
ETF inflazione, ecco i cloni più efficaci per battere il carovita.
Articolo aggiornato il 21 settembre 2021
ETF e inflazione: un legame da approfondire
Investire in ETF inflation linked significa, in breve, mettere a reddito il capitale attraverso portafogli obbligazionari che vincono l’inflazione. Tuttavia, a differenza dell’investimento in singoli titoli, l’ETF non scade mai. Ciò implica che la protezione dal carovita si otterrà solo rivendendo il fondo sul mercato.
Ciò rende gli ETF legati all’inflazione adatti per una strategia di lungo termine, ma inopportuni per chi necessita del capitale “protetto” ad una certa data.
Quanto, come e perché investire in ETF indicizzati all’inflazione? Te lo diciamo subito.
ETF inflazione europea
iShares Euro Inflation Linked Government Bond – IE00B0M62X26
Il sottostante è rappresentato dall’indice Bloomberg Euro Government Inflation Linked Bond. Esso permette di investire nelle obbligazioni inflation linked europee, senza vincoli di scadenza.
Il fondo ha un patrimonio di 1.762 milioni, è a replica fisica e ad accumulazione dei proventi. Il rendimento medio degli ultimi tre anni è stato del 13,23% a fronte di un costo annuo dello 0,25% e di una volatilità del 3,41%.
UBS Bloomberg Euro Inflation Linked 10+ – LU1645381689
Si tratta di un prodotto specializzato nei bond area euro con scadenza ultra decennale. Il patrimonio dell’ETF è di 40 milioni, mentre il costo annuo è dello 0,20%. Oltre a ciò il clone è a replica fisica e distribuisce semestralmente i dividendi.
La performance degli ultimi tre anni è stata del 26,38%, a fronte di una volatilità del 6,95%. Il rendimento è stato favorevolmente condizionato dalle politiche monetarie espansive e dalla ricerca di performance da parte degli investitori.
Lyxor Euro Government Inflation Linked Bond – LU1650491282
È un concorrente rispetto all’ETF indicizzato all’inflazione di iShares. Il sottostante, infatti, è il medesimo. Ciò che cambia è il costo annuo di gestione, pari ad appena lo 0,09% e la patrimonialità, pari a 1.044 milioni di euro. La volatilità è del 3,40%, il rendimento medio triennale del 13,64%. La replica è fisica ed il prodotto ad accumulazione.
Da preferire per chi fa investimenti di lunghissimo termine e vuole privilegiare il costo alla liquidità, anche se il prodotto resta comunque molto scambiato.
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ETF inflazione USA
iShares USD TIPS – IE00B1FZSC47
L’ETF replica l’indice Bloomberg US Government Inflation-Linked Bond che permette di investire nei Treasury americani indicizzati all’inflazione. Non vi sono vincoli di scadenza.
In aggiunta, il costo annuo di gestione è dello 0,10%, il prodotto è ad accumulazione e la replica è fisica. Il patrimonio del fondo ammonta a 2.966 milioni di euro. La performance triennale, in breve, è stata del 25,91% mentre la volatilità del 7,17%.
Poiché il prodotto investe in dollari l’investimento comporta il rischio di cambio nei confronti della valuta Usa.
UBS ETF Bloomberg TIPS 10+ – LU1459802754
Chi vuole investire in bond Usa indicizzati all’inflazione con durata superiore a dieci anni potrà scegliere questo ETF. Il costo annuo è dello 0,20%, mentre la replica è fisica. Al contrario del precedente, tuttavia, l’ETF inflazione di UBS paga dividendi due volte l’anno.
Il patrimonio è di 38 milioni di euro. Si tratta, in definitiva, di un fondo piuttosto piccolo. Il rendimento triennale è stato del 48,97%, mentre la volatilità del 13,64%. Si tratta, quindi, di un prodotto abbastanza rischioso e volatile che va abbinato con un ETF azionario USA all’interno di un portafoglio diversificato.
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L’ETF implica il rischio di cambio.
ETF inflazione globale
Xtrackers Global Inflation-Linked Bond – LU0290357929
L’ETF investe in titoli di Stato emessi dai Governi sviluppati dei Paesi sviluppati, senza vincoli di scadenza. Il costo annuo di gestione è dello 0,25%, mentre il rendimento triennale è stato del 17,69%. Il fondo ha un capitale di 1.225 milioni di euro.
La volatilità, invece, è del 4,76%. Inoltre l’ETF è a replica fisica, reinveste i proventi e copre il rischio di cambio.
Xtrackers Global Inflation-Linked Bond – LU0908508814
Si tratta del medesimo ETF visto prima. Esso, tuttavia, non copre il rischio di cambio. Ciò, in definitiva, si riflette nei rendimenti e nella volatilità. La performance triennale è stata del 23,49% mentre la volatilità del 5,61%. Le modalità di replica e la politica dei dividendi sono identiche al caso precedente. Tuttavia il patrimonio dell’ETF è di 247 milioni, circa un quinto della versione hedged.
I nostri ETF preferiti
Prima di concludere desideriamo indicarti quali siano i prodotti migliori, scelti sulla base di un set stringente di criteri. Per quanto riguarda gli ETF legati all’inflazione europea la scelta ricade sul prodotto iShares. Abbiamo, infatti, privilegiato la liquidità rispetto al costo più alto.
Il nostro ETF TIPS preferito, ancora una volta, è quello di iShares. Si tratta, in breve, di un prodotto che diversifica anche le scadenze.
A livello globale, infine, preferiamo l‘Xtrackers con la copertura dal rischio cambio. Poiché la funzione di questi prodotti è di proteggere il capitale, riteniamo che sia meglio sterilizzare componente valutaria.
Think different. Invest differently.
Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari