Come investire in oro, perché farlo e quando comprare il metallo? Ecco tre strade diverse per raggiungere il medesimo obiettivo.
E’ possibile seguire strade diverse per investire in oro: comprare fisicamente il metallo (da custodire in cassaforte o in una cassetta di sicurezza), comprare oro in banca attraverso degli appositi strumenti finanziari, oppure investire in azioni aurifere.
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La ragione per cui gli investitori scelgono l’oro come strumento di investimento è duplice:
- il metallo dà sicurezza, poiché è universalmente riconosciuto come riserva di valore e tende ad apprezzarsi durante le crisi finanziarie ed i ribassi della borsa
- l’oro è poco correlato con gli investimenti tradizionali, per cui il suo possesso all’interno di un portafoglio diversificato ne migliora il rendimento corretto per il rischio.
Se il perché investire in oro è importante, altrettanto lo è il “quando” comprare il metallo. La questione ci porterebbe troppo lontano dai nostri obiettivi, per cui in questa sede mi limito a consigliarti di comprare ora, in questo preciso momento, una parte di oro da inserire nel tuo portafoglio come efficace forma di diversificazione e di tenerlo nel tempo vendendolo solo quando effettivamente avrai bisogno di soldi.
Ricorda che l’oro è molto volatile ed il suo andamento è influenzato, tra l’altro, dall’andamento dei tassi di interesse: quando i rendimenti crescono la quotazione del metallo scende a ragione del fatto che il prezioso è un bene infruttifero. Ma questo non deve spaventarti: considera l’investimento in oro come una forma di assicurazione che ti proteggerà contro le crisi finanziarie.
Come investire in oro fisico
Evitare la custodia in casa, tenere al massimo qualche moneta
Se si acquista oro come protezione in una situazione di estremo caos finanziario (ed eventualmente sociale) potrebbe non essere prudente conservare oro personalmente. In tali situazioni, infatti, il possesso d’oro potrebbe diventare illegale e il suo commercio diventare vero e proprio contrabbando, comportando rischi facilmente prevedibili.
Si pensi all’Argentina nel 2001, alla Jugoslavia negli anni ’90, al Vietnam e alla Cambogia negli anni ’70, alla Germania nazista negli anni ’30, agli Stati uniti nel ’33 e alla Russia nel ’17.
L’oro mette davvero al sicuro la propria ricchezza solo quando viene custodito in una nazione sicura. E coloro che valutano di comprare oro come protezione della propria ricchezza, talvolta lo fanno proprio perché vivono in una nazione che ritengono potrebbe non rimanere sicura nel lungo periodo.
Anche in situazioni non estreme la custodia in casa è meno sicura di quella presso un operatore specializzato (per esempio per l’eventualità di un furto) e ciò si riflette nei costi di assicurazione.
Comprare oro fisico del tipo allocato
La prima cosa da tenere a mente quando si decide di operare un investimento in oro fisico tenuto in custodia è di accertarsi che si tratti di oro allocato. L’oro allocato è oro che diventa di proprietà diretta del cliente che lo acquista, con la società intermediaria che funga da depositante e che quindi non abbia diritti di proprietà sul metallo stesso.
Comprare oro allocato protegge dal rischio di fallimento della controparte perché l’oro non entra mai nel bilancio della società che funge da depositante. Da questo punto di vista possedere oro allocato è più sicuro di un qualsiasi deposito di valuta in banca.
Evitare la custodia in banca, preferire una società specializzata con camere blindate professionali
Le banche normalmente non vendono oro allocato. La ragione è che vendere oro non allocato (che rimane di proprietà della banca, ma su cui il cliente acquisisce un credito) permette alle banche di finanziare la propria liquidità. È meglio quindi non affidarsi alle banche per custodire l’oro, anche perché i costi della custodia di oro allocato all’interno del circuito bancario sono normalmente molto alti.
Le aziende riconosciute dal mercato ufficiale che gestiscono camere blindate professionali offrono il servizio di custodia di oro allocato a prezzi al contrario molto competitivi. È possibile che tali aziende non siano disposte a trattare direttamente con i privati, pertanto potrebbe rivelarsi necessaria l’intermediazione di un’azienda specializzata. I costi di custodia dell’oro fisico allocato non dovrebbero costare più dello 0,12% annuo.
Per la massima sicurezza in caso di forte crisi, custodire oro all’estero
Sarebbe un grave errore custodire il proprio oro nella giurisdizione sbagliata. Si pensi ai controlli doganali: in una situazione di grave crisi finanziaria, molto probabilmente sarebbe comunque possibile acquistare un biglietto aereo per spostarsi nella nazione dove l’oro è custodito, prenderne possesso fisico o riceve il rispettivo valore in valuta senza essere controllati dalle autorità doganali.
Anche in circostanze estreme la circolazione di persone tende a rimanere legale, e ci sarebbe quindi la possibilità di lasciare la nazione che nel frattempo è diventata poco sicura con la possibilità di godere dei propri risparmi conservati all’estero.
Avendo la possibilità di scegliere, sarebbe meglio preferire un intermediario che permetta di custodire il metallo in diverse giurisdizioni, per poter diversificare o cambiare giurisdizione in maniera veloce se necessario.
Come investire in oro in banca
ETC sull’oro
La legislazione attuale che impone ai fondi una certa diversificazione di portafoglio, rende impossibile la creazione di ETF sull’oro. Per questo motivo l’oro è disponibile, come scrive il sito JustETF, “attraverso gli exchange traded commodity (ETC). Questi prodotti sono certificati rilasciati da un’istituzione finanziaria il cui collaterale è dato dall’oro fisico. All’opposto di quanto previsto dall’Unione Europea, la regolamentazione svizzera permette il lancio di ETF sull’Oro.”
Puoi scegliere tra prodotti che hanno come sottostante il metallo fisico con copertura dal rischio di cambio oppure senza copertura. Per tua semplicità ti segnalo due prodotti che puoi valutare di inserire in portafoglio:
- Db Physical Gold Euro Hedged Etc – DE000A1EK0G3
- Etfs Physical Gold – JE00B1VS3770
Quest’ultimo, in particolare, è uno dei quattro ETF che puoi iniziare ad usare per costruire un portafoglio e che trovi all’interno del corso gratuito Backstage.
Certificati di investimento
I certificati di investimento sono prodotti derivati il cui valore dipende direttamente dall’andamento del metallo. In quanto strumenti di debito emessi da una banca essi non ti proteggono appieno in caso di crisi, poiché comportano il rischio di perdita integrale del capitale investito in caso di default dell’emittente.
Essi vanno bene se vuoi fare un investimento il cui valore dipende dall’andamento del metallo, ma non se vuoi proteggere il tuo capitale dai rischi.
Quattro azioni per investire in oro
Se vuoi investire in azioni aurifere e vuoi evitare i costi elevati dei fondi di investimento, ecco quattro titoli da tenere d’occhio tenendo ben presente che si tratta di azioni quotate negli Usa, soggette al rischio cambio e ad una legislazione fiscale sfavorevole.
Barrick Gold Corporation
Barrick è il leader mondiale nell’estrazione di oro. A fine 2016 l’azienda disponeva di 1,5 miliari di dollari di disponibilità di cassa. L’utile per azione è cresciuto del 57% nel terzo trimestre 2017 in rapporto allo stesso dato del 2016.
Le operazioni in Tanzania hanno messo sotto pressione l’azienda le cui azioni quotano ai minimi dell’ultimo anno.
Royal Gold, Inc
A differenza degli estrattori tradizionali che sopportano costi elevati per “tirare fuori” il metallo dalle viscere della terra e dalle profondità marine, Royal Gold guadagna attraverso royalities e accordi stipulati con i produttori. La sua principale fonte di reddito deriva dallo sfruttamento di una miniera Dominicana ad opera di Barrrick, con la quale l’azienda ha stretto un’alleanza.
Franco-Nevada Corporation
Nel 2016 la società ha ottenuto ricavi per l’impressionante cifra di 610 milioni di dollari con una crescita annualizzata del 14%.
Franco Nevada ha un business molto diversificato con investimenti pari a 100 milioni di dollari in un’attività petrolifera in Oklahoma.
Agnico Eagle Mines Limited
La società ha una capitalizzazione di 9,75 miliardi di dollari e pochissimi debiti (rapporto debito su patrimonio netto pari al 25%). Nel secondo trimestre 2017 gli utili per azione sono cresciuti del 140% ed i ricavi sono cresciuti di $550 milioni in crescita del 2.28% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
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Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari
ciao giacomo, per maggiore diversificazione, se si volesse investire in azioni aurifere, è opportuno valutare anche l’etf specifico di borsa italiana IE00B3CNHG25? Pur investendo in azioni aurifere, questo strumento è comunque correlato negativamente ai mercati azionari globali? Grazie.
Grazie Giacomo, un post veramente \”d\’oro\”, verrebbe da dire! Rimane il solito dilemma: circa i due prodotti meglio il cambio coperto o no? Le performance sono diverse, come pure i costi di gestione: strano davvero che quello a protezione rischio cambio presenta un TER leggermente minore. Se non erro in un vecchio post consigliavi, al limite, di prendere tutte e due le tipologie. Un caro saluto!
Salve! OK x un 5% del p.fogli.Mi piace JE…770 x la capitaliz…Va’ bene LSE e non MIL x maggiori volumi. Nel 2016 x 1 grammo di oro ci sono stati ben 780 contratti di ETC. Vero o’ falso? Un luccicante 2018 per questo blob!!
@ Luca
Sì è certamente possibile investire in un ETF che ha come sottostante un indice composto da azioni aurifere. Il vantaggio è che questo prodotto ha al suo interno azioni che producono utili, ma lo svantaggio sta nel fatto che il legame tra la sua quotazione e l’oro è “mediato” dal fatto che non investi direttamente nel prezioso.
ricorda, infine, di valutare la liquidità del prodotto prima di investivi, eventualmente.
@ Andrea
Grazie per i complimenti. Gli ETF hedged, ovvero quelli che coprono il rischio cambio, di solito sono più costosi degli altri con cambio aperto. Tuttavia non è semplice comprendere quale sia l’effettiva differenza di costo, perché nel TER l’onere di copertura del rischio cambio non compare. L’idea di dividere a metà l’importo, coprendone il 50% dal rischio cambio mi sembra ottima e molto logica.
@ Andrea
Perdonami, ma i 780 contratti a quale strumenti si riferiscono?
Ciao Giacomo,
investire in oro tramite Bullion Vault di Londra con il metallo depositato in Svizzera è una valida opzione?
La Brexit potrebbe interferire con tale gestione?
Grazie per il tuo commento
Ciao Giacomo,
dato che ETFS Physical Gold JE00B1VS3770 ha oro allocato a Londra con un costo dello 0,39% annuo, per tenere un ETC per lungo periodo, cosa ne pensi di ETFS Physical Swiss Gold JE00B588CD74 che ha un costo di 0,25% annuo e in più è allocato a Zurigo ? (Banca depositaria negli USA JPMorgan e ETFS Securities diventerà nel 2018 di WisdoomTree anch’essa statunitense, quali rischi ?)
Salve Giacomo, la leggo spesso con piacere.
Oltre all’oro, che ho già all’interno di un portafoglio con orizzonte temporale di lungo periodo, sarebbe a suo giudizio inserire anche qualche punto percentuale di argento e platino, considerando le attuali quotazioni apparentemente convenienti?
Grazie mille!
@ Adriano
In teoria no. BullionVault tra l’altro permette l’acquisto di oro allocato per cui credo sia un’opzione sicura. Grazie a te… Se hai altre domande, sono qui 🙂
@ Alessandro
La cosa importante, quando si tratta di ETC che hanno come sottostante l’oro è la replica fisica del sottostante e la liquidità dello strumento. Hai fatto un’analisi comparata di queste grandezze?
@ Renato
Dipende dal tipo di portafoglio, dagli obiettivi di investimento e dalla tolleranza al rischio. A mio avviso per il 90% dei portafogli l’oro comunque è sufficiente. Se lo desiera aggiunga una piccola parte di argento valutando sempre la quantità all’interno del quadro globale e del metodo usato.
Grazie per l’affetto con cui mi segue e a presto…
Salve Giacomo, la ringrazio per la risposta.
Anche a beneficio di altri utenti che leggeranno, specifico che il portafoglio (attualmente: 45% az. 30% obb. 20%liquidità, 5%gold) ha come obiettivo un flusso cedolare ad integrazione delle altre entrate. Alta tolleranza al rischio, perché posso permettermi un orizzonte di lunghissimo periodo (potenzialmente a vita). Investo circa l’1% al mese fin quando non avrò raggiunto la composizione prefissata.
Stavo valutando se fosse il caso di arrivare al 10% di oro, e non avevo mai pensato al altri preziosi, finché poi non mi sono fatto ingolosire dalle quotazioni di argento e platino (Tramite ETC rigorosamente physical!)
Grazie molte per il consiglio sull’argento, e grazie per il lavoro di divulgazione che sta facendo. In un paese con una così scarsa cultura finanziaria, c’è bisogno come il pane di persone come lei che, oltre a farlo professionalmente, si impegnano per divulgare le proprie conoscenze in assenza di conflitti d’interesse.
Ancora complimenti e Buone Feste!
Buonasera, 2 domande, forse mal poste, da un investitore inesperto che vorrebbe comprare oro. Quando parliamo di Physical Gold abbiamo a che fare con ETC che sono di norma più rischiosi in caso di default dell’emittente rispetto a un generico ETF sottoposto a regolamentazioni europee. Mi sbaglio? Inoltre mi risulta che Etfs Physical Gold non sia “armonizzato”. Questo significa, tra le altre cose, che il broker non mi farà da sostituto e dovrò dichiararlo nel 730. Anche qui, sono lontano dal vero? La ringrazio per i chiarimenti che vorrà darmi.
@ Paolo
Per evitare il rischio eccessivo degli ETFs/ETC le basta scegliere prodotti a replica fisica, che hanno direttamente il sottostante in portafoglio. L’ETFs Physical Gold è quotato in borsa italiana e pertanto non deve dichiarare nulla.
Buongiorno
sono alle prime armi e ho un conto in Fineco. Vorrei iniziare a investire comprando oro , una cifra esempio 100 euro al mese. Come mi consigliate di procedere? grazie mille
@ Davide
Se sei alle prime armi io non comprerei oro. Se proprio vuoi farlo, segui le indicazioni presentate nell’articolo. Grazie.
L’argento no?