Scopri cosa sono le polizze rivalutabili e quali sono le loro caratteristiche, prestando attenzione agli eventuali svantaggi per i risparmiatori.
Le Polizze Rivalutabili rappresentano particolari strumenti assicurativi con componente finanziaria. In questo senso, la rivalutazione riguarda il capitale assicurato o la rendita annuale e riconosce al Cliente una parte degli utili finanziari ottenuti dalle gestioni separate delle compagnie.
La polizza vita rivalutabile, ad esempio, prevede il versamento di un premio periodico, versato in un fondo gestione separato della compagnia assicuratrice. Questi contratti costituiscono la maggioranza delle polizze in circolazione. La loro diffusione, infatti, è stata particolarmente legata ai periodi di alta inflazione.
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Ricordiamo che nella polizza vita sono presenti quattro figure:
- il contraente (colui che stipula la polizza);
- l’assicurato (la persona tutelata dall’assicurazione);
- il beneficiario (destinatario del capitale o della rendita);
- la compagnia (la società che assume il rischio versando il capitale quando si verifica l’evento).
Le polizze di questo tipo presentano ovviamente anche dei costi annuali di gestione, oltre ai caricamenti di uscita: per cui prima di investire su questo tipo di prodotto, occorre analizzare con attenzione il quadro dei costi.
Caratteristiche delle polizze rivalutabili
Questa tipologia di polizze si caratterizza per alcuni aspetti:
- il tasso tecnico: è il tasso di interesse riconosciuto al pagamento del premio.
- il tasso di rendimento: è quello garantito, a prescindere dai rendimenti della gestione separata.
- l’aliquota di retrocessione: la percentuale di rendimento realizzato dalla gestione separata in cui sono investiti i premi.
- il consolidamento delle prestazioni: i rendimenti realizzati annualmente dalla gestione separata vengono retrocessi al contraente e da questi acquisiti in maniera definitiva.
Il portafoglio dei contratti assicurativi è composto da diversi strumenti finanziari e non: obbligazioni, azioni e altro. In tal senso, la gestione separata ha un profilo di rischio molto basso: gli investimenti riguardano soprattutto titoli obbligazionari e Titoli di Stato.
In questo modo, inoltre, le compagnie assicurative sono in grado di garantire alle proprie polizze un tasso minimo di rendimento quasi sempre stabilito nelle condizioni contrattuali. Inoltre, è bene ricordare che il rischio dell’investimento è a carico dell’ente assicurativo ed il Cliente ha sempre diritto ad un capitale minimo, eventualmente rivalutato ad un tasso garantito.
A chi sono consigliate le polizze rivalutabili?
Le polizze rivalutabili (anche in forma mista), sono consigliate ad un cliente che predilige un basso profilo di rischio, ma vuole comunque risparmiare una somma per sé o per gli eventuali beneficiari.
Il rendimento minimo garantito consente di conoscere già dalla sottoscrizione il capitale minimo da incassare alla riscossione.
È possibile richiedere in anticipo il capitale accumulato, ma la richiesta anticipata è solitamente sconsigliata. Il riscatto, infatti, potrebbe prevedere delle penali che danneggiano i rendimenti. Le penali differiscono da compagnia a compagnia: maggiori informazioni sono presenti sul contratto sottoscritto o sugli specifici fogli informativi.
Esse, per lo più, sono legate al tempo di permanenza nel contratto. Maggiore è questo minore sarà la penalizzazione applicata.
La gestione separata conviene?
Scorrendo le condizioni generali di assicurazione si fa riferimento spesso alla gestione separata della compagnia assicurativa.
Questo termine indica un fondo d’investimento, composto da attività finanziarie differenti e gestito dalla compagnia assicurativa. In tale fondo confluiscono i premi che derivano dai contratti stipulati. Il patrimonio così ottenuto viene in gran parte reinvestito in titoli di stato, mentre una minima parte in altri tipi di prodotti.
Tuttavia, una delle criticità riguarda proprio la tipologia degli strumenti finanziari, principalmente investimenti obbligazionari, che compromette i rendimenti, in calo rispetto a qualche anno fa. Inoltre, è possibile seguire questi investimenti in maniera autonoma e personale, evitando di pagare i costi inutili.
Andando nel dettaglio, possiamo segnalare almeno 4 svantaggi principali nella Gestione Separata:
- I rendimenti, in calo rispetto al passato. Essi risaliranno grazie all’ascesa dei tassi di interesse, ma ci vorrà del tempo;
- I costi, una nota dolente che si articola con costi di caricamento, costi di gestione e costi di uscita;
- L’assenza di diversificazione del prodotto, limitato a Titoli di Stato e poco altro;
- L’assenza di comunicazione e trasparenza da parte dell’intermediario.
Conclusioni
Le polizze rivalutabili sono uno strumento particolarmente indicato per gli investitori con un basso profilo di rischio, ma nascondono una serie di problematiche collegate alla loro gestione. In sostanza, ci sono numerosi svantaggi che rendono queste polizze molto utili per chi le vende e meno per chi le acquista.
Presentano infatti numerosi punti deboli, come i costi annuali di gestione e la poca trasparenza, fino ai caricamenti (costi) di uscita. Inoltre, occorre tenere presente il fatto che le gestioni separate di fatto investono in prodotti che possono essere tranquillamente acquistati e gestiti da qualsiasi risparmiatore, sia direttamente sia attraverso ETF diversificati a basso costo.
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Giacomo Saver – CEO Segreti Bancari