
Il BTP 2067 è sulla bocca di tutti ma è davvero una buona occasione per gli investitori? Lo abbiamo analizzato per te.
Il BTP 2067 è uno dei titoli di Stato italiani più lunghi in circolazione. Si tratta di un’obbligazione che scade tra 44 anni e che offre un rendimento lordo di circa il 2,8% annuo. Ma conviene davvero investire in questo tipo di titolo? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di una scadenza così lontana?
Dubbi su dove investire? Ti aiutiamo noi.
BTP a lunga scadenza: cosa sono?
I BTP a lunga scadenza sono titoli di Stato emessi dallo Stato italiano per finanziare la spesa pubblica e gli investimenti. Hanno una durata che varia da 18 mesi a 50 anni e pagano una cedola fissa ogni sei mesi.
Il rendimento dipende dal prezzo di acquisto, dal tasso d’interesse e dalla scadenza del titolo. I BTP a lunga scadenza sono considerati un investimento a basso rischio ma anche a basso rendimento, in quanto esposti alle variazioni dei tassi di mercato e all’inflazione. Per acquistarli si può partecipare alle aste organizzate dal Tesoro o comprare i titoli sul mercato secondario tramite gli intermediari autorizzati.
Il BTP 2067 è un’obbligazione a lungo termine che ha una scadenza fissata al 31 maggio 2067 e offre un tasso di interesse fisso del 4,451%, con cedole semestrali del 2,8%. Se mantenuto fino alla scadenza, il rimborso sarà per un importo pari a quello di acquisto. Il valore di mercato del BTP può variare nel tempo, ma alla scadenza è prevista una liquidazione alla pari.
BTP 2067: conviene?
Innanzitutto, bisogna considerare che il BTP 2067 è un titolo molto sensibile alle variazioni dei tassi di interesse. Questo significa che il suo prezzo può subire forti oscillazioni in base alle aspettative del mercato sul futuro dell’economia e della politica monetaria. Più la scadenza è lunga, più il titolo è esposto a questo tipo di rischio.
Per fare un esempio, se i tassi di interesse salgono di un punto percentuale, il prezzo del BTP 2067 può scendere in modo significativo. Al contrario, se i tassi di interesse scendono di un punto percentuale, il prezzo del BTP 2067 può salire in maniera consistente. Queste sono variazioni molto elevate, che possono comportare delle perdite o dei guadagni per gli investitori.
Inoltre, bisogna tenere conto che il BTP 2067 ha una cedola annua del 2,45%, che è inferiore al tasso di inflazione atteso per i prossimi anni. Questo significa che il rendimento reale del titolo è negativo, ovvero che il potere d’acquisto del capitale investito si erode nel tempo. Per avere un rendimento reale positivo, bisognerebbe acquistare il titolo a un prezzo inferiore al valore nominale, ovvero con uno sconto.
Infine, bisogna valutare la convenienza del BTP 2067 rispetto ad altre alternative di investimento. Attualmente, ci sono dei titoli di Stato italiani con scadenze più brevi che offrono rendimenti simili o superiori. Questi titoli hanno una durata inferiore di circa 30 anni rispetto al BTP 2067 e quindi sono meno esposti al rischio di tasso.
In alternativa, ci sono anche dei titoli corporate, ovvero emessi da società private, che offrono rendimenti simili o superiori con una durata inferiore. Questi titoli hanno una durata inferiore e quindi sono meno esposti al rischio di tasso. Tuttavia, hanno anche un maggiore rischio di credito, ovvero la possibilità che l’emittente non paghi gli interessi o restituisca il capitale.
In sintesi, il BTP 2067 appare poco vantaggioso in questo momento. La sua lunga scadenza comporta rischi eccessivi di fluttuazioni di prezzo e una possibile diminuzione del potere d’acquisto nel corso del tempo. Sarebbe preferibile optare per titoli con scadenza più breve o investire in obbligazioni corporate che offrono lo stesso rendimento ma con un periodo di maturazione inferiore.
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Think different. Invest differently.
Giacomo Saver – CEO Segreti Bancari
e se invece del btp 2067 prendessimo in considerazione il btp IT0005090318 scadenza 2025?
Caro Giacomo, complimenti per il post. Preciso e esaustivo. C’è molto meno rischio con le azioni, ma non bisogna essere precipitosi e comprare tutto a tutti i costi. Senza contare l’altra tua aurea regola di lasciare una buona dose di liquidità se si dovessero presentare forti correzioni e quindi ottime opportunità d’acquisto. Mi permetto di dire che la stragrande maggioranza degli investitori fatica a uscire dalla logica dei titoli di stato; quando si parla di azioni (singole o in etf diversificati) ragionano in termini di settimane e non di anni, sognando illusori raddoppi di capitale nel giro di poco tempo. Un caro saluto e a presto!
In passato, ai tempi della super inflazione consigliavano di prendere Btp a breve scadenza. Chi ha osato andare controcorrente oggi fa i salti di gioia. Concordo con il significato del post di Giacomo ma a volte se uno ha la fissa, con la giusta quantità puó provare, prendendosi le proprie responsabilità
@ Sandro
Grazie alla durata più corta il risschio è minore, ma è comunque elevato ed il rendimento troppo basso: l’1,54% netto ai prezzi di oggi.
@ Andrea
esatto. Sono d’accordo con tutto quello che hai scritto e ti ringrazio per averlo precisato in un commento chiarificatore.
A presto e buon proseguimento con Segreti Bancari 🙂
@ Gab
Parole “sante”. Giusta quantità e prendendosi le proprie responsabilità…
Buongiorno Giacomo,in effetti si può dire che il mercato toro sulle obbligazioni sia finito,ora abbiamo anche il mercato azionario ai massimi storici, direi che per l’investitore non si presenteranno grandi opportunità di investimento nel prossimo futuro. Continuo a mantenere un atteggiamento prudente. Grazie per tutti i preziosi consigli che ci dai sempre.
@ Roberto
Ad inizio 2016 dicevo che in questo anno sarebbe stato più probabile che le azioni performassero meglio delle obbligazioni. Ciò è avvenuto, ma al “prezzo” di una grande volatilità. Personalmente credo che le azioni potranno ancora continuare a crescere, ma il loro rischio va attentamente presidiato ed “imbrigliato” attraverso una strategia di portafoglio ben progettata.
Grazie a te per l’affetto e la costanza con cui mi segui e a presto 🙂
Buon giorno Dott. Saver sono un suo estimatore e trovo molto interessanti i suoi post. Le volevo chiedere cosa ne pensa dei cct con scadenze 2023 e dei btp indicizzati all’inflazione. Nel caso di una riduzione del Qe, cosa potrebbe accadere di queste obbligazioni?
@ Michele
Grazie per i complimenti e per l’affetto con cui mi segue. I CCT sono titoli indicizzati che non dovrebbero risentire di un inasprimento dei tassi di interesse. Se i tassi risaliranno anche le cedole dei CCT cresceranno di conseguenza.
I BTP€i, invece, presentano una indicizzazione di tipo “reale” ossia le loro cedole aumentano se cresce l’inflazione. Essi sono più rischiosi dei CCT perché un aumento dei tassi di interesse in assenza di inflazione ne farebbe scendere il valore.
Entrambi i titoli possono essere inseriti in un portafoglio, ma PRIMA di farlo è bene dedicare un po’ di tempo alla progettazione del portafoglio stesso per POI passare, in seconda battuta, alla scelta dei singoli titoli da inserirvi.
Se ha altre domande sono felice di risponderle e di aiutarla.
Tutto è relativo egregio signore, vi sono concause di successo ed insuccesso dei cari BTP, in caso di dimezzamento o default salterebbe in aria il sistema paese.
Occorre semplicemente aver forza economica e misurare la percentuale di investimento.
@ Valentino
Verissimo, ma resta il fatto che titoli con scadenza molto lunga sono e restano pericolosi…
mio caro signore oi ho sempre investito in BTP A LUNGA SCADENZA CON OTTIMI RISULTATIACQUISTO A BASSO PREZZO E NEL TEMPO HO GUADAGNATO IN AZIONI DA 2 ANNI AD OGGI HO PERSO MOLTO
@ Edda
I BTP con scadenza lunga in passato hanno offerto ottimi rendimenti grazie alla discesa dei tassi di interesse. Ora come ora eviterei di comprare questi titoli, perché le possibilità di subire perdite superano le aspettative di guadagno, purtroppo…
Mi dispiace doverla contraddire. Ogni investimento va fatto con un po di sale in zucca. Il titolo in questione è uno dei più remunerativi. Basta saper entrare al momento giusto e uscire quando siamo soddisfatti dei guadagni. IO …E PARLO X ME .. ho appena fatto un 8% su base annua. E non è finita qua.
Ragazzi non date retta a “giacomino”.. nessun titolo si tiene fino alla scadenza… auguri a tutti.
@ Roberto
Grazie per il tuo commento. Sono contento che tu sia stato così bravo da ottenere un guadagno dell’8%, ma siamo sicuri che tutti riescano ad ottenere gli stessi risultati? Inoltre non pensi che il tuo modo di procedere sia più legato al mondo del trading che non a quello degli investimenti?
Quella del timing di ingresso e uscita è una bella idea del trader speranzoso, che finisce al primo grossolano errore di una delle tante ‘strategie’ tecniche che promettono faville sul timing. La realtà è che ci vuol poco a fare il 10% quanto a perdere il 50% con qualsiasi strategia tecnica.Per fare l’8% su base annuale (e sull’ultimo anno, che è andato di lusso in borsa) ci vuole poco. Ma prova a farlo su 5-7 anni, e al netto di tasse e commissioni e poi ne riparliamo…
Dott saver i tempi son cambiati. Non si si acquista un btp a lunga scadenza x tenerlo tanti anni. Ci sono tante variabili in gioco. Una tra queste sono appunto i tassi di interesse. Unica certezza è che alla scadenza (come tutte le obbligazioni…varrà 100). Quindi..dato che la scadenza è lontana avrà forti oscillazioni. Acquistare al minimo e rivendere al massimo. Come fare? Studire! !!
@ Roberto
I tempi non sono cambiati, la volatilità c’è sempre stata. Quello che serve è un sistema per investire completo in grado di governare l’intero processo (l’asset iniziale, la sua ottimizzazione con i prodotti migliori, il suo monitoraggio nel tempo) o un esperto che faccia queste cose al posto tuo..
Pericoloso è colui che opera irresponsabilmente, sono titoli adatti a pochi facoltosi che sono in grado di acquistare al ribasso in caso di perdite accentuate per mediare il prezzo. Occorre esser cassettista o trader a seconda della convenienza. I paragoni con il mercato azionario sono fuori luogo. Inoltre i titoli di stato nostrani sono tra i più apprezzati e scambiati al mondo, non a caso banche, assicurazioni e HNWI detengono la maggioranza del titolo in questione. Un’ altra considerazione: se crollassero i titoli di stato crollerebbe miseramente pure il mercato immobiliare, oltre il sistema paese al completo, scenario francamente improbabile e lontano dai nostri fondamentali.
Fondamentalmente il discorso regge, ma:
1 – se io compro il titolo molto sotto alla pari;
2 – se reinvesto tutte le cedole;
3 – se vedo che tutte le assicurazioni ed i fondi pensione ne hanno fatto incetta;
4 – se il bond centenario dell’Austria al 2% lordo è andato a ruba.
Sbaglio così tanto a comprarlo?
Grazie.
@ Gianluigi
Di per sé non ci sono “investimenti giusti” o “investimenti sbagliati”. La cosa importante è sapere cosa si vuole e dove si vuole andare. Nei portafogli dell’Investment Club, ad esempio, abbiamo una piccola parte di titoli governativi a lunga scadenza, ma non ci concentriamo su un solo titolo (strategia bullett) preferendo invece una maggiore dispersione delle scadenze (strategia barbell).
Inoltre abbiamo una strategia complessiva che governa l’intero processo di selezione dei portafogli e ci muoviamo in base a quella.
Definisca prima i suoi obiettivi e una strategia “solida” per raggiungerli e solo dopo penserà ai titoli da comprare…
Salve,
Sto monitorando il BTP 2067 . A me interesserebbe una risalita dei tassi anche solo di 1,5% in modo da poterlo acquistare in area 60. Se questa ipotesi dovesse realizzarsi investirei il 70 % del mio PTF per una cedola netta del 4,10 % sulla cifra investita ( niente male ! ), a parte il gain stellare se dovesse ritornare a 100 ! E poi, dov’è scritto che il titolo per ritornare a 100 debba impiegare necessariamente 50 anni ?!
I matusalemme sono a quota101.
Oggi i matusalemme a 117! E’ la dimostrazione che i mercati sono del tutto imprevedibili.
@ Ferdinando
L’imprevedibilità dei mercati, in questo caso, non c’entra.Si tratta piuttosto di offerte di prodotti finanziari nuovi che una volta non c’erano, tutto qui.
io credo nell’italia ed ho investito nel btp 2067 , ad agosto è arrivato a quota 121 io l’ho comprato a 85 e 88 vedete cosa ho potuto speculare……….
Analisi geniale 😂. Ho acquistato a 99,85 e venduto a 120,20.