Ecco una strategia per mediare gli investimenti quando sono in perdita
Ero un ragazzo quando comprai le mie prime azioni della Banca Commerciale Italiana. Dopo alcuni anni ero ancora in perdita. Che fare? Mediare? Ti racconterò la mia storia per aiutarti ad investire in modo consapevole, semplice ed indipendente i tuoi soldi.
Fino a quel giorno avevo sempre e solo fatto investimenti prudenti. Ma volevo diversificare e comprare un po’ di azioni. “Qual è l’unica azienda che guadagna sempre?” mi domandai. La banca fu la risposta . E così, dalla mattina alla sera, diventai azionista della Banca Commerciale Italiana.
Ricordo che, una volta presa la decisione di acquistare, lo feci subito. La mia valutazione era basata solo sul buon senso, perché non sapevo nulla dell’azienda in cui stavo per investire, a parte il nome del suo presidente. Curioso, vero?
Chi lo avrebbe immaginato che da lì a pochi anni avrei aiutato migliaia di persone ad investire in modo consapevole, semplice ed indipendente?
Serve aiuto per investire? Eccolo.
Sono Giacomo Saver, autore del libro “Entro io e il Mercato Scende – Come Diventare un Investitore Libero” e sono qui per aiutarti a capire quando ha senso mediare le azioni in perdita e quando, invece, è meglio lasciare perdere.
Dopo un paio di anni dall’investimento iniziale le “mie” azioni erano ancora in forte perdita. Fu allora che la mia ‘zia virtuale’, Giuditta, più esperta di me, mi disse di comprarne altre per mediare il prezzo. Oggi le “Comit” non esistono più, ma ci sono altri casi analoghi in cui puoi incappare. Uno su tutti: Monte Paschi di Siena.
Mediare gli investimenti in perdita
Il significato della strategia di “fare media” fu chiaro sin da subito. Investendo ancora a prezzi più bassi, avrei ridotto il prezzo medio di carico delle mie azioni e così il mio investimento avrebbe rivisto presto la luce.
Sono certo che anche tu hai subito il fascino del ‘mediare i prezzi’, vero? Eppure ora sono qui per dirti che la strategia di ‘fare media’ se applicata agli investimenti è SBAGLIATA. Per due ragioni:
- il fatto che un’azione abbia un prezzo basso non significa necessariamente che debba riprendersi
- mai afferrare un coltello in caduta libera
Cerchiamo di capirne di più, ok?
Le azioni, la perdita e l’ego
Le azioni scendono non solo per cause misteriose, ma a volte anche perché l’azienda che le stesse rappresentano ha delle difficoltà. Se hai fatto un investimento sbagliato, vendilo ma non incrementarlo. Il motivo per cui ci ostiniamo a mantenere le posizioni e comprare altre quote di un investimento che non sta dando i risultati che vorremmo, è che il nostro EGO si rifiuta di ammettere di avere torto. Così accumuliamo altre azioni nella speranza di uscire in pari da una situazione che ci vede perdenti, sconfitti.
In secondo luogo i mercati finanziari si muovono secondo delle direttrici di lungo periodo definite ‘trend’. Se sei in forte perdita, ciò significa che probabilmente hai acquistato durante una fase di trend ribassista. La conseguenza è che sino a che il trend non avrà cambiato direzione, comprare o mediare i tuoi investimenti in perdita non farà altro che aggiungere danno al danno. Per cui, se proprio vuoi mediare, aspetta almeno che il trend abbia cambiato direzione prima di agire!
L’importanza di una strategia
Avere una strategia finanziaria quando si investe è fondamentale, in quanto aiuta a prendere decisioni informate e a mantenere la rotta verso i propri obiettivi finanziari. Una strategia coerente comprende la definizione degli obiettivi di investimento, la determinazione della propria tolleranza al rischio, la diversificazione del portafoglio e la revisione e l’adeguamento periodico degli investimenti.
Questo aspetto è particolarmente importante quando si effettua la mediazione di un titolo. Una strategia finanziaria può aiutarti a determinare quando e quanto ridurre la media, evitando decisioni impulsive o emotive che potrebbero avere un impatto negativo sul tuo portafoglio.
Inoltre, puoi determinare una tattica di uscita dal titolo, sia che si tratti di vendere con un profitto, sia che si tratti di mantenere il titolo a lungo termine o di ridurre le perdite. Una solida strategia finanziaria può contribuire ad aumentare le probabilità di successo dei tuoi investimenti per i raggiungere i tuoi obiettivi finanziari.
Capire quando disinvestire
Capire quando vendere un’azione è un aspetto cruciale per investire con successo. Sebbene la mediazione di un titolo comporti l’acquisto di più azioni a un prezzo inferiore nel tentativo di ridurre la base di costo complessiva, questa strategia può avere successo solo se i fondamentali della società rimangono solidi.
Se queste condizioni non si verificano, può essere necessario vendere il titolo per limitare le perdite e preservare il capitale. Inoltre, la vendita di un titolo serve anche per riallocare i fondi verso opportunità di investimento più promettenti.
La mancata vendita tempestiva di un titolo in perdita può comportare perdite finanziarie significative, per cui è importante capire quando è il momento di vendere e agire di conseguenza.
Una solida strategia finanziaria può guidare il processo decisionale, prendendo in considerazione fattori come la performance del titolo, le condizioni generali del mercato, i tuoi obiettivi finanziari e la tua tolleranza al rischio.
Quando mediare in perdita conviene
Voglio lasciarti con un’eccezione. Quello che stai per leggere l’unico caso in cui conviene mediare in perdita. Si tratta dell’investimento in titoli di stato e in bond in generale.
Se hai comprato un bond che offriva un buon rendimento e poi i tassi di interesse sono saliti, allora ha un senso comprarne ancora. In questo modo riducendo il costo di carico dei tuoi titoli incrementerai il rendimento medio del tuo investimento.
Inoltre il prezzo di un’obbligazione tenderà a crescere con il passare del tempo in modo “fisiologico e naturale” e questo ti metterà al riparo dal rischio di ulteriori “cadute” delle quotazioni.
Ulteriori risorse
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Giacomo Saver – CEO Segreti Bancari