ETF inflation linked: lista dei migliori + un consiglio

28 Febbraio 2024

ETF inflation linked

Se stai cercando spunti per costruire il tuo portafoglio in autonomia e sei interessato agli ETF inflation linked quello che stai per leggere farà al caso tuo. Anche se, forse, minerà qualche tua certezza.

Cosa sono gli ETF indicizzati all’inflazione

Gli ETF inflation linked sono fondi passivi che replicano indici finanziari composti da titoli di stato indicizzati all’inflazione. Essi, in pratica, corrispondono cedole e capitale che vengono periodicamente “aggiornati” in base all’andamento dei prezzi al consumo.

Lo scopo, almeno sulla carta, è quello di produrre una performance che consenta – come minimo – di mantenere inalterato il potere di acquisto delle somme investite. Ovvero, nel linguaggio comune, preservare il capitale dall’erosione inflazionistica. Ci sono tuttavia alcune cose da considerare, per evitare di sbagliare allocazione ed usare questi strumenti in modo improprio/inefficace.

Ricorda, tuttavia, che avere i prodotti migliori in portafoglio non è garanzia di successo a lungo termine. Ti spiego le ragioni (e le soluzioni al problema) a questo link.

iShares Euro Inflation Linked Government Bond – IE00B0M62X26

Il sottostante è rappresentato dall’indice Bloomberg Euro Government Inflation Linked Bond. Esso permette di investire nelle obbligazioni inflation linked europee, senza vincoli di scadenza.

La modalità di replica è fisica con campionamento. Il prodotto è ad accumulazione. In pratica gli interessi sono reinvestiti nel fondo, sicché l’incasso dei proventi implica la liquidazione di quote del fondo. Il patrimonio in gestione è di 1.612 mln di Euro, mentre la sede legale è l’Irlanda.

Si tratta anche di un prodotto longevo, disponibile dal 18 novembre 2005 il cui costo annuo di gestione è dello 0,09% appena.

Questi, invece, sono i titoli più importanti in portafoglio:

  • Oatei Lg27 Eur 1,85% (peso: 5,80%)
  • Bundei 0,5% Ap30 Eur (peso: 5,04%)
  • Bundei 0,1% Ap26 Eur (peso: 4,14%)
  • Oatei Tf 0.7% Lg30 Eur (peso: 4,06%)
  • Oatei Lg40 Eur 1,8% (peso: 3,89%).

In totale l’ETF detiene 38 titoli diversi.

UBS Bloomberg Euro Inflation Linked 10+ – LU1645381689

Si tratta di un prodotto specializzato nei bond area euro con scadenza ultra decennale. L’indice replicato, infatti, è il Bloomberg Euro Government Inflation-Linked 10+ Year che fornisce accesso ai titoli di stato denominati in euro indicizzati all’inflazione aventi durata superiore a dieci anni.

Si tratta, dunque, di un prodotto utile per chi vuole assumere un notevole rischio di duration sul portafoglio stesso. La replica è fisica totale, mentre il fondo è a distribuzione dei proventi con cadenza semestrale. Caratteristica, questa, importante per coloro i quali vogliono avere una cedola dal proprio investimento.

Il costo annuo di gestione è dello 0,10% mentre il patrimonio in gestione è di 24 milioni di Euro. Il prodotto è disponibile dal 31 ottobre 2017 ed è domiciliato in Lussemburgo.

Ecco i titoli principali detenuti in portafoglio:

  • Oatei Lg27 Eur 1,85% (peso: 7,86%)
  • Bundei 0,5% Ap30 Eur (peso: 6,82%)
  • Bundei 0,1% Ap26 Eur (peso: 5,65%)
  • Oatei Tf 0.7% Lg30 Eur (peso: 5,37%)
  • Obligacionesei 0,7% Nv33 Eur (peso: 5,35%).

Il portafoglio è composto da 23 titoli differenti.

Amundi Euro Government Inflation-Linked Bond – LU1650491282

È un concorrente rispetto all’ETF indicizzato all’inflazione di iShares. Il sottostante, infatti, è il medesimo. Anche il costo annuo di gestione è identico. Esso, infatti, è dello 0,09% appena. La replica è fisica totale, mentre il prodotto è disponibile dal 14 aprile 2005. Il patrimonio in gestione è di 1.058 milioni di Euro mentre il domicilio fiscale è il Lussemburgo.

Questi, infine, i cinque principali titoli detenuti in portafoglio:

  • Oatei Lg27 Eur 1,85% (peso: 5,78%)
  • Bundei 0,5% Ap30 Eur (peso: 5,03%)
  • Bundei 0,1% Ap26 Eur (peso: 4,12%)
  • Oatei Lg40 Eur 1,8% (peso: 3,91%)
  • Oatei Tf 0.7% Lg30 Eur (peso: 3,89%).

In tutto il fondo ha 37 titoli diversi.

iShares USD TIPS – IE00B1FZSC47

L’ETF replica l’indice Bloomberg US Government Inflation-Linked Bond che permette di investire nei Treasury americani indicizzati all’inflazione. Non vi sono vincoli di scadenza.

In aggiunta, il costo annuo di gestione è dello 0,10%, il prodotto è ad accumulazione e la replica è fisica. Il patrimonio del fondo ammonta a 2.683 milioni di euro. Il domicilio fiscale è l’Irlanda mentre il prodotto è disponibile dall’8 dicembre 2006.

Poiché il prodotto investe in dollari l’investimento comporta il rischio di cambio nei confronti della valuta Usa.

Questi, invece, sono i principali titoli detenuti in portafoglio:

  • TIPS 0.625% 15jan2026 (peso: 3,20%)
  • TIPS 0.375% 15jul2025 (peso: 3,04%)
  • TIPS 0.125% 15jan2032 (peso: 2,94%)
  • TIPS 1.125% 15jan2033 (peso: 2,90%)
  • TIPS 0.25% 15jan2025 (peso: 2,90%).

I titoli in totale sono 48.

UBS ETF Bloomberg TIPS 10+ – LU1459802754

Chi vuole investire in bond Usa indicizzati all’inflazione con durata superiore a dieci anni potrà scegliere questo ETF. Il costo annuo è dello 0,20%, mentre la replica è fisica. Al contrario del precedente, tuttavia, l’ETF inflazione di UBS paga dividendi due volte l’anno.

Il patrimonio è di 132 milioni di Euro. L’ETF è disponibile dal 30 settembre 2016 e il suo domicilio fiscale è il Lussemburgo.

I titoli in cui il prodotto investe sono solo 14. Questi i principali:

  • TIPS 1.375% 15feb2044 (peso: 11,04%)
  • TIPS 0.75% 15feb2045 (peso: 10,64%)
  • TIPS 0.75% 15feb2042 (peso: 9,27%)
  • TIPS 1.5% 15feb2053 (peso: 8,94%)
  • TIPS 2.125% 15feb2041 (peso: 7,23%).

L’ETF implica il rischio di cambio.

Xtrackers Global Inflation-Linked Bond – LU0290357929

L’ETF investe in 153 titoli di Stato emessi dai Governi sviluppati dei Paesi sviluppati, senza vincoli di scadenza. L’indice replicato è Bloomberg World Government Inflation-Linked Bond (EUR Hedged) che copre i titoli indicizzati all’inflazione emessi dai Paesi sviluppati, con copertura dal rischio di cambio.

Il costo annuo di gestione è dello 0,20%, il prodotto è a replica fisica con campionamento, è ad accumulazione dei proventi ed è domiciliato in Lussemburgo. Esso è disponibile dall’8 giugno 2007, mentre il patrimonio in gestione ammonta a 504 milioni di Euro.

Questi i titoli principali:

  • TIPS 0.625% 15jan2026 (peso: 1,64%)
  • TIPS 0.375% 15jul2025 (peso: 1,60%)
  • TIPS 0.25% 15jan2025 (peso: 1,58%)
  • TIPS 0.125% 15jan2032 (peso: 1,53%)
  • TIPS 1.125% 15jan2033 (peso: 1,50%).

Xtrackers Global Inflation-Linked Bond – LU0908508814

Si tratta del medesimo ETF visto prima. Esso, tuttavia, non copre il rischio di cambio. Ciò, in definitiva, si riflette nei rendimenti e nella volatilità. Le modalità di replica e la politica dei dividendi sono identiche al caso precedente. Tuttavia il patrimonio dell’ETF è di 115 milioni, circa un quinto della versione hedged.

Conviene investire in ETF inflation linked?

L’andamento passato degli ETF legati all’inflazione in presenza di inflazione crescente ha causato diversi dubbi negli investitori. Infatti le quotazioni dei fondi sono salite quando non c’era ancora inflazione per poi scendere mano a mano che i prezzi crescevano. Perché?

In primo luogo il legame con l’inflazione è retroattivo, nel senso che le cedole si adeguano in ritardo rispetto ai prezzi. In breve occorre che l’inflazione già ci sia stata affinché le cedole crescano. Questo ha, ovviamente, implicazioni sulle quotazioni dei titoli. Inoltre i bond (e gli ETF) inflation linked sono comunque obbligazioni. Essi tendono a crescere quando le aspettative sono per un ribasso dei tassi, più che per un rialzo dell’inflazione.

Infine la protezione dall’aumento dei prezzi, che si vede nel lungo periodo, non è perfetta in quanto può esserci differenza tra l’inflazione di riferimento e quella del Paese in cui l’investitore vive. Ad esempio beneficiare della rivalutazione per l’inflazione europea non significa, in modo automatico, essere protetti dal carovita italiano.

Secondo noi ha senso inserire gli ETF inflation linked all’interno di portafogli lazy, oppure in allocazioni a vocazione obbligazionaria. Siamo, invece, più scettici sul loro impiego massiccio all’interno dei portafogli di tipo azionario.

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Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari

24 Commenti

  1. Silvio

    Saluti Giacomo
    con inflazioni così basse nei paesi elencati che senso ha oggi proteggersi?
    Ad ogni modo secondo Lei sarebbero meglio prodotti ad accumulo o a distribuzione dei proventi?

    grazie

  2. Luca

    Buongiorno, da inizio anno quei sei etf a portafoglio porterebbero a un rendimento medio negativo…. che senso avrebbe averli a portafoglio? Molto meglio etf azionario globale, associato x esempio a physical gold

  3. Andrea

    Buongiorno Giacomo,
    in questo momento particolare di prospettiva di aumento dei tassi,aggiungerei se mi consenti,
    un ETF con duration quasi zero basato, si può dire tra virgolette, sull’inflazione pura:
    Lyxor EUR 2-10Y Inflation Expectations UCITS ETF C-EUR
    ISIN LU1390062245
    Ticker EUIN
    Un abbraccio
    Andrea

  4. Elena

    Buongiorno,
    Non è rischioso, con i tempi che corrono, esporsi troppo ai bond governativi italiani, anche se indicizzati all’ inflazione?

  5. Roberto

    Ottimo post. Vorrei segnalare anche questo. Xtrackers II Global Inflation-Linked Bond UCITS ETF, peso Italia 6,6%.,duration 12 anni, replica fisica. Maggior pesi America Inghilterra. SALUTI Roberto

  6. Walter

    Scusa Giacomo, ma vedo dei rendimenti negativi e alcuni quasi nulli, mi domando che senso ha vincolarsi con questi ETF , quando un semplice conto corrente remunerato come conto Yellow di che banca offre uno 0,22 netto senza vincolare niente, soldi sempre disponibili e non soggetti alle fluttuazioni di mercato…

  7. Giacomo

    @ Silvio
    Chi sceglie di investire in prodotti che proteggono il capitale dall’inflazione, lo fa sulla base delle attese future di inflazione, non del tasso attuale. A quanto mi risulta, tutti gli ETF disponibili su Borsa italiana sono ad accumulazione.
    Se lei crede che in futuro l’inflazione non sarà un problema, eviti di investire in questi strumenti…

  8. Giacomo

    @ Luca
    Attento, sta commettendo un errore pericoloso: quello di osservare le performance passate per decidere i suoi investimenti futuri. Questo modo di procedere, molto comune,porta a grossi guai in futuro per effetto del fenomeno del ritorno in media. Ecco come ovviare a questo inconveniente: https://www.segretibancari.com/ascuoladiinvestimenti/

  9. Giacomo

    @ Andrea
    Certo che ti “consento” ed anzi ti ringrazio per l’approfondimento 🙂

  10. Giacomo

    @ Elena
    A mio avviso un po’”. Infatti gli ETF che ho indicato prevedono anche l’investimento in titoli di altri Paesi, oltre all’Italia. Il problema è che sono pochi gli stati ad offrire bond inflation linked, purtroppo, per cui siamo “costretti” ad avere una buona dose di Italia in portafoglio.

  11. Giacomo

    @ Roberto
    Grazie per i complimenti. L’ETF che ci indichi è ancora più diversificato, perché comprende molti titoli a livello globale.

  12. Giacomo

    @ Walter
    Come ho scritto prima, l‘errore che commetti è legato al fatto che osservi la performance passata di un certo strumento finanziario e, sulla base di quello, scegli le mosse future. Attenzione perché stai andando fuori strada osservando il passato e usandolo per decidere cosa fare in futuro.

  13. Roberto D.

    Buongiorno Giacomo,di questi etf indicizzati all’inflazione che hai elencato volendo prenderne uno in considerazione quale preferire? Quello con costi più bassi? E con la crisi che si profila all’orizzonte e quindi con una probabile recessione è possibile che ci sarà inflazione? Grazie in anticipo per la risposta.

  14. michele

    Scusa Giacomo, ma in considerazione del fatto che questi fondi detengono al loro interno pochi strumenti, non sarebbe il caso di acquistarli direttamente evitando così quelli più rischiosi? in questo caso si eviterebbe inoltre di pagare le commissioni di gestione del fondo etf.

  15. Giacomo

    @ Roberto
    Per prima cosa occorre elaborare un piano di investimento e capire se ha senso, all’interno di esso, andare ad inserire i titoli inflation linked. Se la risposta è affermativa allora si procederà a scegliere il miglior ETF, ma questo è un aspetto secondario rispetto alla stesura di un piano per investire.

  16. Giacomo

    @ Michele
    Secondo me no perché perderesti il vantaggio della diversificazione. Comprando l’ETF crei un portafoglio “barbell” ottimizzato grazie al fatto che prendi posizione su più scadenze ed emittenti diversi. Il costo di gestione “vale il viaggio”, secondo me.

  17. Paffuto

    Buongiorno, ti chiedo una delucidazione sul Lyxor inflation linked investment grade. Vedo che la quota Italia è del 30%. Ma l’Etf offrirebbe tutela nel caso in cui i Btpei fossero degradati a titoli non investment grade? In altre parole, in quel caso l’Italia verrebbe esclusa dal portafoglio dell’Etf visto che si fa riferimento solo a titoli investmente grade?

  18. Giacomo

    @ Paffuto
    Sì, la perdita della qualifica Investment Grade da parte dell’Italia comporterebbe la liquidazione dei BTP che l’ETF detiene in portafoglio.

  19. Max F.

    Buondì l’Etf con duration di 5 anni UBS-Bloomberg Barclay € Inflation Linked 1-10, in caso di aumento dei tassi in europa sarebbe meno sensibile a tale aumento e renderebbe meno volatile il protafoglio, o sbaglio?

  20. Giacomo

    @ Max
    Gli ETF indicizzati all’inflazione non sono sensibili a tutti i rialzi dei tassi, ma solo agli incrementi dei tassi reali. Se questi crescono allora i bond inflation linked pedono in modo proporzionale alla duration. Tu intendevi i tassi reali?

  21. Matteo

    Ciao Giacomo, grazie per questo articolo. Pur condividendo la tua premessa che occorra anzitutto considerare il proprio piano di investimento ti chiedo se non sia il caso di detenere almeno una quota di obbligazioni inflation linked, dato che mi pare non vi sia altro strumento per neutralizzare l’inflazione, primo obiettivo di noi investitori. Grazie

  22. Giacomo

    @ Matteo
    Certamente sì, ma insieme ad altri strumenti finanziari che siano poco correlati con gli ETF inflation linked e in proporzione coerente con i tuoi obiettivi di investimento.

  23. luca

    Vivendo in Europa dovremmo privilegiare etf governativi ad inflazione europea e non globali,perche’ questi ultimi pur essendo piu’ diversificati hanno una componente Stati Uniti in predominanza.Se l’inflazione sale in Europa e diminuisce in America,avremmo ben poca protezione dall’inflazione.

  24. Giacomo

    @ Luca
    E’ questione di scelte. In realtà occorrerebbe scegliere i BTP Italia, che sono indicizzati all’inflazione italiana, poiché i prezzi in Europa potrebbero salire meno che nel nostro Paese. D’altro canto scegliendo un ETF globale si beneficia anche di una inflazione in altri Stati, in cui le economie sono più forti…

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