Fondi Fineco convengono? Opinioni

21 Ottobre 2022

core series fineco opinioni

I fondi FAM Fineco sono tra i più noti nel settore, ma vale la pena prenderli in considerazione per un investimento? Scopriamolo insieme.

FinecoBank e le sue caratteristiche

FinecoBank è tra le maggiori FinTech in Europa. Propone un modello di business unico, 

combinando le migliori piattaforme con il lavoro dei consulenti finanziari con la piattaforma advice. Da un unico conto puoi ricevere servizi di banking, credit, trading e investimento. Il tutto attraverso piattaforme transazionali e di consulenza sviluppate con tecnologie proprietarie.

I pilastri di Fineco sono:

  • Efficienza: forte attenzione su IT & Operations, maggiore flessibilità.
  • Innovazione: alta qualità dell’offerta e Customer Experience al centro.
  • Trasparenza: correttezza e rispetto per tutti i soggetti coinvolti.

FinecoBank è uno dei più importanti player del settore in Italia, presentando un’offerta di servizi di consulenza di buon livello. Si tratta, tuttavia, di una banca in conflitto di interesse che cercherà di proporre i suoi servizi e prodotti finanziari ad alto costo.

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Fondi obbligazionari Fineco

Individuare su quali fondi investire è una scelta importante per ogni risparmiatore. In tal senso, FinecoBank ha iniziato a proporre ai suoi clienti la FAM Series. Si tratta di una rassegna dei migliori portafogli internazionali, scelti tra i comparti del fondo FAM.

La sigla sta per Fineco Asset Management (FAM), che gestisce per la maggior parte questi fondi, o in alternativa ne delega la gestione ad alcune case di investimento.

FAM Series riguarda i portafogli appartenenti al “mega-fondo” FAM, una sorta di contenitore con tanti fondi secondari, ognuno dei quali gestito in maniera diversa. A loro volta, i fondi secondari possono comprendere più classi di azioni, che si rivolgono a tipologie di risparmiatori diversi, da investitori al dettaglio fino a professionisti.

Tra i comparti FAM, FinecoBank ha individuato quattro portafogli principali:

  • Protetti
  • Azionari
  • Obbligazionari
  • Bilanciati

Ogni portafoglio ha differenti profili di rischio/rendimento e varia come orizzonti temporali, per soddisfare un po’ tutte le esigenze. Scopriamoli nel dettaglio.

Protetti

Il fondo/comparto protetto (“Global Defence FAM Fund”) paga una cedola dell’1% all’anno. Inoltre, ha come obiettivo la protezione del capitale investito a scadenza. Questo fondo si presta agli investitori prudenti, valorizzando una somma senza esporla al rischio.

Azionari

Ovviamente, troviamo anche fondi azionari. Ci sono una decina di proposte, con diversi profili di rischio/rendimento. In generale, l’obiettivo di questi fondi è strategico. Si tratta di generare una crescita apprezzabile del capitale sul medio-lungo periodo. I fondi azionari sono indicati per investitori propensi alla volatilità, con un orizzonte lungo e che dà priorità al rendimento.

Obbligazionari

A seguire, troviamo i fondi obbligazionari. I bond sono molto variegati: in base al tipo di emittente del debito e del rating di solvibilità dello stesso, possono cambiare i parametri.I fondi obbligazionari non investono solo in una singola tipologia di bond. Nel portafoglio troviamo mix di titoli sia di emittenti governativi che societari.

Bilanciati

L’ultima categoria è quella dei fondi bilanciati, che includono sia titoli azionari che titoli obbligazionari, come suggerisce il nome. Questa categoria è in grado di fronteggiare tutti gli scenari di mercato. Forniscono profili di rischio/rendimento intermedi, ponendosi tra un investimento obbligazionario e uno azionario.

Fondi FAM Fineco: convengono?

Per scegliere un fondo in maniera efficace, è fondamentale definire i propri obiettivi di investimento. Per esempio, se vuoi mettere al primo posto i rendimenti, devi scegliere un fondo azionario. Se vuoi minimizzare i rischi, devi prendere in considerazione un fondo obbligazionario.

Fineco offre soluzioni mirate per agevolare il cliente nella scelta. Tuttavia, prima di intraprendere una scelta di questo tipo, bisogna considerare una serie di fattori, oltre ad aver stabilito gli obiettivi di investimento. Devi guardare anche all’efficienza della gestione, ad esempio.
Non dimenticare che i fondi FAM sono gestiti da varie case di asset management, con caratteristiche molto diverse tra loro. Concentriamoci ora però sui problemi principali della piattaforma.

I problemi principali di Fineco

Fineco, tuttavia, spesso presenta costi molto alti e una serie di problematiche per i risparmiatori. Alla base troviamo un solo grande problema: la struttura di questa banca

Fineco è un servizio che si regge sui suoi promotori finanziari. Per questo motivo, le commissioni su tutti i servizi sono alte. La struttura di Fineco è abbastanza dispersiva e può creare disagi al cliente.

Oltretutto, pur essendo un servizio principalmente digitale, Fineco conserva nella sua rete di promotori finanziari un aspetto che potremmo definire “tradizionale”, che la differenzia da alcuni suoi competitor totalmente digital. Ovviamente, questo incide sui costi.

L’opinione di Segreti Bancari

I Fondi FAM Fineco soffrono dei problemi che attanagliano il mondo del risparmio gestito. Ecco, in definitiva, di che si tratta.

Costi duplicati

Dato che molti prodotti sono fondi di fondi il cliente si trova a pagare una doppia commissione, sia sul contenitore sia sui singoli prodotti in cui il primo investe.

Rischio gestore

Oltre il 90% dei fondi a gestione attiva ottiene, secondo accreditate statistiche, guadagni inferiori a quelli della media in cui investono. Affidarsi ad un gestore significa correre il rischio che le scelte compiute siano inefficaci rispetto ad una gestione passiva.

Scarsa trasparenza

Le operazioni compiute sono note solo ex post. Il cliente, peraltro, non ha alcun potere di intervento sulle scelte gestorie. Anche i termini per il disinvestimento sono piuttosto ampi. La società, infatti, ha 15 giorni di tempo, dopo la ricezione della domanda, per liquidare l’investimento. Ciò si traduce in un’ulteriore fonte di incertezza per il cliente.

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Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari

24 Commenti

  1. Andrea

    Non ci sono parole, Giacomo. E sui numeri non si può giocare. Peccato, perchè Fineco prima di confezionare questi prodotti non era affatto male, ma poi l’esigenza di “fare” risparmio gestito ha preso il sopravvento. Almeno però come piattaforma per acquisto di azioni o etf funziona bene. Ma a mio avviso è che il vero problema sta nel fatto che una banca ti abbandona. Con il suo consulente ti mette a dormire su questi prodotti e se le cose vanno male sarà sempre colpa della congiuntura internazionale e bla bla bla….e intanto le commissioni corrono. Basta andare sul proprio zainetto fiscale e lo shock arriva on line, leggendo le proprie trattenute Sicav come commissioni di gestione. Lo dico a ragion veduta perchè più di tre anni fa li avevano rifilati anche a me. A dire il vero le cose a inizio 2015 andavano bene fino alla primavera. Poi lo scossone della Grecia faceva presagire il peggio. “Ma no, non si preoccupi, l’Europa e l’FMI non abbandoneranno mai la Grecia!”. Sembrava di leggere il tuo libro! E va bene, rimango. E arriviamo al 24 agosto 2015 con la svalutazione della divisa cinese. Ovviamente il telefono del private banker squillava a vuoto, chissà dov’era. Decisi da solo di vendere tutto, con poco gain e per grazia di Dio non in perdita. Scusa per la lunga testimonianza, ma a volte le esperienze sulla carne viva fanno capire meglio la realtà. Grazie per l’opportunissimo post!

  2. Antonio

    Buona serata GIACOMO,essendo cliente Fineco mi propongono una gestione chiamata advice dove applicano costi di gestione dello 0,60% circa
    su base annua visibili sul conto ogni mese cosa ne pensi?

  3. Giacomo

    @ Andrea
    Grazie a te per aver raccontato la tua esperienza…

  4. Giacomo

    @ Antonio
    Io la eviterei. E’ una consulenza che si concretizza in una gestione di fondi. Una parte delle commissioni pagate sui fondi stessi ti viene restituita, un’altra no. Contando che il 90% dei fondi negli anni non batte comunque i rendimenti del mercato in cui investe, eviterei i fondi e i consulenti che te li propongono.

  5. Antonio

    ANCHE SE LORO SOSTENGONO CHE FACENDO UN MONITORAGGIO CONTINUO SI POTREBBE OTTENERE QUALCHE COSA DI BUONO,MA MI FACCIO SEMPRE PIÙ CONVINTO CHE SONO DEI VENDITORI, LA CONSULENZA TUTTA ALTRA COSA.GRAZIE SEMPRE.

  6. Giacomo

    @ Antonio
    Concordo al 100% con quello che scrivi…

  7. Francesco

    Zio bounino, Warren Buffet suggerisce da sempre di investire in index fund (ovvero ETF per noi europei) e dimenticarseli, soprattutto per chi non ha tempo e capacità di seguire personalmente l’andamento economico finanziario di singoli titoli. Usare fondi attivi può anche funzionare per un periodo, ma di base con gli indici – passivi o attivi che siano – bisogna ricordarsi un unico mantra: lungo periodo. Pensare di ragionare su un periodo minore di un intero ciclo economico (diciamo 10 anni) è fuori luogo. In quel caso, molto meglio ragionare a conti deposito e obbligazionario di breve termine: pochi, maledetti e subito. Ma poi non bisogna lamentarsi dei quattro euro che rimangono a conti fatti. Tutti quelli che si lamentano sono risparmiatori in stile BOT people dei tempi che furono, non investitori: tenetevi i soldi sul conto e lasceteli fagocitare da inflazione e tasse, dormirete meglio la notte.

  8. Giacomo

    @ Francesco
    Parole che andrebbero stampate nella testa (e nella pancia) di ogni investitore…

  9. Andrea di girolamo

    Purtroppo sono caduto da anni nella ‘trappola’ dei fondi dell’omino che fa i cerchietti intorno a te ed ho dei fondi che hanno perfornato pocp ed altri che non hanno mai performato e tutt’ora sono in perdita. Cosa mi consigli di fare? Vendere in questo momento ed andare sugli etf sfruttando il ribasso di questo periodo oppure aspettare che qualcosa recuperino?

    Sono intorno al -5% in media

  10. Giacomo

    @ Andrea
    Se un fondo è poco performante è sempre il momento di venderlo. Ammesso che l’asset allocation sia quella corretta per te vendi i fondi e compra degli ETF che ne replichino il benchmark.

  11. Tora

    I consulenti indipendenti sono tutti bravi? Ne ho provati ben 3….uno peggio della altro!! Vogliamo poi parlare della parcella, ognuno Giacomo tira l’acqua al suo mulino

  12. Giacomo

    @ Tora
    Purtroppo essere indipendente non significa essere bravo. Senza contare che a volte il problema non è del consulente ma del cliente che ha attese irrealistiche.

  13. Valerio

    Anche se nell’articolo segnali il Cash Park di Fineco, mi pare che lo stesso non sia più attivabile da secoli…

  14. Giacomo

    @ Valerio
    No, è un prodotto ormai desueto. Non escludo che sia riattivato in futuro come prodotto civetta per attirare liquidità da convogliare sui fondi.

  15. lucia de paolis

    buonasera, domanda:
    ho un fondo soprattutto obbligazionario CARMIGNAC SECURITE con Fineco, fino a qualche mese fa stavo guadagnando qualcosina, ora sono in perdita dello 1,28%, inoltre ho un altro fondo PAC in perdita dello 1,15 % .
    Per quando riguarda il primo fondo,( aperto dal 2015) che faccio vendo o aspetto che risalga? La perdita sarebbe di circa 300 euro.
    Il secondo invece è congelato perchè ho terminato le rate facendo un maxi acquisto per via della diminuzione del prezzo, in questo caso attendo che risalga e poi vendo?
    Inoltre vorrei in futuro evitare fondi e investire in etf, ma non so scegliere. Suggerimenti in merito? Grazie infinite.
    Lucia

  16. Silvia

    Gentile Giacomo, mio marito ha il conto in Fineco ed un FIP Ares Vita CNP, stipulato tramite la sua consulente Fineco. L’importo investito è cospicuo. Tra tre anni andrà in pensione, ma gli è da poco arrivata una comunicazione da CNP che lo avvisa che, a causa dei un ricalcolo dei coefficienti di rendita, la sua rendita subirà una flessione non indifferente (circa 150 euro in meno al mese, su circa 500 euro). A questo punto la consulente gli ha consigliato di cambiare fondo e passare a Core pension di Fineco, perché sostiene che quel fondo non applicherebbe lo stesso tipo di penale. Mio marito è molto indeciso, perché teme di andare a finire peggio e, non essendo assolutamente esperto del settore, non riesce a capire la differenza tra i due fondi. Secondo Lei può essere consigliabile un passaggio da ARES Fip Cnp a Core Pension di Fineco? La ringrazio infinitamente per la Sua gentilezza e Le porgo cordialissimi saluti.

  17. Giacomo

    @ Silvia
    Purtroppo l’allungamento della vita media fa sì che le tariffe di conversione del capitale in rendita cambino e questo vale per tutti. Per fare una scelta consapevole le consiglio di seguire questi step:
    1) chieda di leggere nero su bianco qual è la nuova rendita se cambia fondo
    2) chieda di leggere dove è scritta la garanzia in merito al fatto che i coefficienti non cambieranno
    3) chieda quali sono i costi del passaggio, ovvero quanta parte del “montante” vecchio sarà effettivamente investita nel nuovo prodotto.
    E mi faccia sapere, grazie!!

  18. sissy65

    La ringrazio davvero di cuore per la Sua cortese risposta. Le farò sicuramente sapere! Buona giornata! 🙂

  19. Silvia

    Gentile Giacomo, mi aveva detto di farLe sapere. Purtroppo la consulente bancaria che ci ha proposto il cambio di fondo pensione (da Ares a Core) ci dice che la rendita non può essere calcolata e quindi dovremmo effettuare il cambio di fondo un po’ “al buio”. La consulente di Fineco garantisce che con il nuovo fondo non verrà applicato il ricalcolo della rendita. Da Amundi (che gestisce Core Pension) nemmeno rispondono al telefono. Mi sembra veramente assurdo che non sia possibile avere un’idea della rendita che si andrà a percepire, a tre anni dalla pensione. 🙁 La ringrazio tanto. Lei è sempre gentilissimo.

  20. Giacomo

    @ Silvia
    Il mondo delle assicurazioni, purtroppo, è opaco e fumoso. Mi dispiace che sia finita in questa brutta avventura. Se ha bisogno di me sono lieto di aiutarla e le auguro in bocca al lupo per i suoi investimenti.

  21. Silvia

    Grazie di cuore. Come sempre. è gentilissimo. Le auguro Buona giornata! 🙂

  22. Francesco

    Salve Giacomo,

    la seguo da un po\’ con molto interesse.
    Leggevo questo suo articolo in cui si parla di rischiare di pagare costi doppi, ma vorrei capire meglio di cosa parliamo. Faccio un esempio con numeri e nomi a caso.
    Mettiamo che io investo €10.000 nel fondo Core All Europe E EUR Acc che porta come commissione di gestione annua il 2,40% (il TER se non vado errato).

    Diciamo che al suo interno abbiamo, per semplificare, solo due fondi:
    il JPM EUROLAND EQU EUR che ha come spese correnti 1,70% (su cui sono vengono allocati €5.000) e BlackRock Global Funds – Global Equity Income che ha come spese correnti 1,80% (e su cui vengono allocati gli altri €5.000).

    Come dovrò calcolare i costi che mi saranno addebitati?
    Sui 5.000 euro del fondo JPM mi sarà addebitato il 1,70% di €5.000 (€85) e sul Blackrock il 1,80% di €5.000 (€90)?
    E poi a questi dovrò aggiungere i costi che il fondo CORE mi addebiterà (2,40%) sull\’intera cifrà investita di €10.000 (€240)?
    Quindi alla fine avrò pagato €240+€85+€90=€415?

    O il TER dichiarato dal fondo CORE prevede già tutti i costi dei fondi sottostanti e quindi pagherei solo €240?

    Spero di essere stato chiaro e la ringrazio anticipatamente per la risposta.

  23. Giacomo

    @ Francesco
    Temo che i costi applicati siano doppi, ossia che paghi sia le percentuali sul fondo CORE sia quelli dei singoli prodotti al loro interno. In teoria la MIFID II avrebbe dovuto eliminare questa duplicazione, ma non mi risulta lo abbia fatto.

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