Rapporto rischio rendimento, cos’è come si calcola

16 Gennaio 2023

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Il rapporto rischio rendimento è un elemento chiave per costruire un portafoglio di investimento redditizio. Ma cos’è e come si calcola? Vediamolo insieme.

Rapporto rischio rendimento: cos’è, come si calcola perché è importante

Il rischio e il rendimento sono due dei fattori più importanti che gli investitori considerano quando prendono decisioni di investimento. Per prendere decisioni consapevoli, è fondamentale che gli investitori comprendano la relazione tra questi due fattori e un modo per farlo è il rapporto rischio-rendimento.

In questa guida, ci concentriamo sulla relazione tra questi elementi, cosa significa nel dettaglio e come sfruttarla al meglio per i tuoi investimenti.

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Cos’è il rapporto rischio rendimento?

Il rapporto rischio endimento è una misura del compromesso tra il rendimento atteso di un investimento e il livello di rischio associato a tale investimento. Si calcola dividendo il rendimento atteso dell’investimento per la sua deviazione standard di rendimento. 

Questo rapporto consente agli investitori di confrontare diverse opzioni di investimento e di vedere quale offre un rendimento più elevato a fronte di un determinato livello di rischio.

Comprendere i concetti di rischio e rendimento

La comprensione del rischio è fondamentale per gli investitori, poiché i diversi tipi di rischio possono avere un impatto significativo sulla performance di un investimento. Due tipologie comuni sono il rischio sistematico e il rischio non sistematico:

  • Il rischio sistematico, noto anche come rischio di mercato, è il rischio inerente al mercato nel suo complesso e non può essere diversificato. Esempi di rischio sistematico sono le recessioni economiche, l’instabilità politica e gli eventi naturali. 
  • Il rischio asistematico, invece, è specifico di una particolare società o settore e può essere eliminato attraverso un portafoglio adeguatamente diversificato.

La misurazione del rischio è importante per gli investitori e ci sono diversi modi per farlo. Una misura comunemente utilizzata è la deviazione standard, che calcola la volatilità dei rendimenti di un investimento.

Un’altra misura è il beta, che misura la sensibilità di un investimento al rischio di mercato. Un beta pari a 1 significa che i rendimenti dell’investimento sono perfettamente correlati al mercato, mentre un beta inferiore a 1 indica che l’investimento è meno volatile del mercato. Un beta superiore a 1 significa che l’investimento è più volatile del mercato.

La comprensione del rendimento è un altro elemento fondamentale per gli investitori. Esistono diversi modi per misurare il rendimento, tra cui il rendimento totale, che rappresenta il guadagno o la perdita complessiva di un investimento, e il rendimento annualizzato, che è il rendimento medio annuo di un investimento. 

Il ruolo della diversificazione nel raggiungimento di un rendimento più elevato è importante per gli investitori, poiché un portafoglio adeguatamente diversificato può contribuire a ridurre il rischio non sistematico e ad aumentare il potenziale di rendimento.

Come calcolare il rapporto

La relazione tra rischio e rendimento è un indicatore da tenere in considerazione: in generale, più alto è il livello di rischio associato a un investimento, più alto è il rendimento atteso. Si tratta del cosiddetto tradeoff rischio rendimento. Tuttavia, questa relazione non è sempre lineare ed è importante che gli investitori comprendano il compromesso tra rischio e rendimento per ogni specifico investimento.

Possiamo individuare vari indicatori per avere un quadro del rapporto rischio rendimento. Il primo è il Value at Risk (VaR), una misura statistica del rischio di un portafoglio. Rappresenta la perdita massima che si prevede a un determinato livello di fiducia(ad esempio, 95%). Per calcolare il VaR, occorre innanzitutto stimare i rendimenti attesi e la volatilità (deviazione standard) del portafoglio. Quindi, si può utilizzare la formula del VaR:

VaR = valore del portafoglio x (1 – livello di fiducia)^(-1) x deviazione standard.

Lo Sharpe ratio è una misura del rendimento corretto per il rischio, che confronta sempre il rendimento di un portafoglio con la sua volatilità. Per calcolare lo Sharpe ratio, occorre innanzitutto calcolare l’excess return del portafoglio (ossia il suo rendimento meno il tasso privo di rischio) e dividerlo per la volatilità del portafoglio:

Sharpe ratio = (rendimento del portafoglio – tasso privo di rischio) / volatilità del portafoglio

L’Information ratio misura il rendimento attivo ottenuto per unità di rischio attivo. Il rendimento attivo è la differenza tra i rendimenti del portafoglio e quelli del benchmark. Per calcolare l’information ratio, si deve dividere il rendimento attivo per il rischio attivo.

Indice di informazione = Rendimento attivo / Rischio attivo

È importante notare che tutti questi indici sono tipicamente utilizzati per gli investimenti come indicatore della performance. Dovrebbero essere utilizzati in combinazione con altri indicatori per comprendere le caratteristiche di rendimento e di rischio di un portafoglio.

Conclusioni: come sfruttare il rapporto rischio rendimento

In conclusione, la comprensione del rapporto rischio rendimento è uno strumento essenziale per gli investitori che desiderano prendere decisioni di investimento informate. 

Comprendendo la relazione tra questi fattori di investimento, misurando il rischio e considerando il guadagno, i risparmiatori possono prendere decisioni in linea con la loro tolleranza al rischio e raggiungere i loro obiettivi finanziari. È importante che gli esperti di finanza considerino il tradeoff rischio rendimento e utilizzino la metrica appropriata per misurare il rischio nelle loro decisioni di investimento.

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