Fondo Eurizon azioni energia e materie prime: conviene? Opinioni e recensione completa.

16 Marzo 2022

eurizon energia e materie prime conviene

Il fondo Eurizon azioni energia e materie prime conviene? Vale la pena investire in esso? Secondo noi no, per una serie di ragioni che scopriremo nel prosieguo di questo articolo.

Il prodotto in sintesi

Si tratta di un fondo comune di investimento aperto, del Gruppo Intesa San Paolo. Esso è disponibile presso tutte le filiali della banca, così come attraverso la rete degli ex promotori finanziari di Fideuram. Esso è un prodotto di nicchia, specializzato nel settore energetico e delle materie prime.

Nel momento storico in cui sto scrivendo il comparto è cresciuto molto per effetto della guerra in Ucraina. Il fondo, di conseguenza, attira le attenzioni degli investitori vittime dell’effetto recenza che spinge gli stessi a prediligere i vincitori del recente passato.

Tuttavia, come vedremo, il fondo presenta rischi e costi elevati per cui è necessario “maneggiarlo con cura”.

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Caratteristiche del fondo

Il portafoglio è composto, in prevalenza, da titoli azionari di aziende operanti nei settori energetico e delle materie prime. Scopo finale è la crescita del capitale nel lungo periodo, a fronte di un rischio alto, ed una concentrazione tematica.

Il benchmark del fondo, ossia il parametro oggettivo con cui misurare le performance, è così composto:

  • 50% MSCI World Energy in euro;
  • 45% MSCI World Materials in euro;
  • 5% Bloomberg Barclays Euro Treasury Bills.

Il rating di Morningstar è di cinque stelle.

A livello valutario il portafoglio è denominato in dollari, yen, euro e sterline. Ciò implica un notevole rischio di cambio nei confronti delle divise non euro. A dispetto della gestione attiva il patrimonio del fondo è investito in modo tale da replicare fedelmente il benchmark sottostante.

La parte azionaria rappresenta il 95% circa del totale ed è incentrata su titoli value e azioni prevalentemente di società a larga capitalizzazione.

Secondo Morningstar, i primi cinque titoli del portafoglio sono:

  • Kinder Morgan Inc Class P (peso 6,64%)
  • ConocoPhillips (peso 6,40%)
  • Ball Corp (peso 4,55%)
  • Exxon Mobil Corp (peso 4,16%)
  • Baker Hughes Co Class A (peso 3,59%).

I gestori sono Francesco Sedati e Maria Luisa Medaglia. Entrambi sono i responsabili del fondo dal 1 luglio 2021.

A chi è adatto il prodotto

Eurizon azioni energia e materie prime va bene per investitori con una elevata tolleranza al rischio che vogliano investire nel comparto delle materie prime ed energia in modo indiretto. Il sottostante del fondo, infatti, è rappresentato da azioni e non dalle commodities effettive.

Il prodotto è ad accumulazione dei proventi. Esso, pertanto, è adatto per chi vuole una crescita del capitale ma non necessita di proventi periodici. Dal punto di vista del rischio Eurizon energia e materie prime è decisamente volatile, con un coefficiente del 23,36% negli ultimi tre anni.

La perdita massima, rispetto un massimo precedente, è stata del 49%. In definitiva chi avesse scelto il fondo nel momento peggiore avrebbe dovuto fronteggiare un dimezzamento del valore investito. Secondo il KID, inoltre, il fondo si colloca su 6 su una scala di rischiosità che va da uno a sette.

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Come e dove si sottoscrive

Il fondo si può comprare in una banca abilitata al collocamento o su una piattaforma on line, come Onlinesim. In questo caso la commissione di ingresso, dell’1,50% massimo, è azzerata. Il taglio minimo è di 500 €. Il fondo, inoltre, può essere sottoscritto sia con un versamento in unica soluzione (PIC) sia attraverso la rateizzazione mensile (PAC).

La seconda formula permette una maggiore diversificazione temporale, che si traduce nella riduzione del rischio complessivo. Bisogna però tenere presente che il primo versamento prevede, di norma, un preconto con addebito di una grossa fetta delle commissioni totali.

L’andamento positivo del fondo, subito dopo l’attivazione del piano di accumulo, risulta in definitiva penalizzante per l’investitore, poiché la rivalutazione si applica ad un valore decurtato dei costi.

Le spese correnti, ovvero il costo annuo di gestione del prodotto, ammontano all’1,90%.

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Quanto rende?

Non è possibile conoscere in anticipo i rendimenti futuri di Eurizon energia e materie prime. Non solo l’andamento dei mercati è imprevedibile, ma anche soggetto al fenomeno del ritorno in media. In breve a periodo molto positivi seguono altri sfavorevoli che riportano la performance media su valori “normali” per il lungo periodo.

Fatta questa doverosa premessa, possiamo addentrarci nell’esame dei rendimenti passati del prodotto:

  • 2015: -11,37%
  • 2016: +28,77%
  • 2017: +1,47%
  • 2018: -15,17%
  • 2019: +20,92%
  • 2020: -19,47%
  • 2021: +35,09%
  • 2022: +15,40% (dati al 14 marzo)

Per quattro volte su sette il fondo ha battuto il benchmark nel periodo considerato. Tuttavia, da inizio 2022, la situazione è molto negativa per il fondo.

Eurizon azioni energia e materie prime, le nostre opinioni

Non possiamo finire un articolo sulla recensione di un prodotto senza esprimere, in modo chiaro e semplice, la nostra opinione. Tralasciamo l’opportunità o meno di investire nel settore energetico, in questo momento, e concentriamoci solo sul fondo.

Quello che salta all’occhio è che il gestore ha saputo scegliere con attenzione i titoli migliori del comparto. Ciò ha permesso di contenere l’effetto leva e rendere il fondo più difensivo dell’indice MSCI World/Energy. Occorre però rilevare come il team di gestione si da poco cambiato. Saranno capaci, i nuovi esperti, di tenere a galla il prodotto in acque che si preannunciano agitate?

L’altro aspetto importante sono i costi. Nonostante la commissione annua sia in linea con quella dei fondi azionari, essa è decisamente elevata. A titolo di esempio l’ETF XTRACKERS MSCI WORLD ENERGY che ha come sottostante, pressappoco, il medesimo indice del fondo, costa lo 0,25% l’anno.

Tenendo ben presente che costi elevati si traducono, a parità di altre condizioni, in guadagni inferiori crediamo che non convenga sottoscrivere il fondo azionario Eurizon energia e materie prime.

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Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari