Investire nei BTP portoghesi significa ottenere un rendimento inferiore a quello dei nostri titoli di Stato. Sebbene, paradossalmente, i rischi siano minori sconsigliamo l’operazione.
Una panoramica dei titoli di Stato del Portogallo
Per investire a lunga scadenza non ci sono solo i titoli del Tesoro Italiano. L’investitore in bond ha diverse alternative che competono, ad esempio, con i BTP 2037. Alcune di queste sono obbligazioni governative emesse da Paesi virtuosi, come la Germania. In questo caso, tuttavia, il guadagno atteso è basso.
Al contrario, optando per Stati in condizioni finanziarie precarie è possibile spuntare tassi superiori. Occorre però mettere in conto rischi maggiori. Prestare i propri soldi al Portogallo, come vedremo, offre un guadagno addirittura inferiore a quello ottenibile dai nostri BTP.
Ciò accade poiché, a causa della crisi da COVID 19 i fondamentali del Bel Paese sono peggiorati notevolmente. Di conseguenza il Portogallo, che fino a pochi anni prima era percepito come più rischioso, oggi offre tassi più bassi dei nostri Buoni del Tesoro.
Quanto rendono i BTP portoghesi?
Può sembrare un paradosso, ma i titoli di Stato del Portogallo sono meno remunerativi dei nostri. A titolo di esempio, a marzo 2022 il titolo Portugal con scadenza 15/2/2030 e cedola lorda al 3,875% offre un guadagno netto dello 0,57%. Si tratta di un dato inferiore a quello del BTP 1/4/2030 all’1,35%. Quest’ultimo, infatti, paga un tasso netto dell’1,56%.
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La ragione del sorpasso sta nell’ampliamento dello spread BTP Bund avvenuto a causa del peggioramento dei conti pubblici prima per gli sforamenti di bilancio causati dalla crisi pandemica e poi dalla guerra in Ucraina.
Per pareggiare il guadagno offerto dai BTP occorre spingere in avanti la scadenza, fino al 2045. Il titolo Portugal 15/2/45 con cedola lorda del 4,10%, infatti, rende quanto il nostro decennale. Si tratta di un fenomeno che fa riflettere e che induce alla prudenza lo stesso investitore in BTP.
Interessante notare come la risalita dei tassi abbia penalizzato i bond iberici a lunga scadenza, seguiti però dai titoli italiani che sono scesi di più dei loro “rivali” a parità di durata.
Il rischio dei titoli di Stato del Portogallo
Quanto si rischia ad investire nei BTP portoghesi? Per rispondere a questa domanda è necessario analizzare quattro aspetti:
- i CDS
- il deficit pubblico
- il rapporto debito/PIL
- la crescita economica.
I credit default swap (CDS) dimostrano come il rischio percepito sui titoli di Stato portoghesi sia inferiore rispetto a quello associato ai BTP italiani. Mentre nel primo caso abbiamo un valore di 38 a 5 anni, secondo World Government Bond, nel caso dei BTP siamo a quota 157,53 secondo Investing.com.
Il rapporto tra deficit e PIL, a settembre 2021, era al 3,90% contro il 4,20% dell’anno precedente. Il debito pubblico, invece, è pari al 135% del Prodotto Interno Lordo. Si tratta di un valore inferiore al 150% circa della Repubblica italiana.
La crescita economica, infine, è nella norma. Dopo un -8,40% nel 2020 (secondo la Banca Mondiale), peggior dato dal 1936, il 2021 ha registrato un progresso del 4,80% circa.
Oltre a ciò è bene considerare il rischio di mercato, connesso con le fluttuazioni del valore corrente dei bond causato da oscillazioni nei tassi di interesse. In questo caso la durata estesa diventa un limite gravoso. Infatti scegliendo obbligazioni con vita residua pluriennale si resta “bloccati” in titoli che impediscono di cogliere altre opportunità sul mercato.
Se, infatti, ci fossero occasioni di investimento migliori l’investitore dovrebbe vendere in perdita i titoli in proprio possesso per liberare liquidità.
Come comprare i BTP portoghesi
I titoli di cui stiamo parlando sono quotati sul MOT di Borsa Italiana, ossia sul mercato telematico delle obbligazioni. Ciò comporta il fatto che i bond siano accessibili da tutte le piattaforme, sia di tipo bancario come Fineco o Che Banca, sia di tipo mobiliare come le SIM.
È utile ricordare che i titoli governativi sono soggetti all’imposta sostitutiva del 12,50%. Ciò rappresenta un piccolo vantaggio per l’investitore rispetto all’aliquota ordinaria del 26%. Occorre considerare, però, che i Portugal bond sono meno liquidi dei nostri BTP.
Ciò potrebbe creare problemi nel momento della vendita.
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Conclusione e opinioni
In definitiva investire nei titoli di Stato del Portogallo, a nostro avviso, non conviene. Se è vero che, in questo momento, il Paese è percepito come più stabile dell’Italia è altrettanto innegabile che i guadagni sono modesti.
La tabella che segue confronta i tre titoli di cui ci siamo occupati in questo articolo.
Come puoi vedere il BTP è quello che rende di più, tenuto conto della scadenza. I “Portugal”, invece, hanno una liquidità inferiore e un guadagno più modesto. Sebbene sui mercati nulla è mai scontato, riteniamo che l’investitore consapevole non abbia alcun vantaggio ad avere dei bond di questo tipo in portafoglio.
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Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari