto portafoglio pigro  e possono darci 100.000 idee diverse. Dopotutto, c’è molta flessibilità nella progettazione dei lazy portfolios e non esistono ricette preconfezionate.

Prima di lasciarti sopraffare dalla confusione, una scelta molto diffusa è quella di un portafoglio a tre utilizzando i fondi Vanguard. Ci sono molti modi per allocare i tre fondi, ma ecco un esempio:

  • 40% Vanguard Total Stock Market Index Fund
  • 30% Vanguard Total International Stock Index Fund
  • 30% Vanguard Total Bond Market Index Fund

In questo caso, è possibile utilizzare una società di fondi comuni d’investimento, Vanguard Investments, che offre molti fondi indicizzati senza carico. I fondi scelti offrono un’ampia diversificazione, un’esposizione mondiale e un investimento sul mercato obbligazionario.

Pro e contro della strategia

L’adozione di uno stile di gestione pigro offre alcuni vantaggi e svantaggi che è bene conoscere per compiere scelte efficaci e consapevoli. I punti di forza riguardano:

  • la semplicità: una volta impostata la strategia l’impegno richiesto sarà di una ventina di minuti l’anno;
  • la snellezza operativa: è possibile costruire un buon mix usando pochi strumenti, il che facilita il controllo.

Per contro vi sono alcuni svantaggi:

  • un portafoglio adatto per tutti in fin dei conti non va bene per nessuno, perché non tiene conto della personale tolleranza al rischio;
  • la strategia funziona sulla carta, ma pochi investitori resistono alla tentazione di apportare cambiamenti, soprattutto nei momenti critici del mercato;
  • se la cifra da investire è importante il numero dei prodotti è esiguo e limita la possibilità di diversificare;
  • gli investimenti fatti sono evergreen. Ciò implica che l’investitore non otterrà benefici da nicchie di mercato che potranno performare bene in un certo periodo ma che sono escluse a priori dalla strategia.

Conclusione

I lazy portfolios sono costituiti da fondi indicizzati che si acquistano una volta sola e si lasciano maturare per almeno 10 anni. La performance annuale costante di fondi indicizzati come il Vanguard S&P 500 ETF rende i portafogli pigri una strategia di investimento valida per molti, utilizzata sia da investitori amatoriali che istituzionali.

Se stai cercando un modo per investire il tuo denaro, prova con la pigrizia. Tieni però in debito conto i punti deboli di cui abbiamo parlato.

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Giacomo Saver – CEO Segreti Bancari