I migliori ETF High Yield che offrono cedole periodiche elevate

2 Gennaio 2023

ETF High Yield

Gli ETF high yield permettono all’investitore di incassare una cedola più elevata rispetto a prodotti obbligazionari standard. Ecco come funzionano e quali sono i migliori.

Migliori ETF high yield del 2023

Definite anche “junk bond” – ovvero “titoli spazzatura” – le obbligazioni high yield sono bond il cui  rating è inferiore all“investment grade” (BBB). Esse, pertanto, presentano un elevato rischio di default

Ciò non significa che non debbano essere presi in considerazione, nella costruzione di un portafoglio equilibrato e redditizio per il lungo periodo.  

Per esempio, gli ETF high yeld emessi e gestiti da Ishare permettono di guadagnare fino al 5,10% all’anno sottoforma di cedola. Questa caratteristica li rende interessanti agli occhi di chi vuole crearsi una rendita periodica automatica. 

Tuttavia, bisogna comunque prestare attenzione a quello che può accadere – ed accade – al capitale  e alle sue fluttuazioni. 

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ETF High Yeld: perché sceglierli

Chi sceglie di investire in ETF obbligazionari ad alta remunerazione lo fa per avere un rendimento periodico elevato, pagato attraverso la “cedola“. Le obbligazioni high yield sono titoli ad alto rendimento emessi da società in difficoltà finanziaria. Queste ultime, per poter superare tale difficoltà, distribuiscono  ai propri investitori una cedola maggiorata rispetto ai valori correnti di mercato.  

Investire in ETF high yield, o in titoli “diretti” emessi da società che non hanno requisiti patrimoniali elevati, comporta rendimenti alti ma rischi altrettanto elevati. Gli ETF obbligazionari high yield hanno il vantaggio di diversificare il rischio emittente, ma esibiscono un comportamento “equity like“. Essi infatti presentano oscillazioni piuttosto marcate che li fanno assomigliare di più alle azioni che non alle obbligazioni.

Più nello specifico, l’errore più comune – dato soprattutto dall’entusiasmo che deriva, naturalmente, dall’effettiva opportunità che questi fondi offrono – è quella di eccedere.

L’investitore consapevole farà bene a limitare la quota di replicati che investono in bond rischiosi, in modo particolare se ha già una quota di azioni cospicua nel proprio portafoglio.

I migliori ETF high yield di Borsa Italiana

Ecco, in sintesi, una selezione dei prodotti più interessanti a disposizione dell’investitore e disponibili su Borsa Italiana.

iShares USD High Yield Corporate Bond – IE00B4PY7Y77

Questo prodotto replica in modo fisico un indice obbligazionario composto da bond emessi da società ad alto rendimento e denominati in dollari Usa, pur essendo quotato su Borsa Italiana in Euro. Esso, pertanto, comporta il rischio di cambio.

L’indice iBoxx® USD Liquid High Yield Capped replica le obbligazioni societarie più liquide denominate in dollaro statunitense con rating sub-investment grade.

L’ETF investe in obbligazioni societarie con focus Globale e detiene l’intera gamma di scadenze delle obbligazioni. Il fondo ha un’esposizione valutaria verso la valuta USD. La cedola viene distribuita agli investitori ogni 6 mesi.

L’indice di spesa complessiva è pari allo 0,50% annuo e l’ETF replica la performance dell’indice sottostante acquistando solo i componenti più importanti dello stesso: si tratta della cosiddetta replica a campione. Siamo di fronte a un ETF di dimensioni molto grandi con un patrimonio gestito pari a 2.689 mln di Euro, attivo da più di 5 anni con domicilio fiscale in Irlanda.

Guardando agli ultimi anni, nel 2021 il rendimento si è attestato al 13.05%, mentre nel 2019 ha superato il 15%.

iShares USD Short Duration High Yield Corporate Bond – IE00BCRY6003

L’ETF mira a replicare, il più fedelmente possibile, un indice obbligazionario composto da bond USA emessi da società ad alto rendimento. L’indice iBoxx® USD Liquid High Yield 0-5 Capped tiene traccia delle obbligazioni societarie più liquide denominate in USD con rating sub-investment grade. Tempo di scadenza: 0-5 anni.

Sebbene sia quotato in Euro anche questo investimento comporta il rischio di cambio, poiché le obbligazioni che lo stesso detiene sono denominati in dollari Usa. Il pagamento delle cedole è semestrale.

L’iShares USD Short Duration High Yield Corporate Bond investe in obbligazioni societarie con focus World. Le scadenze delle obbligazioni sono comprese tra 3 e 5 anni. L’ETF ha un’esposizione in valuta USD e la cedola del fondo viene distribuita agli investitori ogni 6 mesi.

Il coefficiente di spesa totale è pari allo 0,45% annuo. Il fondo replica la performance dell’indice sottostante acquistando una selezione dei costituenti più rilevanti (tecnica di campionamento). Questo è un ETF di grandi dimensioni con 877 milioni di euro di attivi in gestione, domiciliato in Irlanda.

Guardando agli ultimi anni, nel 2021 e nel 2019 il rendimento ha superato il 10%.

iShares Fallen Angels High Yield Corporate Bond – IE00BYM31M36

L’ETF investe in un paniere di obbligazioni declassate in seguito al peggioramento del merito  creditizio. Sebbene il rischio di cambio sia “mitigato” dalla presenza di bond in Euro, l’investimento  comporta comunque un rischio valutario. 

L’indice Bloomberg Global Corporate ex EM Fallen Angels 3% Capped tiene traccia delle obbligazioni societarie high yield globali sviluppate che sono state declassate da investment grade.

L’ETF detiene l’intera gamma di scadenze obbligazionarie. Il reddito da interessi (cedole) del fondo viene distribuito agli investitori (semestralmente). Il coefficiente di spesa totale è pari allo 0,50% annuo e il fondo replica la performance dell’indice sottostante acquistando una selezione dei componenti più rilevanti dell’indice (campionamento). 

iShares Global High Yield Corporate Bond – IE00B74DQ490

L’ETF replica l’andamento di un indice composto da obbligazioni societarie ad alto rendimento di  emittenti dei mercati sviluppati. L’indice iBoxx® Global Developed Markets Liquid High Yield Capped replica il mercato delle obbligazioni societarie ad alto rendimento dei paesi sviluppati di tutto il mondo.

L’ETF investe in obbligazioni societaria con focus Globale e detiene l’intera gamma di scadenze delle obbligazioni. Cedola semestrale per gli investitori.

L’indice di spesa complessiva è pari allo 0,50% annuo, con il fondo che replica la performance dell’indice a campione. Questo prodotto è di grandi dimensioni, con un patrimonio gestito pari a 668 mln di Euro; è attivo da più di 5 anni ed ha domicilio fiscale in Irlanda.

Guardando alle performance di questi anni, nel 2021 il rendimento si è attestato all’8,46%.

Conclusioni: perché puntare su questa categoria?

Chi sceglie replicanti ad alta cedola per garantirsi una rendita deve essere ben consapevole dei rischi che corre. Dato che questi strumenti hanno una correlazione elevata con le azioni è bene considerarli all’interno della parte “equity” del proprio portafoglio.

L’uso del prodotto, inoltre, è consigliato solo a chi necessita realmente di un flusso di liquidità in conto corrente. Il pagamento delle cedole, infatti, comporta il pagamento di un’imposta del 26%, il che rende l’investimento fiscalmente inefficiente.

L’investitore con un orizzonte di lungo periodo, invece, farà meglio a usare con parsimonia questi strumenti preferendo, invece, i cloni di tipo azionario.

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Giacomo Saver – CEO Segreti Bancari

32 Commenti

  1. renata

    buonasera dott.Saver,
    c’è differenza , a parte la valuta, tra quelli citati nel suo articolo e questo : lu1215415214 lyx ibox e liq hy bb ?
    grazie

  2. ANTONIO

    Buon pomeriggio Giacomo,mi sembra da quello che noto dagli andamenti degli etf citati che se mantenuti in portafoglio per un periodo di 5 anni almeno,visto le cedole di una certa importanza,sicuramente si avrà un rendimento positivo cosa ne pensi?
    Quale sito consultare per vedere su gli etf i periodi di addebbito delle commissioni annuali?Grazie.

  3. Gianni Ambroeus

    grazie Daniele, come sempre puntuale e preciso nell’informazione.
    IL G.

  4. Daniele

    Buonasera Giacomo. Post interessante per trarre qualche spunto: in ottica di una rendita periodica questi etf sono ottimi prr via della cedola elevata. Ma se uno decidesse di acquistarli per poi dimenticarseli per diciamo 25-30 anni, secondo te il capitale verrebbe eroso dai tassi di default e quindi l\’investimento tecnicamente potrebbe anche andare in perdita oppure il capitale investito per un periodo di tempo cosi lungo non subirrebbe ribassi. Grazie del tuo parere sempre lucido e professionale. Un caro saluto.

  5. Francesco

    Con l’aumento dei rendimenti dei titoli USA si può notare un vistoso calo, in definitiva il rischio non è proporzionato rispetto a titoli obbligazionari più sicuri. Personalmente ho disinvestito prima che la perdita in quota capitale superasse il rendimento da cedole, con un discreto, ma non stratosferico guadagno. Condivido il punto di vista, gli HY hanno un rischio quasi azionario senza gli stessi potenziali ritorni, peraltro.

  6. Giacomo

    @ Renata
    Cambia l’indice replicato che è più rischioso perché composto da titoli con rating BB.

  7. Giacomo

    @ Antonio
    La certezza non c’è mai e occorre avere un METODO per investire, anche in questo caso. Puoi trovare i costi di gestione sul sito di Borsaitaliana oppure sui siti degli emittenti gli ETF.

  8. Giacomo

    @ Gianni
    Ti ringrazio…

  9. roberto

    Secondo me sono ottimi prodotti, in particolare iShares $ Short Duration High Yield Corp Bond – IE00BCRY6003, obbligazionario a breve scadenza ad alto rendimento, e utilizzandolo con versamenti periodici (ad es. allo stacco della cedola) può davvero fare la differenza nel lungo periodo. Peraltro essendo un obbligazionario di società operanti soprattutto in settori difensivi, soffrirebbe meno in caso di crollo dei mercati.

  10. simo

    Buongiorno , quindi in ottica di lungo termine è preferibile dedicare l’intera parte rischiosa del portafoglio ad azioni ? lasciando perdere gli h y? Io nella mia diversificazione sul lungo periodo ho sempre inserito hy sia euro che in dollari. forse ho sbagliato?

  11. Giacomo

    @ Roberto
    Non dimenticare che gli ETF High Yield soffrono di una volatilità marcata. Il settore non c’entra: se c’è un peggioramento del merito creditizio, le quotazioni obbligazionarie non Investment Grade crollano e con loro l’ETF.

  12. Giacomo

    @ Simo
    Dipende dalla strategie di investimento usata, non c’è una sola riposta valida per tutti e per sempre…

  13. Daniele

    vedendo questo grafico https://www.yieldstream.com/blog/9/Investing_in_high_yield_bonds__or__Why_we_like_junk_
    dal 1960 ad oggi un investimento in HY bond total return avrebbe reso un 7% annuo circa con un drawdown max del 32% (rispetto al 50% circa del S&P total return). Quindi per ottenere una rendita periodica senza intaccare il capitale in un arco di temporale molto lungo di 25-30 anni potrebbero andar bene, corretto? Grazie mille. Daniele

  14. Federico

    Ciao Giacomo , nei grafici da te postati si nota il confronto tra strumenti a distribuzione proventi :
    Il grafico indicato è un total return ? Oppure sono rappresentati solamente i prezzi medi dellle obbligazioni in portafoglio ?
    Secondo me è corretto paragonarli alle azioni come volatilità , ma non credo si possa fare un paragone sul rischio intrinseco :

    Sulle obbligazioni la scommessa è che l’emittente non fallisca e ripaghi il suo debito a scadenza ;
    il rischio default emittente , anche se ragionevolmente remoto , può essere gestito attraverso un alta diversificazione, classica di un fondo , oppure , nel caso di fondi a gestione attiva il gestore può impiegare anche i credit default swap (cds).

    Sulle azioni la scommessa è che i capitali rientrino sui titoli componenti l’indice ..
    E’ molto diverso purtroppo ..
    Noi sappiamo che gli indici globali segneranno nuovi massimi , perché è sempre stato così , ma di fatto non è detto che questa volta possa non accadere o comunque ci potrebbe volere molto tempo .
    Detto questo mi sento anche di dire che mentre per le obbligazioni la cedola è fissa ed è calcolata sul nominale , per quanto riguarda i dividendi ,invece , il calcolo avviene sul prezzo delle azioni nel momento della distribuzione .. e se il portafoglio fosse in drawdown del 50 % il dividendo sarebbe calcolato su un controvalore dimezzato . Cosa che con le obbligazioni non accade . Sbaglio ?

  15. roberto

    Infatti, proprio per il fatto che gli ETF High Yield possono avere degli scossoni (mai comunque paragonabili agli azionari), ho precisato che vanno fatti versamenti aggiuntivi o reinvestite le cedole in modo da attenuare i movimenti nel lungo periodo e mediarne il prezzo.
    Cordiali saluti

  16. Giacomo

    @ Daniele
    Da soli no. Gli High Yield vanno mixati opportunamente con altri strumenti. Non puoi pensare di avere un portafoglio di solo bond ad alto rendimento…

  17. Giacomo

    @ Federico
    Grazie per il tuo commento. Il grafico non tiene conto dei dividendi pagati dagli ETF (le cedole) ma solo dei prezzi. Per quanto riguarda il fatto che le azioni in futuro possano essere “peggiori” di quanto lo sono state, ti ricordo le parole di John Templeton: le 4 più pericolose parole per l’investitore sono “Questa Volta è Diverso…”

  18. Federico

    @ Giacomo
    Grazie per la risposta
    Volevo solo mettere in luce il rischio intrinseco delle 2 asset class : La scommessa sul non fallimento dell emittente in un determinato periodo di tempo (obbligazione ) è una cosa , mentre il rischio che si corre nei mercati azionari è pari alla scommessa che in futuro altri investitori mettano i soldi dove li ho messi io .. (vedi ftse mib chi è entrato sui massimi del 2007 , non ha rivisto ancora i soldi a distanza di più di 10 anni ..
    I dividendi aiutano , ma essendo calcolati sul prezzo dell’indice in quel preciso momento si rischia di incassare la metà se ci si trova in drawdown del 50 % ad esempio ..

  19. Giacomo

    @ Federico
    Secondo me hai commesso tre errori:
    1 – home bias: hai investito nella borsa italiana, che è quella che conoscevi meglio, ma che purtroppo è uno dei posti peggiori dove investire;
    2 – sei entrato nel momento sbagliato perché ti sei lasciato condizionare dalle performance passate
    3 – non avevi un metodo, né una strategia di portafoglio.

  20. roberto

    Mi scusi se mi intrometto ma vorrei dire il mio punto di vista: premesso che non sono un esperto in materia ma penso che i dividendi, essendo il frutto degli utili che un’azienda intende distribuire, non hanno nulla a che vedere con le quotazioni in quel determinato momento dell’azione o dell’indice di riferimento. Prova ne è che, ad es., che le società rappresentate dall’indice azionario high yield, tendono ad avere dividendi stabili o in crescita nel tempo malgrado i periodi in cui il predetto indice scenda di quotazione. Se sbaglio e qualcuno vuole correggermi, ne sarò lieto.

  21. Federico

    Il dividendo però deve essere distribuito agli azionisti e per sapere che quota di dividendo spetta al singolo azionista si và a vedere , in quel momento , quante azioni detiene ,appunto , l’azionista .
    Senza girarci troppo intorno , se lei và a vedere ad esempio l’azienda “Apollo commercial real estate ) , su investing.com noterà che corrisponde un dividendo medio di 0,40 usd che come viene scritto rappresenta il 9 /10 % di rendimento ..
    il 10 % di cosa ?
    Della singola azione immagino ..
    Pertanto se io ho comprato le azioni a 20 e dopo un mese me le ritrovo a 10 ed a 10 restano per un anno , di fatto alla data di pagamento del dividendo io prenderò il 10 % del controvalore in possesso , che verrà registrato nel momento in cui l’azienda paga il dividendo

    Non ne ho la certezza ma credo funzioni così..
    Andrò a chiedere nel forum

  22. Federico

    @ Giacomo
    Mi spiace ma non ho commesso nessuno errore perché non ci ho investito personalmente , non sono così sprovveduto :
    Lo so anche io che è meglio l’msci world , magari con dei piani di accumulo sul trend crescente ed una media mobile di lungo periodo per uscire ecc ecc ..

    Il tema era un altro ..

    Però capisco , dalla risposta che mi hai dato , che non conviene più parlarne , e che forse in questi commenti conta di più far “digerire “ai lettori il concetto che è meglio affidarsi ad un consulente …. Credo che questo fosse il tuo obbiettivo in quanto la risposta che mi hai dato non è pertinente con ciò che ho scritto .

  23. Federico

    Non mi hanno ancora risposto sul forum ma ci ho pensato , in teoria se il prezzo delle azioni si dimezza il dividendo raddoppia .

    Per via del fatto che il dividendo è sempre lo stesso in termini monetari anche dopo un ribasso del 50 % del valore dell’azione .
    il dividendo quindi , in questo caso rappresenta una percentuale più importante sul prezzo dell’azione ,pertanto si percepirebbe lo stesso importo monetario rispetto a quanto si percepiva pre ribasso del 50 %

  24. Giacomo

    @ Roberto
    I dividendi cui facciamo riferimento qui sono pagati da ETF obbligazionari, e sono una cosa diversa da quelli staccati dalle azioni. Ad ogni modo il dividendo è il primo determinante della quotazione di un’azione, vedi i modelli di Gordon e di Lintner…

  25. Giacomo

    @ Federico
    No, non è sempre meglio affidarsi ad un consulente. E’ meglio capire cosa si vuole dai propri investimenti e poi agire di conseguenza. Una strada è quella di imparare a fare da soli, l’altra è quella di seguire ciò che fa qualcuno che ha un certo successo (o affidarsi ad un buon consulente, che però non sia collegato con il mondo bancario).

  26. Giacomo

    @ Federico
    Sei OFF TOPIC. Qui non parliamo di dividendi ma di ETF high yield. Scrivi le tue domande sulla pagina facebook di Segretibancari se queste non sono pertinenti al post. Grazie.

  27. roberto

    Esattamente, il dividendo non è correlato alla quotazione dell’azione. Ad esempio, Intesa S.P. quest’anno, in base alle attuali quotazioni di mercato, dovrebbe elargire un dividendo superiore al 10%, chiaramente se il Consiglio di Amministrazione delibererà di retrocedere lo stesso dividendo dell’anno scorso, ma ciò indipendentemente dai corsi del titolo. La saluto cordialmente.

  28. francesco

    Gentilissimo Dr. ho letto con attenzione l’articolo su etf high yield da lei spiegato ottimamente come sempre, nel 2021 gli etf high yield possano andare ancora bene? grazie

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