Quando vendere BTP prima della scadenza

21 Novembre 2014

vendere btp prima della scadenza

Cosa fare con i BTP? A volte vendere gli stessi prima della scadenza è conveniente grazie alla plusvalenza immediata che si incassa.

BTP tenere o vendere?

Decidere cosa fare con i BTP non è sempre semplice. Le loro quotazioni, infatti, oscillano sulla base di diversi parametri, primo fra tutti il tasso di interesse. Accade pertanto che il prezzo di un titolo salga al di sopra del valore di rimborso. Oppure, al contrario, che lo stesso perda quota per poi risalire gradualmente la china.

Di solito chi compra un titolo di stato a scadenza fissa lo fa per incassare le cedole durante tutta la vita del titolo. Ci sono casi, però, in cui la vendita anticipata di un BTP è più conveniente della detenzione del titolo fino alla scadenza.

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Cosa determina la quotazione del BTP

Il valore di mercato di un BTP è direttamente influenzato dalla relazione che c’è tra la cedola e il livello dei tassi di interesse. In breve quando un titolo è emesso gli interessi che lo stesso corrisponde sono parametrati al livello attuale dei tassi di mercato.

Accade pertanto che le cedole siano pari, più o meno, al livello dei rendimenti di mercato, mentre il prezzo del BTP è grosso modo uguale a cento. Quest’ultimo, infatti, è il valore di rimborso che lo Stato pagherà alla scadenza del titolo.

Tuttavia durante la vita del titolo la dinamica dei tassi fa sì che il livello attuale dei rendimenti diverga da quello in vigore al momento dell’emissione e “incorporato” dalle cedole. Ecco allora che si prefigurano due scenari, uno dei quali è propedeutico alla vendita anticipata del BTP.

Tassi in crescita

Una salita dei tassi dopo l’emissione o l’acquisto di un bond ne farà scendere il prezzo. La ragione è semplice. L’investitore, infatti, può ora contare su una remunerazione maggiore rispetto a quella vigente in precedenza. La scelta, quindi, privilegerà i BTP di nuova emissione, con cedola più alta.

Al contrario i vecchi titoli per essere appetibili dovranno perdere valore. In questo modo grazie al prezzo basso si genererà, alla scadenza, un guadagno in conto capitale. La somma di quest’ultimo con le cedole future porterà la redditività complessiva del vecchio titolo al livello dei BTP di nuova emissione.

Tassi in discesa

Quando i tassi di interesse scendono i BTP si apprezzano per lo stesso motivo visto in precedenza. Gli acquirenti, infatti, saranno disposti ad accettare una parziale perdita in conto capitale pagando il titolo oltre il valore di rimborso. Il prezzo del titolo, quindi, salirà fino a che la perdita in conto capitale per chi lo compra compensa le ricche cedole fuori mercato offerte dall’obbligazione.

In questa cornice conviene a volte vendere i BTP. Ma occorre fare un passo ulteriore.

Quando vendere i BTP?

Succede a volte che i tassi di interesse siano così bassi da creare una distorsione all’interno del mercato. Ad esempio le politiche monetarie accomodanti degli ultimi anni hanno fatto sì che molti titoli, tra cui i BTP, abbiano un rendimento negativo.

Ciò significa che le quotazioni sono salite così tanto che – a prescindere dal prezzo di acquisto – da oggi in avanti il loro guadagno sarà negativo. In altre parole il profitto in conto capitale supera la somma degli interessi che incassati conservando il titolo fino alla scadenza.

Effetti della vendita anticipata dei BTP

Quando il rendimento a scadenza, calcolato nell’ipotesi che il titolo sia comprato ora, è negativo conviene vendere il BTP. La plusvalenza incassata subito, infatti, supera gli interessi che si otterrebbero portando il BTP a scadenza. Inoltre l’operazione “libererà” liquidità che potrà essere impiegata subito ad un tasso maggiore.

È anche opportuno vendere ora i BTP qualora il loro rendimento attuale è inferiore a quello ottenibile da altri investimenti. Immaginiamo, ad esempio, che un titolo di Stato renda l’1% netto mentre abbiamo accesso ad altre opportunità di investimento più remunerative. In questo caso la vendita anticipata ha senso anche se il BTP ha una redditività positiva.

Una regola per sapere cosa fare con i BTP

Comprare e tenere un BTP fino alla scadenza, disinteressandosi del prezzo, può essere un grave errore. Soprattutto quando i tassi scendono e si crea una ricca plusvalenza che supera le cedole anticipate che si otterrebbero portando il titolo alla scadenza.

Senza contare che il guadagno può essere usato per compensare le minus pregresse.

Ecco, allora, tre semplici step che riassumono ciò che abbiamo visto:

  • controllare periodicamente il rendimento dei BTP, soprattutto durante le fasi calanti dei tassi di interesse
  • calcolare il rendimento effettivo a prezzi attuali. Esso è il guadagno che quel titolo INDIPENDENTEMENTE DAL PREZZO DI ACQUISTO darà da oggi in avanti. Le banche offrono gratuitamente questo dato nel proprio home banking;
  • se il rendimento è basso – in relazione ad altre opportunità presenti sul mercato – o addirittura è negativo è opportuno vendere i BTP.

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