
Il mondo della finanza, visto da lontano, può apparire come un mare in perenne movimento, a volte calmo, a volte squassato da tempeste improvvise. Quando le onde si alzano e i grafici si tingono di rosso, la reazione più comune è la preoccupazione. Ma, come un geologo che studia un terremoto, dobbiamo chiederci: tutte le scosse sono uguali? Annunciano tutte un cataclisma imminente?
La risposta, come spesso accade quando si analizzano fenomeni complessi, è no. Esiste una differenza fondamentale, un po’ come quella che passa tra una semplice febbre e una polmonite. Vediamo insieme di fare un po’ di chiarezza.
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Il viaggio all’interno di un ribasso: due specie a confronto
Nel grande ecosistema dei mercati, possiamo identificare due “specie” dominanti di ribasso.
- La Correzione (o ribasso non recessivo): immaginala come un assestamento del terreno. Dopo una lunga corsa, è naturale che qualcuno voglia “portare a casa” i guadagni. Questi movimenti sono spesso rapidi, causati da prese di profitto o da notizie esterne che creano un’agitazione temporanea. Sono, per così dire, il respiro fisiologico del mercato.
- Il Crollo da Recessione (o ribasso recessivo): questo è un fenomeno di natura diversa, più profondo. Non si tratta più solo di un assestamento, ma di un indebolimento delle fondamenta. L’economia reale rallenta, le aziende producono meno utili e la fiducia degli investitori vacilla. Il ribasso, in questo caso, non è più solo un evento finanziario, ma lo specchio di una malattia dell’intera economia.
Ma in che modo queste differenze si traducono in numeri? Andiamo a vedere cosa ci dice la storia, il nostro straordinario laboratorio per comprendere il presente.
I numeri non mentono: cosa dice il nostro “sismografo” storico
Analizzando i dati del mercato americano dal 1945 a oggi (un ottimo indicatore per l’economia globale), gli studiosi del National Bureau of Economic Research hanno fatto una scoperta illuminante.
- Quando un ribasso si è verificato in assenza di una recessione, il calo medio è stato del 15% e il tempo per recuperare le perdite di circa 6 mesi.
- Ma quando il ribasso si è accompagnato a una recessione economica, la discesa media è stata del -29% e il periodo di recupero si è allungato fino a 15 mesi.
I dati, quindi, parlano chiaro: un ribasso recessivo è due volte più profondo e richiede quasi tre volte più tempo per essere superato. È evidente, allora, che saper riconoscere il contesto in cui ci si muove è di un’importanza cruciale.
Una macchina del tempo che guarda al futuro
C’è un’altra caratteristica affascinante dei mercati, quasi un paradosso. Spesso, essi non si limitano a reagire a ciò che accade, ma tentano di prevederlo. Durante la grande crisi del 2008, la recessione terminò ufficialmente a giugno del 2009. Eppure, il punto più basso dei mercati fu toccato tre mesi prima, a marzo.
Mentre l’informazione comune parlava ancora di catastrofe imminente, il mercato, come un complesso organismo collettivo, stava già “fiutando” l’inizio della ripresa. Questo ci insegna una lezione fondamentale: gli “scricchiolii” di un mercato possono iniziare molto prima che i telegiornali parlino di recessione.
E oggi? Come orientare la nostra bussola?
Attualmente, si osservano alcuni segnali di rallentamento nell’economia americana. Questo significa che una tempesta è certa? Assolutamente no. Le previsioni, anche quelle degli esperti più illustri, possono essere smentite.
L’approccio più saggio non è quello di tentare di prevedere il futuro, ma di essere preparati. Come un buon pilota non sterza bruscamente alla prima curva, ma adatta la guida con fluidità, così l’investitore consapevole non prende decisioni impulsive.
Una strategia? Mentre i mercati più “maturi” come quello USA mostrano segni di affaticamento, altre aree del mondo, come i mercati emergenti, potrebbero offrire opportunità di diversificazione interessanti. È un modo per non mettere tutte le uova nello stesso paniere, soprattutto se quel paniere inizia a mostrare qualche crepa.
In conclusione, imparare a distinguere la natura di un ribasso ci trasforma da passeggeri in balia delle onde a navigatori consapevoli, capaci di leggere la mappa e interpretare i venti per condurre la nostra nave in un porto sicuro.
Think different. Invest differently.
La Redazione di Bert Consulting SCF
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